Questo Raggio ha due grandi funzioni che ne
indicano la natura ed i caratteri specifici.
La prima si esplica verso l’esterno e
nei mondi concreti, ed è quella di creare
delle forme armoniose e tali da manifestare
in modo perfetto la vita che le anima, quindi
belle forme. Ma poiché la Materia è
Tamasica, cioè è densa, pesante,
torpida, oscura, essa resiste all’azione
plasmatrice delle energie che operano sulla
sua sostanza.
Perciò prima che la Materia abbia ceduto,
sia stata affinata e modellata, vi è
uno stadio più o meno lungo di urto,
di travaglio, di conflitto. Sarebbe più
preciso, quindi, dare a questo Raggio il nome
di Raggio del Conflitto che porta all’Armonia.
La seconda e più essenziale funzione
che si esplica soprattutto in piani più
alti, nei quali le forme sono trascese, consiste
nel collegare, unire, sintetizzare ciò
che sta in alto e ciò che sta in basso.
Per l’azione di questo Raggio avviene
nell’uomo il collegamento tra la Triade
Superiore (Atma - Buddhi - Manas), riflesso
della Monade, e la Personalità, che è
stata chiamata il quaternario inferiore.
Secondo un’altra classificazione, la Personalità
è considerata triplice (fisica, emotiva,
mentale). Quando è considerata quadruplice
si considerano distinti, come in un certo senso
realmente sono, il corpo fisico denso ed il
corpo eterico, veicolo di Prana o Vitalità.
Allora la Personalità è data dall’unione
dei:
corpo fisico - eterico
corpo emotivo
corpo mentale
La funzione di collegamento e d’unione
propria del Quarto Raggio è chiaramente
indicata da alcuni dei Suoi Nomi esoterici,
quali:
Il Divino Intermediario Il
Legame fra i Tre ed i Tre
Quello che è inferiore ai Tre Il più
alto dei Quattro
Vi è poi un altro e
più alto tipo d’unione prodotto
da questo Raggio. Quando l’Anima e la
Personalità sono state sintetizzate (Psicosintesi
Spirituale), l’Essere così unificato,
diventa consapevole di un’altra dualità,
quella tra l’Anima e la Monade, e quindi
del nuovo e più alto compito della loro
fusione e sintesi (Psicosintesi Divina). A tale
nuova visione allude un altro Nome dato al Quarto
Raggio, come pure la frase di un antichissimo
Insegnamento sui Raggi : “La Luce entro
la Luce”
“La forma e la Sua Anima sono fuse. La
visione interiore vigila la fusione, conosce
il Divino Rapporto e scorge i Due come Uno.
Ma da quel punto di alto raggiungimento una
visione più alta si presenta davanti
all’aperto occhio interiore. I Tre sono
Uno, e non soltanto i Due. Procedi, O pellegrino
sulla Via.”
(Trattato sui Sette Raggi vol. I° pag. 70).
Anche questa funzione unitiva
del Quarto Raggio presuppone un periodo di separazione
e di diversità, un travaglio d’armonizzazione
e di fusione, che nella sua prima fase (dualismo
fra Personalità ed Anima) implica sofferenza,
sforzo, sacrificio.
Il Piano al quale corrisponde
il Quarto Raggio è il Piano Buddhico,
detto anche unitivo, ed intuitivo. Tale corrispondenza
è significativa, e l’analogia è
stretta, poiché anche il Piano Buddhico
ha una posizione intermedia tra i Tre Piani
Superiori ed i Tre inferiori.
La Legge corrispondente a questo Raggio è
la Legge del Dominio Magnetico, sotto l’azione
della quale la Personalità finisce col
venir dominata dalla Monade, attraverso il corpo
causale ed egoico (strumento dell’Anima).
“Per opera di questa Legge la forza dell’evoluzione
spinge l’Ego a progredire verso il Ciclo
delle Reincarnazioni, finché ritorna
ad unirsi alle altre Anime. Per mezzo della
separazione esso trova se stesso, acquista cioè
l’autocoscienza, e poi sospinto dal Principio
Buddhico o Cristico dimorante in Lui, trascende
se stesso e si ritrova in tutti i Sé...
