L’ISTITUTO
CINTAMANI di Roma, come avviene
in tutto il mondo, celebrerà il
Wesak in coincidenza col Plenilunio del
Toro del 5 Maggio 2012.
Il centro si trova tra bellezze naturali
uniche ad un’altezza di 700 metri
sul mare con vista sul verde della valle, al centro di un bosco. Si
offre la possibilità di pernottamento
ad un massimo di 5 persone, gli altri
dovranno prenotare una pensione.
Panorama
sulla valle
Sala
di meditazione
Il Wesak è per il Cristo,
capo della Gerarchia dei Grandi Esseri,
il picco spirituale dell’anno, in quanto
Egli riceve in quel preciso momento le
energie della Volontà dal Padre Suo, filtrate
dal Signore Buddha, Suo fratello e collaboratore.
Il raduno avrà luogo a circa tre
chilometri da Fiuggi, con una meditazione
di gruppo che inizierà alle ore 15,30
esatte.
La Pasqua, festa della Gerarchia che coincide
con il primo plenilunio di primavera nell’Ariete,
il Wesak, festa che commemora nascita
illuminazione e morte del Buddha che coincidono
col plenilunio del Toro, e il Plenilunio
della Buona Volontà nel mese dei Gemelli,
rappresentano da sempre i tre momenti
spirituali più alti dell’anno. Queste
tre feste uniranno sempre più Oriente
ed Occidente in un unico approccio al
Divino che diventerà la nota fondamentale
della nuova era dell’Acquario.
PROGRAMMA
WESAK 2012
Il programma è il seguente:
Sabato
5 Maggio
Ore 15,30 Meditazione di gruppo guidata,
secondo lo schema di Roberto Assagioli
con adesione libera dei partecipanti.
Ore 17.00 Breve meditazione ed incontro
dei soci dell’Istituto Cintamani.
Potrà partecipare, quale uditore,
chiunque sia interessato all’esoterismo
della Nuova Era secondo gli insegnamenti
dei Maestri di Saggezza.
Ore 19,30 Cena.
Domenica
6 Maggio
Ore 9 Libera discussione sull’urgenza
di costituire in Italia un gruppo unito
che sia ricettivo ed utile alla Gerarchia.
PREPARAZIONE
E SCHEMA DI MEDITAZIONE
“Beati sono i puri di
cuore perché vedranno Dio”.
Gesù - Discorso della Montagna.”
“Puri di cuore sono coloro
che cercano le cose celesti preferendole
a quelle terrene.”
S.
Francesco
La valle del Wesak.
La roccia piatta dove il Cristo ed il
Buddha apparivano ogni anno fino al 1980
è a distanza sulla sinistra. Sulla
destra la bianca cupola del Kailash.
Il palo Tarboche di
fronte alla roccia. Il luogo più
sacro per tutte le religioni dell’Asia.
PREPARAZIONE
AL WESAK 2012
tratta da un Wesak celebrato
da R. Assagioli il 1 Maggio 1969 con modifiche
parziali di S. Martorano
Lo schema di meditazione si basa su quello
celebrato da R. A., discepolo di K.H.
e mio amato mèntore e insegnante
di esoterismo. Cito le parole dell´Istruttore
Tibetano che nel Maggio 1943 ha detto:
“In seno alla
Chiesa hanno sempre operato, faticato
e sofferto degli uomini di Dio e discepoli
del Cristo. Essi videro le deformazioni
e le false interpretazioni e ne soffrirono.
Furono ostacolati dall´organizzazione,
spesso disprezzati da teologi, e rimasero
semplici in mezzo all´erudizione.
Furono amorevoli e universali nella loro
coscienza individuale, fra i separativi
ed i fanatici. Essi sono la gloria della
chiesa, sovente odiati da vivi e canonizzati
dopo la morte.... Parlo come qualcuno
che crede nel Cristo e lo ama, e sa che
Egli è Maestro di tutti i Maestri
e l´Istruttore degli angeli e degli
uomini. Sono qualcuno che guarda al Cristo
come alla suprema espressione di divinità
sulla terra.
La nuova religione mondiale
dovrà essere basata sulle verità
che hanno resistito alla prova delle età.
1. La realtà di Dio.
2. Il rapporto dell´uomo
con Dio.
3. La realtà dell´immortalità
e delle permanenza eterna.
4. La continuità
della rivelazione e degli accostamenti
(i pleniluni) divini.
5. Il fatto del nostro
rapporto gli uni con gli altri, la Fratellanza.
6. La realtà del
Sentiero che conduce a Dio.” A.
Bailey Esteriorizzazione, p. 404-405
“Penso che il tema della prossima
religione sarà quello dei grandi
accostamenti stessi; esso metterà
di nuovo in evidenza l´amore di
Dio per gli uomini, come dimostrato da
questi accostamenti divini, ed anche dalla
risposta dell´uomo a Dio, secondo
il detto: “Avvicinati a Dio ed Egli
si avvicinerà a te”; nei
riti e nelle cerimonie ci si occuperà
del lato invocativo ed evocativo dell´appello
spirituale.
L´uomo invoca
l´accostamento divino in due modi:
per mezzo dell´appello invocato
e muto o implorazione invocante delle
masse, e anche con l´invocazione
programmata e precisa degli aspiranti
orientati spiritualmente, dei lavoratori
intelligentemente convinti, dei discepoli
e iniziati, in realtà da tutti
coloro che formano il nuovo gruppo di
servitori del mondo.
La scienza d´invocazione
ed evocazione sostituirà ciò
che oggi chiamiamo preghiera e adorazione.
Non lasciatevi turbare dalla parola “scienza”.
Non è la cosa intellettuale, fredda
e senza cuore tanto sovente descritta.
In realtà è l´organizzazione
intelligente dell´energia spirituale
e delle forze dell´amore, e quando
sarà efficiente evocherà
la risposta degli Esseri spirituali che
potranno camminare di nuovo apertamente
fra gli uomini e stabilire così
un rapporto stretto e una comunicazione
costante fra l´umanità e
la Gerarchia spirituale.