é la Legge del Piano Buddhico.
Maestro è colui che sa funzionare sui
livelli Buddhici e che sa dominare magneticamente
i tre mondi inferiori (fisico, emotivo o astrale,
mentale). In questo consiste la Legge dell’Amore
che tiene unito e che attira tutto verso l’alto...
Questa Quarta Legge è di primaria importanza
nell’attuale periodo dell’evoluzione
umana. Meta degli sforzi umani è, sia
di essere dominati da questa Legge, sia di usarla
nel servizio. È la Legge mediante la
quale l’espressione del sesso, come noi
lo conosciamo, viene trasmutata ed elevata.
La manifestazione della sessualità, quale
unione di due esseri, si trasforma nella comunione
di molti, con lo scopo di compiere atti di Servizio,
i quali daranno luogo a nuovi ideali e ad una
nuova razza, la Razza Spirituale”.(Trattato
del Fuoco Cosmico pag. 583-584).
Altre corrispondenze del Quarto Raggio, indicate
nella Dottrina Segreta sono :
Il Quarto Raggio ha un’importanza primaria
ed uno speciale interesse per l’uomo,
perché è il Raggio che domina
il Quarto Regno della Natura nel suo insieme.
“Vi è un Essere incarnato in ogni
Regno della Natura. Proprio come le miriadi
di vite atomiche (poiché ogni atomo è
in sé una piccola vita), esistenti nel
corpo umano costituiscono lo strumento d’espressione
dell’uomo e ne formano l’apparenza
esteriore, così avviene per la Grande
Vita che informa il Quarto Regno della Natura...
Si può dire simbolicamente che il Raggio
Egoico (o dell’Anima) della vita che informa
la famiglia umana è il Quarto, mentre
il suo Raggio personale è il Quinto,
il Raggio della Conoscenza concreta.
L’armonia attraverso il conflitto ed il
potere di acquisire conoscenza mediante la scelta
discriminatrice, questi sono gli influssi principali
che operano sull’umanità collettiva
e la sospingono verso il suo Divino Destino.
Essi costituiscono la garanzia del raggiungimento
della meta, ma da essi derivano il travaglio
ed il temporaneo dualismo. L’armonia che
si esprime in bellezza ed in potere creativo,
viene conquistata con il conflitto, lo sforzo
ed il travaglio”. (Trattato sui Sette
Raggi Vol. I° pag. 342-343)
Le manifestazioni personali inferiori di questo
Raggio sono state così indicate: lotta
confusa, cioè senza definito scopo e
continui momenti di crisi. La tenebra che precede
l’espressione della forma, il velarsi
dell’intuizione, percezione acuta della
disarmonia ed identificazione con la parte e
non col Tutto. Eccessiva sensibilità
per ciò che appartiene al non-sé.
Quando il Quarto Raggio domina e qualifica la
mente di un uomo poco evoluto produce in lui:
spirito combattivo, spinta verso mete di natura
materiale; impulso a creare, che si manifesta
come istinto di riproduzione fisica, ma anche
come spinta a costruire forme di pensiero o
forme esterne di vario genere (sia pure la capanna
del selvaggio).
Le manifestazioni superiori sono: il raggiungimento
dell’armonia e dell’unità,
il retto giudizio e la ragione pura, il risveglio
dell’intuizione.
Quando il Quarto Raggio anima la mente di un
uomo spiritualmente sviluppato produce in lui
1. Lo Spirito di Arjuna (Bhagavad
Gita), cioè la spinta verso la vittoria,
la netta presa di posizione fra le paia di opposti
ed infine la “percezione del nobile sentiero
di mezzo”.
2. La tendenza alla sintesi.
3. La qualità magnetica dell’Anima,
esprimentesi nel rapporto e nell’attrazione
tra il sé inferiore ed il Sé Superiore.
Questo culmina nell’unione mistica o “matrimonio
nei cieli”. (glandola pineale, corpo pituitario,
scintilla, campo magnetico).
4. Il potere di creare forme di bellezza, o
l’impulso artistico.
A questo proposito vien fatto
osservare che non tutti gli artisti appartengono
al Quarto Raggio, cioè hanno un’Anima
qualificata da esso. Anime incarnate in tutti
i Raggi possono essere, nel mondo degli artisti
creativi. Quando l’Entità, che
costituisce la vita della mente, appartiene
al Quarto Raggio, l’attività artistica
creativa diviene la linea di minor resistenza.
Quando poi anche il Raggio dell’Anima
e quello della Personalità siano il Quarto,
possiamo avere un Leonardo Da Vinci, uno Shakespeare.
Le caratteristiche psicologiche di una personalità
appartenente al Quarto Raggio sono acutamente
delineate nel Trattato sui Sette Raggi :
“Il Quarto Raggio è stato detto
il Raggio del conflitto poiché in chi
vi appartiene le qualità di rajas (attività)
e tamas (inerzia) si trovano così stranamente
in eguale misura, che esso è dilaniato
dal conflitto. Ma quando l’esito è
soddisfacente, esso produce la “nascita
di Horus” o la “nascita del Cristo
interiore”, che avviene nel travaglio
di una continua sofferenza. Tamas produce desiderio
delle comodità e del piacere, avversione
ad infliggere dolore, che può giungere
alla codardia morale, indolenza, tendenza a
procrastinare, a lasciar andare le cose per
la loro china, a riposarsi, e a non prendersi
pensiero del domani. Rajas invece rende l’uomo
ansioso ed impaziente, sempre voglioso di agire.
Queste forze contrastanti rendono sempre irrequieta
e combattiva la vita di un uomo del Quarto Raggio.
Questo attrito e l’esperienza che ne deriva,
può produrre un’evoluzione assai
rapida, ma il risultato può essere tanto
un uomo che non conclude nulla, quanto un eroe”.
(pag. 206)
Una Manifestazione Spirituale di questo Raggio
che ha speciale valore è la Rivelazione
sulla terra del mondo dei significati, ciò
che è al di là del vero. Quando
l’intuizione si risveglia, l’uomo
comincia a comprendere, a scoprire la vera ragione,
la giustificazione, lo scopo, insomma, l’intimo
significato di tutto quanto avviene nel mondo
visibile, e delle creature d’ogni specie
che lo abitano. Questa è una vera e propria
rivoluzione che trasfigura il mondo e la vita,
ne fa percepire la bellezza e la bontà,
ed è ciò soprattutto che compone
le lotte, gli antagonismi, i conflitti dovuti
quasi sempre all’incomprensione, e produce
l’armonia, l’unificazione, la sintesi.
Tale comprensione è veramente creativa,
come ha messo bene in luce Hermann Keyserling,
che ne ha fatto il centro della propria visione
della vita.
METODI DI SVILUPPO SPIRITUALE
In generale si può dire
che il metodo di sviluppo che costituisce la
linea di minor resistenza per coloro i quali
appartengono al Quarto Raggio è la realizzazione
interiore della bellezza e dell’armonia,
la percezione intuitiva delle qualità,
dei toni, delle note altrui.
Ciò, in stadi più avanzati, porta,
dapprima, alla fusione degli individui in gruppo,
costituendo una vera entità, o anima
di gruppo, e poi alla fusione di tale gruppo
con un insieme ancora più vasto.
Vi è uno speciale gruppo di Sette Leggi
che regolano l’evoluzione ascendente verso
il Divino, e particolarmente l’evoluzione
spirituale degli aspiranti, dei discepoli, degli
iniziati. Esse sono diverse dalle altre Leggi
del Cosmo e del Sistema Solare di cui abbiamo
fatto cenno, e sono denotate col nome generale
di Leggi del Lavoro di Gruppo, che indica la
loro funzione spirituale.
Queste Leggi hanno corrispondenze qualitative
e funzionali molto interessanti con i Raggi,
per quanto non corrispondano numericamente ad
essi.