Vi sarà evidente
che l´umanità, mentre si
prepara per questo prossimo grande accostamento
tramite le sue unità più
avanzate, deve accettare con fede e convinzione
(fede per le masse, e convinzione per
i conoscitori e per il nuovo gruppo di
servitori del mondo) le premesse già
esposte:
1. La realtà Dio (Dio trascendente).
2. Il rapporto dell´uomo
con il divino (Dio immanente).
3. Il fatto dell´immortalità.
4. La fratellanza degli
uomini (Dio in espressione).
5. L´esistenza
della Via che conduce a Dio.
6. La storicità
dei due grandi accostamenti e la possibilità
di un terzo accostamento imminente.
È qui che le chiese, se rigenerate,
potranno concentrare i loro sforzi, cessando
di perpetuare la forma esteriore e visibile,
e cominciando a occuparsi delle realtà
alla base di tutti i dogmi e le dottrine.
L´uomo deve basarsi su queste certezze
interiori, e il loro studio rivelerà
che la maggioranza delle masse che non
pensano (un´immensa maggioranza)
le accetta con piena speranza e desiderio,
anche senza comprenderle con precisione;
inoltre, anche una minoranza in costante
aumento le accetta con consapevolezza
pienamente convinta, una consapevolezza
che è il risultato della trasformazione
della speranza in fatto autodimostrato.
Fra questi due estremi c´è
un vasto gruppo di persone che si pongono
degli interrogativi; non fanno parte della
massa priva d´intelligenza, né
sono occultisti, mistici o semplicemente
aspiranti. Interrogano e cercano convinzioni;
ripudiano la fede come poco intelligente,
ma ne desiderano ardentemente un sostitutivo;
emergono continuamente dalla massa e avanzano
costantemente nella coscienza, seguendo
delle tecniche spirituali, ed infine prendendo
posizione fra coloro che dicono con San
Paolo: “Io conosco Chi ho creduto”.
Il vero insegnamento religioso dovrebbe
occuparsi di queste tecniche.
Se guardiamo avanti
al mondo di domani e cominciamo a chiederci
quale struttura di fede dovrebbe assumere
l´umanità e quale edificio
sarà eretto dall´abilità
dei conoscitori per ospitare lo spirito
religioso dell´uomo, tre verità
fondamentali sembrano emergere come necessarie
aggiunte al corpo di verità rivelato:
1. L´esistenza dimostrata di una
Gerarchia spirituale il cui proposito
di vita è il bene dell´umanità.
I membri della Gerarchia sono riconosciuti
come custodi del Piano divino ed espressioni
dell´Amore di Dio.
2. Lo sviluppo della
scienza d´invocazione ed evocazione
come mezzo e metodo di accostamento alla
divinità. Questa si svilupperà
dalla vecchia abitudine della preghiera
usata dalle masse, e dalla pratica della
meditazione sviluppata dai mistici e dagli
occultisti. Preghiera e meditazione sono
i passi preliminari di questa scienza
nascente e ciò che è chiamato
“adorazione” è lo sforzo
di gruppo per stabilire una forma di accostamento
unito alla Gerarchia spirituale, operante
sotto la guida e il governo del Cristo
e in rapporto con il centro spirituale
più elevato, Shamballa, tramite
i suoi membri più avanzati, così
come l´umanità è messa
in rapporto con la Gerarchia dalle persone
di mentalità spirituale.
3. La comprensione che
i cieli stellati, il sistema solare e
le sfere planetarie sono tutte manifestazioni
di grandi Vite spirituali, e che i rapporti
reciproci fra queste Vite manifestate
sono altrettanto reali ed effettivi quanto
i rapporti fra i membri della famiglia
umana.
La Gerarchia spirituale del pianeta, la
capacità del genere umano di entrare
in contatto con i suoi membri e di lavorare
in collaborazione con loro, e l´esistenza
della più grande Gerarchia d´energie
spirituali di cui fa parte la nostra minuscola
sfera planetaria, queste sono le tre verità
sulle quali potrà essere fondata
la futura religione mondiale.
Il rapporto con Dio,
tramite il Cristo, è sempre stato
l´insegnamento delle guide spirituali
del mondo, comunque l´abbiano chiamato.
In futuro ci avvicineremo maggiormente
e con più intelligenza alla sostanza
vivente della Realtà e avremo una
comprensione più precisa di questo
rapporto finora percepito vagamente. Sapremo,
vedremo e comprenderemo. Parleremo apertamente
della Gerarchia, dei suoi membri e della
sua opera. La natura gerarchica di tutte
le Vite spirituali, e il fatto della grande
“catena di gerarchie” che
si estende dal regno minerale, attraverso
quello umano e il regno di Dio, fino a
gruppi spirituali apparentemente remoti,
saranno messi in evidenza. Per le Vite
spirituali si aprirà allora quella
che è stata chiamata “la
Via dell´Evoluzione Superiore”.
Nel corso degli ultimi due secoli è
stato comunicato molto su quest´argomento.
Oggi il fatto dell´esistenza della
Gerarchia è ammesso coscientemente
da centinaia di migliaia di persone, sebbene
sia ancora negato dagli ortodossi; il
pubblico in genere ha familiarità
con l´idea dell´esistenza
dei Maestri, o accetta ingenuamente la
massa d´informazioni futili e sciocche
che oggi molti divulgano, oppure combatte
furiosamente contro la diffusione di questo
insegnamento. Altri hanno la mente abbastanza
aperta per indagare se l´insegnamento
è vero e per seguire le tecniche
consigliate, con la speranza che l´ipotesi
possa divenire una realtà. Quest´ultimo
gruppo è sempre più numeroso,
e con le prove che si stanno accumulando
la fede potrà essere trasformata
in conoscenza. Oggi, così tanti
conoscono la verità; sono così
tante le persone integre e degne che collaborano
coscientemente con i Membri di questa
Gerarchia, che le basi stesse degli antagonismi
ecclesiastici e i commenti sprezzanti
delle mentalità concrete non servono
a nulla. Ciò che hanno da offrire
il teologo ortodosso e il dottrinario
limitato non soddisfa più il ricercatore
intelligente, né basta a rispondere
alle sue domande; egli trasferisce la
sua fedeltà in aree più
ampie e più spirituali. Si sottrae
all´autorità dottrinale e
passa all´esperienza spirituale
personale e diretta, sotto l´autorità
direttamente conferita dal contatto con
Cristo e dai suoi discepoli, i Maestri.