Darò solo brevi cenni di tali Leggi e
delle loro corrispondenze, perché una
loro esposizione più ampia richiederebbe
troppo tempo. Queste Leggi sono state esposte
e commentate nel “Trattato del Fuoco Cosmico”
(pag. 1216-1222), ed in modo molto più
esteso nel secondo volume del “Trattato
sui Sette Raggi”.
Nel “Trattato del Fuoco Cosmico”
(pag. 1220) la corrispondenza tra le Leggi del
Lavoro di Gruppo ed i Raggi è la seguente
:
1. Legge di Sacrificio Energia
fluente del Quarto Raggio.
Elemento unificatore.
2. Legge dell’Impulso Magnetico Energia
radiante del Secondo Raggio
Elemento che produce la manifestazione
3. Legge del Servizio Energia estrovertita del
Sesto Raggio
Elemento vivificatore
4. Legge della Repulsione Energia repellente
del Primo Raggio
Elemento che produce la dispersione
5. Legge del Progresso di Gruppo Energia progressiva
del Settimo Raggio
Elemento evolvente
6. Legge della Risposta Espansiva Energia espansiva
del Terzo Raggio
Elemento che produce l’adattamento
7. Legge dei Quattro Inferiori Energia ignea
del Quinto Raggio
Elemento vivificatore
Per ogni Raggio vi è
una particolare tecnica di integrazione dell’Anima
alla Personalità, dopo che questa è
stata integrata fino a divenire in qualche misura
un tutto funzionante ed un po’ responsivo
all’Anima che ne è l’intelligenza
direttiva.
Quella del Quarto Raggio è così
formulata in un antico testo riportato nel “Trattato
sui Sette Raggi vol. II° pag. 363”
: “Sto nel punto di mezzo tra le forze
in contrasto. Desidero armonia e pace, e la
bellezza che risulta dall’unità.
Vedo i due. Non vedo altro che le forze schierate
in opposti campi e me stesso, l’Uno che
sta al Centro del circolo. Io chiedo pace, la
mia mente è volta alla pace. Cerco unità
con tutti, ma la forma divide. Trovo in ogni
parte guerra e separazione. Sto e sono solo.
So troppo.”
L’amore dell’unità, della
pace e dell’armonia devono dominare. Ma
tale amore non deve essere basato sul desiderio
di sollievo, di pace, infingarda, pigra ed egoista,
per sé stessi, del piacere arrecato dall’unità.
L’Anima così parla alla forma :
“Le due parti in contrasto costituiscono
un’unità. Non vi è guerra,
né contrasto, né isolamento. Le
forze avverse sembrano essere in lotta dal punto
ove ti trovi. Procedi di un passo. Elèvati.
Guarda in verità con l’occhio della
vista interiore aperto, e non scorgerai due,
ma uno; non guerra, ma pace, non isolamento,
ma un cuore che posa al centro. Così
risplenderà la bellezza del Signore.
Questa è l’ora.”
A chiarimento e completamento di questa “tecnica
d’integrazione”, il cui significato
deve essere colto con l’intuizione, è
opportuno riferire un altro brano del Trattato
sui Sette Raggi pag. 309 che parla delle varie
paia di opposti e della loro unificazione :
“In riferimento alle paia di opposti ed
al loro conflitto può interessare quanto
segue: è utile ricordare che esistono
diverse paia di opposti con cui ognuno si trova
impegnato successivamente. Ciò viene
per lo più dimenticato. Si accentua l’importanza
delle paia degli opposti esistenti nel piano
astrale, mentre quelli che si trovano nel piano
fisico e nei livelli mentali vengono trascurati.
Tuttavia è essenziale che essi pure siano
debitamente riconosciuti.”
L’energia eterica permeante un corpo eterico
individuale attraversa due stadi prima del periodo
del discepolato:
1. Lo stadio in cui assimila la forza latente
nel corpo fisico denso, l’energia della
sostanza atomica, producendo così una
determinata fusione ed unificazione. Questo
fa sì che la natura animale si conformi
completamente agli impulsi interni che emanano
dal mondo dell’influsso pranico, quando
si tratti di un uomo ai primi stadi d’evoluzione,
e dal mondo astrale nel caso di un uomo di sviluppo
medio. È questa la verità che
informa la mia frequente affermazione che il
corpo fisico denso è un automa.
2. Tuttavia quando comincia un orientamento
interiore verso il mondo dei valori superiori,
la forza vitale o eterica viene a trovarsi in
conflitto con l’aspetto inferiore dell’uomo
- il corpo fisico - e la battaglia degli opposti
inferiori si inizia.
È interessante osservare che durante
questo stadio viene data molta importanza alle
discipline fisiche, quali la totale astinenza
degli alcolici, il celibato ed il vegetarianesimo.
L’uomo può, quindi, affrancarsi
dal dominio della vita che anima il corpo, l’espressione
inferiore del terzo aspetto della divinità,
venendo così a trovarsi libero per la
vera battaglia delle paia degli opposti.
Questa seconda battaglia è il reale “kurukshetra”,
e viene combattuta nella natura Astrale.
Da un interessante punto di vista si trova che
la battaglia degli opposti sulla spirale inferiore,
che riguarda il corpo fisico nel suo duplice
aspetto, denso ed eterico, comincia già
nel Regno animale. In ciò gli uomini
hanno la funzione di agenti di disciplina, così
come, a Sua volta, la Gerarchia dei Grandi Esseri
agisce verso la famiglia umana. Gli animali
domestici, costretti a conformarsi al dominio
dell’uomo si trovano, seppur inconsciamente,
di fronte al problema delle loro inferiori paia
degli opposti. Tale battaglia è combattuta
per mezzo del corpo fisico denso e delle forze
eteriche, ed in tal modo viene gradualmente
a prodursi un’aspirazione superiore. Ciò,
nel corso del tempo, produce quell’esperienza
che noi chiamiamo individualizzazione, nella
quale viene seminato il seme della personalità.
Nel campo di battaglia umano, il “Kurukshetra”,
l’aspetto superiore dell’Anima,
comincia ad operare e, col tempo, a dominare
producendo quel processo d’integrazione
divino - umano a cui noi diamo il nome di iniziazione.
Meditate su questo concetto.
Quando un aspirante giunge a quel punto della
propria evoluzione, in cui il dominio della
sua natura fisica gli s’impone come un’urgente
necessità, egli ricapitola nella propria
esistenza questa precedente battaglia con le
inferiori paia di opposti, e comincia a disciplinare
il suo corpo fisico.
Facendo un’ampia generalizzazione, possiamo
dire che, per la famiglia umana in massa, il
conflitto denso - eterico viene combattuto in
occasione delle grandi guerre, le quali rappresentano
per tutti l’imposizione di prove e di
discipline tremende. Risultato di questa prova
è che, in virtù della purificazione
a cui sono assoggettati, numerosissimi uomini
passano sul sentiero probatorio. Tale processo
di purificazione in qualche misura li prepara
per il prolungato conflitto nel piano astrale,
che attende ogni aspirante prima di giungere
all’iniziazione. Oggi molti uomini si
trovano determinatamente di fronte all’esperienza
“Arjuna”. Questo è un interessante
punto su cui riflettere: esso racchiude molto
del mistero e della difficoltà impliciti
nello svolgimento dello sviluppo umano.
L’individuo è incline a pensare
solo in termini di sé stesso, delle proprie
prove e dei propri conflitti, ma egli deve imparare
a pensare in termini d’attività
di massa, e della preparazione a cui l’umanità
nel suo complesso è sottoposta. Le guerre,
i disastri collettivi, sono il punto culminante
del processo di devitalizzazione del mondo di
“Maya” (illusione), in riferimento
all’umanità. Molta forza viene
sprigionata e consumata, e molta energia viene
spesa. Perciò molto viene anche chiarificato.
Numerosi uomini sono oggi impegnati nella loro
vita individuale esattamente nello stesso processo
e nello stesso conflitto. Su piccola scala,
ciò che si produce con la guerra, deve
prodursi in loro stessi. Essi hanno a che fare
coi problemi di “Maya”. Perciò
assistiamo ad una crescente accentuazione delle
culture e discipline fisiche. (Mi riferisco
alla preparazione fisica che viene fatta nel
mondo dello sport con esercizi atletici, l’allenamento
militare, e la preparazione di giochi olimpici).