Considerando il secondo
punto, la scienza d´invocazione
ed evocazione, avanziamo pure nell´area
della comprensione mentale. La natura
avida di molte preghiere degli uomini,
basate sul desiderio di qualcosa, ha disturbato
per lungo tempo l´uomo intelligente;
l´indeterminatezza della meditazione
insegnata e praticata in Oriente e in
Occidente e la sua nota nettamente egoistica
(liberazione personale e conoscenza personale)
provocano tra l´altro reattività.
Oggi si chiede un lavoro di gruppo, il
bene di gruppo, la conoscenza di gruppo,
il contatto di gruppo col divino, la salvezza
di gruppo, la comprensione di gruppo ed
il rapporto di gruppo con Dio e con la
Gerarchia spirituale. Tutto ciò
è indice di progresso. A questo
punto sarebbe utile ripetere una parte
di ciò che ho esposto altrove in
relazione ai futuri sviluppi lungo questa
linea, vedi A. Bailey, Il Ritorno del
Cristo, pp. 152-159.
Questa nuova opera di invocazione sarà
la nota dominante della futura religione
e si dividerà in due parti. L´invocazione
delle moltitudini, preparate da coloro
che sono orientati spiritualmente (che
svolgeranno la propria opera in seno alle
chiese e, quando sia possibile, sotto
la direzione di sacerdoti illuminati)
ad accettare il fatto delle energie spirituali
che si stanno avvicinando focalizzate
tramite il Cristo e la Gerarchia, e preparate
anche ad esprimere la loro richiesta di
luce, liberazione e comprensione. Verrà
inoltre compiuta un´opera efficace
di invocazione da coloro che con la giusta
meditazione hanno preparata la propria
mente, che conoscono il potere delle formule,
dei mantram e delle invocazioni, ed agiscono
perciò coscientemente. Essi faranno
uso crescente di possenti formule che
più tardi verranno comunicate all´umanità
come a suo tempo il Padrenostro fu comunicato
dal Cristo e come attualmente ci è
stata data La Grande Invocazione dalla
Gerarchia.
Attualmente, la religione
cristiana ha le sue grandi feste; la buddista
solennizza altri eventi spirituali e gli
Indù hanno festività ancora
diverse. Nel mondo futuro, quando si sarà
organizzato, tutti gli uomini di tendenze
e intenzioni spirituali celebreranno le
medesime feste religiose. Ciò permetterà
di riunire le loro risorse spirituali
e produrrà uno sforzo spirituale
unificato, un´invocazione simultanea
la cui potenza spirituale sarà
evidente.
Accennerò alle
possibilità di tali eventi spirituali
e cercherò di indicarne la natura.
Vi saranno ogni anno tre feste principali
concentrate in tre mesi consecutivi, il
cui impulso spirituale prolungato influenzerà
il resto dell´anno. Esse saranno:
1. La Pasqua. È la festa del Cristo
risorto e vivente, Maestro degli uomini
e Capo della Gerarchia. Egli esprime l´amore
di Dio. In questo giorno verrà
riconosciuta la Gerarchia che Egli guida
e dirige, e sarà dato rilievo alla
natura d´amore di Dio. La data di
questa cerimonia è sempre determinata
dal primo Plenilunio di primavera ed è
la grande festa occidentale cristiana.
2. Il Wesak. È
la festa del Buddha, Intermediario spirituale
fra il sommo centro spirituale (Shamballa)
e la Gerarchia. Il Buddha è Espressione
della Saggezza di Dio, Incarnazione della
Luce, è Colui che addita il Proposito
divino. Questa cerimonia verrà
annualmente fissata in rapporto al Plenilunio
di Maggio, come già avviene. È
la grande festa orientale.
3. La Festa della Buona
Volontà. Sarà la festa dello
spirito dell´umanità che
aspira a Dio e cerca di conformarsi alla
Sua volontà, e sarà consacrata
agli equi rapporti umani. Verrà
annualmente fissata in riferimento al
Plenilunio di Giugno. Sarà il giorno
in cui viene riconosciuta la natura spirituale
e divina del genere umano. Per duemila
anni in questa cerimonia il Cristo ha
rappresentato l´umanità dinanzi
alla Gerarchia e Shamballa quale Dio-Uomo,
Capo del Suo Popolo “il più
anziano in una grande famiglia di fratelli”
(Romani, VIII, 29). Ogni anno, in tale
occasione, Egli pronuncia l´ultimo
sermone del Buddha dinanzi a tutta la
Gerarchia. Sarà perciò una
festa di profonda invocazione, di aspirazione
alla fratellanza, di unità spirituale
umana, e rappresenterà l´effetto
nella coscienza umana dell´opera
del Buddha e del Cristo.
Queste tre cerimonie sono già celebrate
in tutto il mondo, ma non ancora correlate,
e fanno parte dell´Approccio spirituale
unificato dell´umanità. Si
approssima il tempo in cui verranno celebrate
simultaneamente in tutto il mondo; per
loro mezzo verrà attuata una grande
unità spirituale e gli effetti
dell´imminente grande Accostamento
verranno consolidati in virtù della
concorde invocazione di tutta l´umanità.
Gli altri pleniluni
dell´anno saranno festività
minori, di cui verrà tuttavia riconosciuta
la vitale importanza. Esse varranno a
stabilire gli attributi divini nella coscienza
umana, così come le tre principali
vi stabiliscono i tre aspetti divini.
Tali aspetti e qualità potranno
essere conosciuti e precisati con attento
studio della natura delle particolari
costellazioni che influenzano quei mesi.
Ad esempio, il Capricorno richiamerà
l´attenzione sulla prima iniziazione,
la nascita del Cristo nelle profondità
del cuore, e indicherà la preparazione
necessaria per realizzare tale grande
evento spirituale nella vita dell´uomo.
Questo è un esempio per indicare
gli sviluppi spirituali che possono derivare
dalla comprensione di quegli influssi
e le possibilità di nuova vivificazione
delle antiche fedi, mettendo in luce i
loro più vasti e perenni rapporti.
Abbiamo perciò:
Shamballa..... Aspetto
Volontà di Dio... Wesak.............
Plenilunio di Maggio (Toro)
Gerarchia..... Aspetto
Amore di Dio..... Pasqua............ Plenilunio
di Aprile (Ariete)
Umanità......
Intelligenza divina......... Buona Volontà...
Plenilunio di Giugno (Gemelli)
I rimanenti nove pleniluni
riguarderanno le caratteristiche divine
e il loro sviluppo nel genere umano. Così
le dodici festività costituiranno
una rivelazione della divinità.
Offriranno un mezzo per creare un rapporto,
prima di tutto durante tre mesi con i
grandi centri spirituali, le tre espressioni
della Trinità divina. Le feste
minori metteranno in rilievo la correlazione
del Tutto, elevando la presentazione divina
dall´individuale e personale al
Proposito divino universale; sarà
così pienamente espresso il rapporto
del Tutto con la parte e della parte col
Tutto.
L´umanità
invocherà quindi il potere spirituale
del Regno di Dio, la Gerarchia; la Gerarchia
risponderà e i piani di Dio saranno
allora attuati sulla Terra. Su una voluta
più alta della spirale, la Gerarchia
invocherà il centro della Volontà
di Dio, Shamballa o Shangri-Lha, invocando
così il Proposito di Dio. In tal
modo la Volontà di Dio sarà
realizzata dall´Amore e manifestata
con intelligenza; il genere umano è
pronto per questo e la Terra lo attende.”
Alice Bailey, L´Esteriorizzazione
della Gerarchia pag. 414-422
Grazie per essere venuti
numerosi e per aver risposto all´invito
di venire qua oggi, perché è
stato richiesto di fare le riunioni dei
pleniluni possibilmente proprio nel loro
momento preciso o preferibilmente entro
le 12 ore che lo precedono. Queste riunioni
di gruppo hanno ed avranno sempre più
un particolare significato spirituale.
Il gruppo e l´attività di
gruppo saranno una delle molte caratteristiche
della Nuova Era, altra ragione per rendersi
conto del significato del valore del Gruppo.
Nell´insegnamento dei Maestri di
Saggezza sono state date 14 regole per
l´Attività di gruppo a tre
livelli diversi.
1. Per gli Aspiranti: in Iniziazione Umana
e Solare pag. 192-213 inglese.
2. Per i Discepoli: nel
Trattato di Magia Bianca pag. 53-640.
3. Per gli Iniziati:
in Raggi e Iniziazioni pag. 17-319.
È stato detto che in una riunione
di gruppo ed in generale in un´attività
di gruppo, le energie e le qualità
dei singoli componenti non si sommano,
ma si moltiplicano. Il gruppo è
più che la somma delle parti o
delle energie recate da ciascuno. Avviene
una fusione, un´integrazione di
capacità... qualcosa di nuovo che
in un gruppo ben amalgamato si può
ben definire un´identità
di gruppo a livello psicologico, ancor
più a livello spirituale. Abbiamo
l´esempio dato dai Grandi Esseri,
dagli iniziati che operano in gruppo,
capitanati da Gerarchie di iniziati, di
Maestri che formano un insieme, un´entità.
Un altro aspetto è quello del colloquio,
dello scambio e delle decisioni del gruppo.
Oggi si parla molto di colloquio e questo
è interessante. Nello scambio di
idee, di proposte, e infine di decisioni
di gruppo, può avvenire quello
che non avverrebbe e non potrebbe avvenire
né liberamente né per un
comando autoritario dall´alto.
Secondo gli insegnamenti
ricevuti, i Grandi Esseri si riuniscono
insieme in riunioni chiamate Conclavi.
Ciclicamente essi s´incontrano,
conferiscono e alla fine prendono delle
decisioni. Queste riunioni vengono fatte
ciclicamente, le più importanti
tra esse sono quelle che avvengono una
volta al secolo, e precisamente alla fine
del primo quarto di ogni secolo. Sono
avvenute nel 1825 ed anche nel 1925 e
la prossima avverrà nel 2025. Vi
sono inoltre altre riunioni cicliche novennali
che si svolgono durante i tre pleniluni
principali, durante i tre mesi astrologici
principali dell´anno culminanti
nei pleniluni di aprile, maggio e giugno.
L´evento più importante,
come già sapete, è il plenilunio
di Maggio, quello attuale. Ritornerò
su questo, ma prima dovremmo parlare dell´azione
di gruppo che è indipendente dalla
perfetta contemporaneità e soprattutto
dalla presenza fisica. Dobbiamo avere
un concetto più vasto e più
interno, direi, di ciò che può
essere ed è un gruppo. Esso è
basato sul grande principio spirituale
dell´unanimità che si può
tradurre in termini tecnici moderni con
la parola: sintonia.
Come delle radio poste in tanti luoghi
diversi possono essere sintonizzate per
ricevere contemporaneamente lo stesso
messaggio da una stessa trasmittente ovunque
se ne trovi una, lo stesso accade in modo
più sottile ed essenziale anche
nel lavoro spirituale. Quindi in questo
momento ci sono migliaia di persone in
tutto il mondo riunite come noi qui, che
si sintonizzano con quello che avviene
e viene fatto e che è trasmesso
dai Grandi Esseri. Nel gruppo dobbiamo
includere a pieno diritto, per così
dire, tutti coloro che non sono incarnati
fisicamente, ma che vi appartengono e
vi sono attivi e che fanno altrettanto
nei piani sottili. In realtà quello
che facciamo noi non lo eseguiamo solo
sul piano fisico, abbiamo qui i corpi
fisici, ma lo facciamo anche nei piani
superiori, siano essi emotivo, mentale
e per quanto sappiamo e possiamo anche
in quello spirituale, così da essere
in sintonia e sentirci solidali con tutti
coloro che, anche se non incarnati, fanno
lo stesso. Per essere precisi la Gerarchia
dei Maestri non è composta soltanto
di Maestri incarnati, che agiscono tramite
personalità ed in corpo fisico,
ma una sua parte, forse quella più
numerosa, è composta di Iniziati
e Maestri senza corpo fisico, ma altrettanto
vivi e operanti e, che sotto certi aspetti
lo sono anche in modo più potente.
Perciò teniamo conto di questa
“compresenza”. Quelli che
chiamiamo, con espressione errata, vivi
e morti si potrebbero definire, invece,
anime con corpo fisico e senza corpo fisico.