Vi è, poi, una dualità superiore
alla quale è necessario riferirci. Esiste
per il discepolo la dualità che diviene
evidente quando il Guardiano della Soglia e
l’Angelo della Presenza (l’Anima)
vengono a trovarsi faccia a faccia, ciò
che costituisce l’ultimo paio di opposti.
Il Guardiano della Soglia viene spesso considerato
come qualcosa di terribile, come un orrore da
essere evitato, e come un ultimo e culminante
male. Pur tuttavia il Guardiano è colui
che sta dinanzi al cancello di Dio, colui il
quale dimora nell’ombra, alla porta dell’iniziazione,
e si trova di fronte all’Angelo della
Presenza, come viene chiamato nelle antiche
scritture. Il Guardiano può essere definito
come il complesso delle forze della natura inferiore,
espresso nella personalità, prima dell’illuminazione,
dell’ispirazione e dell’iniziazione.
La personalità di per se stessa è,
a questo stadio, molto potente, e il Guardiano
incarna tutte le forze psichiche e mentali che
lungo le età sono state sviluppate e
nutrite con cura in un uomo. Può essere
considerato come la potenza della triplice forma
materiale, prima della sua cosciente cooperazione
e consacrazione alla Vita dell’Anima,
e al servizio della Gerarchia Spirituale, di
Dio e dell’Umanità. Il Guardiano
della Soglia è tutto ciò che l’uomo
è, indipendentemente dal Sé Superiore
Spirituale : è il terzo aspetto della
Divinità, quale si esprime nella Personalità
umana, ed attrae verso di essa. Questo terzo
aspetto dovrà subordinarsi al secondo
aspetto, l’Anima.
Le due grandi forme contrastanti - l’Angelo
e il Guardiano - vengono messe a confronto,
e l’ultimo conflitto ha luogo. Si tratta
di un altro conflitto fra un paio di opposti
Superiori. Perciò, l’uomo nel suo
progredire verso la Luce e la Liberazione deve
combattere tre diverse paia di opposti :
1. Nel Piano Fisico
Lotta fra le forze dense ed eteriche.
Tale combattimento ha luogo sul Sentiero della
Purificazione.
2. Nel Piano Astrale
Dualismo tra il mondo di “Maya”
e la Realtà.
Tale combattimento ha luogo sul Sentiero del
Discepolato.
3. Nel Piano Mentale
Battaglia fra il Guardiano della Soglia e l’Angelo
della Presenza.
Tale combattimento ha luogo sul Sentiero dell’Iniziazione.
Venendo al modo particolare
col quale possono meglio servire l’umanità
coloro che appartengono individualmente, ossia
come Anima o come Personalità, al Quarto
Raggio, troviamo nel Trattato sui Sette Raggi
l’interessante indicazione che segue :
“Il compito principale degli aspiranti
che appartengono al Quarto Raggio, è
quello di armonizzare le nuove idee con le antiche,
in modo che non vi sia tra esse contrasto pericoloso.
Essi possono creare un “giusto punto di
mezzo” ed adattare il nuovo ed il vecchio
in modo di facilitare l’attuazione del
Piano da svolgersi. Lavorano per costruire un
ponte di passaggio, poiché essi sono
i veri intuitivi, e sanno praticare l’arte
della sintesi. Così possono decisamente
aiutare l’umanità, presentare ad
essa il modello ideale, proiettato dalla Mente
Divina.”
È una alta e nobile funzione di cui vi
è ora urgente bisogno. Noi Italiani,
che siamo particolarmente recettivi all’influsso
del Quarto Raggio, come dimostra la nostra costante
tradizione di Arte, di bellezza, di armonia,
possiamo assolverla più e meglio di altri
popoli, conciliando tradizione e rinnovamento,
per il bene della Nazione e di tutta l’Umanità.