Ripeto che quando diciamo umanità,
non dobbiamo riferirci ai sei miliardi
circa di esseri umani incarnati, ma a
tutte le anime che appartengono al regno
umano, delle quali la maggior parte non
è incarnata in questo momento ma
che lo è stata e lo sarà
nuovamente.
Secondo gli insegnamenti
esoterici, il regno umano è composto
di 60 miliardi di anime, quindi in questo
momento, in cui vi è sovrappopolazione,
54 sono non incarnate e 6 miliardi sono
incarnate. In altri tempi ne erano incarnate
di meno, quindi dobbiamo sempre includere
questa più vasta schiera di entità
del quarto regno della natura del regno
umano. Ritornando all´azione di
gruppo, ho detto che le energie di ciascuno
non soltanto si sommano ma si moltiplicano.
Direi... in senso quantitativo, ma c´è
anche un senso ben più profondo,
qualitativo, che è stato espresso
in modo semplice ma profondo dal Cristo:
“Poiché dove sono due o tre
riuniti nel mio Nome io sarò in
mezzo a loro.” Mt. 18,20.
“Dovunque siano
riuniti in due o tre nel nome del Maestro
della Gerarchia, ivi affluirà energia.”
Alice Bailey Esteriorizzazione della Gerarchia
pag. 556.
Quindi un´unanimità di gruppo,
un´attività di gruppo pone
in sintonia ed attira la presenza spirituale,
l´aiuto e l´afflusso d´energia
di esseri ben più alti di quelli
dei membri del gruppo stesso. In modo
più specifico ai pleniluni avviene
una grande comunione, compartecipazione
e scambio tra i tre grandi centri planetari,
uno composto dalla gerarchia umana di
cui ho parlato or ora, l´umanità,
e l´altro formato dalla Gerarchia
spirituale, iniziati che vanno dalla prima
alla quinta iniziazione inclusa. Il terzo
centro più alto è quello
chiamato in Oriente, Shamballa.
Questi insegnamenti
sono interessanti e possono sembrare plausibili,
ma chi ci dice che siano veri? Quali prove
ci sono? Bene, prove dirette qualcuno
può averle, ma in generale non
se ne hanno. Comunque qui non si tratta
di avere fede cieca e dire che questi
insegnamenti sono venuti da Grandi Esseri
e che per questo dobbiamo crederci. No.
Vi è una verifica indiretta ma
pure persuasiva, ed è quella delle
conferme già avvenute degli insegnamenti
della serie di libri ispirati dall´istruttore
Tibetano, il Maestro D. K.
Nel libro “Prophecy
on Trial o Profezie alla Prova”di
James Stephenson sono state raccolte centinaia
di profezie dai testi di A. Bailey, testi
che molti di voi già hanno letto
e conoscono. Molte di esse si sono già
avverate pienamente, come quella della
predetta caduta della dittatura in Russia.
Una in particolare è del 1930.
Quando non se ne parlava affatto, neanche
tra i fisici, è stata predetta
la scissione dell´atomo per produrre
energia atomica. E così è
stato per predizioni d´altro genere,
quindi molte si sono già avverate
e questo va detto in quanto serve per
dare una certa garanzia che altre si avvereranno.
Altra prova anche più
minuta, più precisa è questa.
L´istruttore Tibetano aveva formato
dei gruppi esoterici dei quali hanno fatto
parte circa 45 persone e a questi suoi
discepoli ha dato, sempre per mezzo di
comunicazioni telepatiche, una serie di
istruzioni tramite A. Bailey. Ebbene,
buona parte di questi discepoli non era
nota ad A. Bailey, pure lei ha dato l´incarico
di inviare delle istruzioni ad una tal
persona o a tal altra che lei non conosceva
affatto, e poi in questa serie di istruzioni
ha dimostrato grande conoscenza psicologica
e spirituale di questi allievi che A.
Bailey non poteva assolutamente avere,
quindi anche questa è una riprova
della genuinità e del valore di
questi insegnamenti, dunque chiudiamo
la parentesi. Va aggiunto che la stessa
cosa era accaduta 50 anni prima ad H.P.
Blavatsky con il suo gruppo di discepoli.
Oggi è in atto
la terza fase dell´insegnamento
che insegna la sintesi e la rivelazione,
tramite la triangolazione nei tre centri
di Shamballa della Gerarchia e dell´Umanità,
della quarta qualità divina. Vi
ho voluto dire questo perché può
avvalorare e rendere più credibili
certi insegnamenti di cui non possiamo
avere delle riprove dirette e questo si
applica particolarmente a quello che sto
per dire, cioè riguardo a quel
grande centro detto “Shamballa”
per renderlo, direi, un po´ più
comprensibile, per quanto ben poco ne
possiamo cogliere noi, esso corrisponde
a certe espressioni usate nella Bibbia
e nei Vangeli.
L´espressione
usata dal Cristo è: la Casa del
Padre. La Casa del Padre, appunto, corrisponde
a Shamballa e questa più che una
località che sta su piani elevati,
va intesa come uno stato di coscienza
elevatissimo di Esseri eccelsi, tanto
più elevati degli Iniziati, dei
Maestri della Gerarchia, quanto questi
lo sono per la gente comune. Come vedete
si allude a varie altezze. Ebbene, anche
per questi grandi Esseri c´è
comunione di gruppo e comunicazione di
gruppo. Infatti si parla della Camera
del Consiglio di Shamballa, cioè
anche questi grandi Esseri lavorano in
gruppo, si considerano un gruppo, agiscono
in gruppo. Il Loro Capo è notoriamente
il Signore del Mondo o Colui che presiede
ai destini del pianeta e che viene chiamato
in Oriente Sanat Kumara o Babaji.
Si allude nella Bibbia
a questo Essere col nome di Melchisedec.
Ne accenna anche S. Paolo. Melchisedec
è una parola derivata ebraica che
significa “Signore di Giustizia”.
Melch significa grande, signore, e Sedec
significa giustizia. È interessante
che la giustizia sia una nota caratteristica
del primo raggio di volontà e potenza,
poiché i tre centri planetari corrispondono
ciascuno ai tre grandi raggi o energie
qualificate. L´umanità corrisponde
al terzo raggio dell´Attività
Intelligente, la Gerarchia spirituale
al secondo raggio dell´Amore-Saggezza
e Shamballa alla Casa del Padre, al primo
raggio di Volontà o Potenza. Ciò
esiste anche nella Trinità cristiana,
il Padre corrisponde alla Potenza, il
Figlio, cioè il Cristo, all´Amore
e lo Spirito Santo all´attività
intelligente ed ordinata. Ebbene, in tutti
i pleniluni, ma particolarmente in quello
di Maggio, avviene una maggiore comunicazione
e circolazione di energie tra questi tre
grandi Centri Planetari.
Fino a tempi recenti
l´umanità praticamente, per
così dire, non partecipava coscientemente
e il rapporto esisteva soprattutto tra
la Gerarchia, Shamballa e l´afflusso
delle forze di questi due centri, e l´umanità
era inconsapevole. Ma ora sta avvenendo
rapidamente una crescente partecipazione
dell´umanità stessa. È
quello che stiamo facendo qui noi in questo
momento insieme con tutti gli altri gruppi
riuniti e anche tutti coloro che, isolati,
partecipano unanimemente a queste attività
e a questo slancio di gruppo. Più
specificamente avviene una riunione in
una valle nell´Himalaya alla quale
partecipano, secondo quanto ci è
stato detto, il Cristo e una parte almeno
della Gerarchia incarnata e anche di quella
non incarnata. Ad un dato momento, soprattutto
al momento del plenilunio, per più
di cinque minuti, appare nel cielo una
figura, la grande figura del Buddha che
naturalmente esiste e opera in Shamballa,
fa parte del gruppo della Camera di Consiglio
di Shamballa, ma che ha fatto voto e si
è impegnato a presenziare ogni
anno al plenilunio di maggio. Questo è
il Suo plenilunio, quello del segno del
Toro, ed egli ne esprime la nota fondamentale,
la Saggezza, che diventa il punto focale
di trasmissione di un´onda potente
di energie di Volontà e Potenza
da Shamballa che viene proiettata sul
gruppo della Gerarchia adunato in quella
valle.
Compito della Gerarchia
è sostenere, accogliere questa
onda di energia e assimilarla. Compito
proprio del Cristo e dei Maestri più
elevati è di infonderla con l´energia
dell´Amore-Saggezza, di trattenerla
e poi gradatamente, soprattutto al plenilunio
di Giugno, trasmetterla all´umanità.
L´umanità non è ancora
pronta del tutto ad accogliere sostenere
e, soprattutto, a fare un uso costruttivo
diretto dell´energia della Volontà
o Potenza. Però, un´onda
di questa energia viene trasmessa direttamente
da Shamballa all´Umanità,
specialmente adesso che siamo alla fine
di un´era e all´inizio di
un´altra, per accelerare in tutti
i sensi la disintegrazione delle vecchie
forme che ostacolano il rinnovamento e
l´inizio della Nuova Era.
Sembra necessario che
ciò avvenga, ma è anche
pericoloso e in questa fase di distruzione
la volontà può operare in
due sensi: positivo e negativo, e sembra
che proprio questo sia avvenuto negli
ultimi periodi. In senso largo, un´onda
di energia da Shamballa è scesa
accelerando molto un processo evolutivo,
ma parte di questa energia è stata
captata, presa anche da forze negative
e questo spiegherebbe le due guerre mondiali
e la situazione attuale. Non mi dilungo,
anche se su questo ci sarebbe molto da
dire.
Dopo questi cenni generici,
possiamo più consapevolmente attuare
quello che ci è stato chiesto di
fare sempre, particolarmente durante i
pleniluni e specificamente nei tre pleniluni
principali. Dunque quello che ci è
stato chiesto è l´uso del
metodo dell´Invocazione, C´è
una cosa su cui ci si sofferma raramente,
ed è l´uso dell´invocazione
da parte dei Grandi Esseri, soprattutto
da parte della Gerarchia e di Shamballa.
Viene usata in modo duplice: uno è
l´uso che ne facciamo noi, l´altro
è quello fatto allo stesso tempo
dalla Gerarchia che invoca sempre più
i Grandi Esseri di Shamballa, o quali
invocano entità extraplanetarie
ancora più grandi fino addirittura
al Logos Solare ed ad altre grandi costellazioni.
Questo come sfondo non ci riguarda, però
è bene sapere che partecipiamo,
sia pure umilmente, a una grande, direi,
attività di gruppo che nasce a
livelli cosmici.
C´è un altro tipo d´invocazione
fatto dai Grandi Esseri che ci riguarda
direttamente, ed è quella per cui
Essi invocano l´umanità.
Da parte loro c´è una chiamata,
un´invocazione, un appello rivolto
all´umanità. Pochi se ne
rendono conto, ma questo non è
altro che l´appello, l´aspetto
alto e profondo di ciò che fa in
ognuno di noi l´anima nei confronti
della personalità. Si può
chiamare richiamo o appello il suo aspetto
più elementare, ma diviene col
tempo tanto importante che s´intona
poi alla voce della coscienza, che ne
è il grado più elevato,
il richiamo da parte dell´anima,
l´influsso dell´anima sulla
personalità. In termini moderni
si può chiamare supercosciente
o sé spirituale.
Una testimonianza caratteristica è
quella di Socrate che parlava di daimon,
che vuol dire demone nel senso positivo
della parola, un essere invisibile superiore
che egli sentiva soprattutto come potere
di arresto che gli impediva di fare o
di dire certe cose. Egli diceva che talvolta
era rimasto per delle ore in uno stato
che possiamo chiamare estatico e di sospensione,
in comunicazione con questo daimon. I
mistici spesso hanno parlato della chiamata
di Dio, dell´appello di Dio. Tutto
questo come è noto, conferma che
i Grandi Esseri continuamente cercano
di chiamare, anzi di richiamare l´umanità
che generalmente è sorda, cieca
e ribelle. Ebbene sapere che esiste questa
evocazione da parte loro, è incoraggiante
e impegnativo per noi. In un´istruzione
è detto che i Grandi Esseri invocano
con più intensità l´umanità
di quanto l´umanità invochi
Loro. Ho detto questo come nuovo incentivo
ad usare il metodo dell´invocazione.
Ricorderò che questo include ed
è anche la sintesi di meditazione
mentale, preghiera del cuore e affermazione
della volontà. Come ho detto più
volte, ognuno di noi dovrebbe dire questa
invocazione con tutta la mente, in piena
consapevolezza possibile e con un fervido
slancio del cuore, con un atto deciso
di volontà. Tutto ciò in
comunione con la nostra anima o per meglio
dire come anime, quindi con tutta l´anima.
Allora l´invocazione è veramente
efficace, si potrebbe dire magica. Sono
state date tre invocazioni che, in realtà,
secondo i Grandi Esseri, sono tre parti
di un´unica invocazione detta nel
suo insieme “Invocazione di Potere
e di Luce”. La prima è stata
data nel 1936, la seconda nel 1940, e
la terza nel 1945. La terza viene usata
oggi in modo molto ampio.
Occorre dire l´invocazione consapevolmente,
quindi più efficacemente. È
bene dirla insieme lentamente coralmente
a mezza voce e con brevi pause, facendo
poi una pausa di alcuni minuti di silenzio.
È bene non avere una tensione eccessiva
e se vengono pensieri periferici o altre
cose, non occorre combatterli direttamente,
ma dobbiamo disinteressarcene mantenendo
l´interesse e l´attenzione
concentrata e ritornando sempre con pazienza
al soggetto dell´invocazione come
un guidatore che mantenga la direzione
del suo veicolo in autostrada. Non è
importante che ci siano piccole deviazioni,
in quanto sono inevitabili, è importante
solo, per così dire, riportarsi
al centro della corsia.
LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal Punto
di Luce entro la mente di Dio,
affluisca luce nella mente
degli uomini,
scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il cuore di Dio,
affluisca l´amore
nei cuori degli uomini,
possa Cristo ritornare
sulla Terra.
Dal Centro ove il volere è conosciuto,
un proposito guidi i piccoli
voleri degli uomini,
il proposito che i Maestri
conoscono e servono.
Dal centro che è chiamato il genere
umano,
si svolga il piano di
amore e di luce,
e possa sbarrare la porta
dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potenza ristabiliscano
il Piano Divino sulla Terra.
La
venuta del Cristo avverrà in forma
graduale. Non apparirà di punto
in bianco un giorno in presenza fisica,
ma il Suo avvento si compirà non
soltanto nella forma individuale come
persona, come certamente si può
immaginare, ma come proiezione e afflusso
d´energia di piano in piano, di
livello in livello. Il Cristo è
indicato come punto di Amore mentre il
cuore di Dio è il nome esoterico
della Gerarchia spirituale rappresentante
appunto dell´amore, della nota di
Amore-Saggezza.
Tutto ciò può sembrare in
contrasto con quanto sta avvenendo nel
mondo. Bene, non c´è contraddizione,
siamo un in momento culminante della lotta
tra forze bianche e nere, e anche le forze
bianche hanno dovuto permettere, o anzi
promuovere, un´opera di distruzione
delle vecchie forme in ogni campo, e per
forme non si intendono soltanto quelle
esterne manifeste, strutturate, ma anche
quelle di carattere emotivo-mentale, ideologie
ed emozioni legate al passato e a ciò
che costituisce la vita personale individuale
degli uomini.
Occorreva far posto
al nuovo, come quando per costruire su
un´area un edificio occorre abbattere
quello precedente o i ruderi e i rottami
che ingombrano il campo. Ma tutto ciò
può preludere, e abbiamo fede che
preluderà, alla nuova educazione,
all´avvento di una nuova civiltà,
di una nuova vita umana superiore. Anche
i cicli indicano che sta per finire un´era
millenaria dominata dall´influsso
del Signore dei Pesci e che è già
iniziata in qualche misura la nuova era
sotto il segno dell´Acquario. Ma
affinché ciò avvenga, occorre
la collaborazione conscia e anche inconscia
da parte dell´umanità e della
stretta collaborazione che molti cercano
di dare coscientemente, e in questo facciamo
la nostra parte. Da quanto sta avvenendo
ora, è evidente che l´umanità
da sola non riesce a superare la crisi
e quindi, come tante altre volte nella
storia dell´umanità, occorre
un intervento di energie superiori generalmente
impersonate da Grandi Esseri, in un´individualità
che ne diviene il punto focale di ricezione
e di distribuzione; non un´individualità
sola, dunque, ma gruppi sempre più
ampi di Esseri intorno ad una di queste
individualità. Ma perché
Essi possano intervenire, data la legge
o principio fondamentale delle libertà
dell´essere umano, occorre che l´umanità
lo richieda e con la sua preghiera, domanda,
invocazione, crei un canale per la discesa,
per l´avvento.
Se l´umanità
non possedesse la libertà di errare,
di ribellarsi, di chiudersi, il nostro
sarebbe un agire di fantocci, e tutto
il processo evolutivo non avrebbe senso.
Perciò essa è un dono necessario,
meraviglioso, ma anche terribile, in quanto
l´umanità può ribellarsi
e lo fa abbondantemente, ma c´è
una parte di essa che invece accoglie
e favorisce, e che invece di chiedere
solamente, invoca e reclama questo intervento
superiore, e i Grandi Esseri non attendono
che questo. Questa richiesta permette
loro secondo la Legge Divina, di intervenire.
Questo è un punto essenziale, una
chiave, sia per comprendere quello che
sta avvenendo, sia per indicare il valore,
la necessità di questa azione interna
di Invocazione. Questa,
intesa esotericamente, è una sintesi
di meditazione, fatta in modo
intelligente consapevole e con mente illuminata,
di preghiera, cioè
di slancio del cuore, del sentimento spinto
dalla compassione, dall´amore, dalla
fede e di volontà,
cioè di affermazione volitiva,
di richiesta, quasi di esigenza, e tutto
ciò dal livello più alto
che sappiamo raggiungere in quanto anime,
oltre che come personalità. Quindi
lavoriamo in questo senso, pieni di invocazione,
di sintesi di tutte le facoltà
e funzioni psico-spirituali degli uomini,
dei gruppi.
Gran parte dell´efficacia dell´invocazione
dipende dalla preparazione che possiamo
fare individualmente e in gruppo prima
di invocare. Questa preparazione consiste
da un lato nell´eliminazione di
tutte le condizioni e attività
fisio-psichiche che possono ostacolare,
e da un altro nel permettere al nostro
centro di coscienza di salire il più
possibile nei livelli più alti
e cercare di raggiungere il livello dell´anima,
il mondo delle anime e della realtà,
perciò daremo un po´ di tempo,
per quanto esso sia limitato, a questo
lavoro di preparazione. Non occorre che
lo descriva, perché nell´attuarlo
sarà chiaro quello che dovremo
fare. Dopo, possibilmente quali anime,
diremo l´invocazione che costituirà
l´Invocazione o preghiera generale
dell´umanità durante tutta
l´era dell´Acquario. Le tre
invocazioni costituiscono tre stanze di
un´unica invocazione, chiamata Invocazione
di Potenza e di Luce.
Ecco ora alcune citazioni sull´importanza
della “Festa del Wesak” da
uno scritto di A. Bailey.
“Al momento del plenilunio del Toro
detto festa del Wesak, si presenta all´umanità
un´opportunità speciale di
richiamare l´attenzione di Coloro
che sono responsabili della evoluzione
dell´umanità.”
“Quindi l´evento massimo sul
nostro pianeta, dal punto di vista delle
verità spirituali, quello che ha
più grande effetto sulla razza
umana, è la festa del Wesak.”
“La riapparizione del Cristo ed
il suo manifestarsi avranno inizio da
una certa festa del Wesak in cui la Grande
Invocazione sarà pronunciata dal
Buddha.”
“In quel grande evento viene messa
in libertà sulla Terra (secondo
la grandezza della richiesta dell´uomo)
la benedizione di Dio medesimo, trasmessa
dal Buddha e dal Suo Fratello, il Cristo.”
“La loggia dei Maestri (il Cristo
e la sua Chiesa) si riunisce al plenilunio
del Toro per tre scopi principali: venire
in contatto con la forza spirituale che
è trasmessa al nostro pianeta per
mezzo del Buddha e del Cristo; conferire
insieme sulla necessità immediata
e sul lavoro da fare per l´umanità;
ammettere all´iniziazione coloro
che sono preparati, e stimolare i Loro
discepoli a maggior attività e
servizio.”
“Il periodo della festività
del Wesak è stato ampliato recentemente
ad includere cinque giorni di lavoro e
servizio, ossia: i due giorni che precedono
il pleniluni, il giorno stesso della Festa
e i due giorni seguenti. L´ora esatta
del plenilunio ha in sé un´importanza
meravigliosa. I due giorni di preparazione
sono “Giorni di Rinuncia e Distacco”
e di tensione verso l´alto, nel
giorno stesso della festa dobbiamo considerarci
semplicemente come recipienti di quel
tanto di forza spirituale affluente che
possiamo contenere. In quanto canali dobbiamo
essere preparati a dimenticare noi stessi
nel servizio di toccare, contenere e conservare
la forza per il resto dell´umanità.
Dobbiamo imparare a considerare il giorno
della festa come giorno di silenzio, silenzio
soggettivo e di pace interiore che può
essere mantenuta ininterrottamente anche
se nello stesso tempo stiamo servendo
con la parola e l´interesse attivo
negli altri. Durante il giorno, due pensieri
soli devono tenere costantemente la nostra
attenzione. Essi sono: il bisogno dei
nostri simili, e la necessità di
fornire un canale di gruppo che rende
utilizzabili le forze spirituali. Dobbiamo
tentare di mantenerci continuamente nella
luce delle nostre anime, cominciando a
lavorare con ciò come anime il
cui interesse è sempre col gruppo
e non con l´individuo, e la cui
coscienza è quella del tutto e
non con la parte...
Nei due giorni seguenti,
dovremo spostare il centro d´attenzione
da noi stessi verso il mondo esterno,
e dovremmo sforzarci di trasmettere quel
tanto d´energia spirituale con cui
siamo riusciti ad entrare in contatto.
È uno sforzo di
gruppo che si richiede e ciascuno di noi
(che può vedere la visione) può
essere utile per aiutare.
Nessuno è troppo
piccolo o troppo poco importante per farlo.
SCHEMA DI MEDITAZIONE
DEL WESAK
Immaginiamo di essere nella valle del
Wesak che si trova vicino al Kailash,
in una piccola piana e disposti attorno
all´altissimo palo Tarboche che
indica il luogo del raduno. Una moltitudine
di persone occupa questo spazio, sedendo
in profondo silenzio, solennità
e preghiera. Prendiamo posto accanto a
loro.
Verso Nord, su uno sperone
di roccia piatta sovrastante la valle,
cominciano ad apparire i Grandi Esseri
nel loro corpo eterico; iniziano a cantare
e formano una prima serie di figure geometriche
ed infine una stella a cinque punte il
cui apice è rivolto verso la cupola
del Kailash.
Il ritmo del canto materializza
sempre più la gloriosa figura del
Cristo o Maitreya che va ad occuparne
la punta, ponendosi al centro tra il Manu
ed il Mahachohan. Davanti a Lui, appoggiati
su un masso, sono posti una coppa di cristallo
colma d´acqua, ornata di fregi dorati
e ghirlande di fior di loto, ed uno scettro
dalla cui punta un diamante irradia un´aura
blu-arancione. Il canto dei Mantram dei
Maestri crea grande tensione spirituale
tra gli astanti.
Anche noi ci disponiamo
a partecipare all´evento. Ci prepariamo
a meditare cominciando con il rilassamento
muscolare e nervoso.
Mettiamo il corpo in
posizione comoda, rilassandoci dal capo
ai piedi per eliminare la tensione, poiché
siamo tesi senza accorgercene. Qualche
respiro profondo faciliterà il
rilassamento. È uno dei metodi
dello yoga chiamato asana o posizione
ed è un´applicazione esteriore
di quella che è la vera posizione,
che si potrebbe anche chiamare atteggiamento.
Atteggiamento triplice: fisico, emotivo
e mentale che è indicato nel nostro
linguaggio con la frase: sentirsi a posto.
Noi cerchiamo di sentirci a posto nei
tre livelli, prima di tutto a livello
fisico. Facciamo un´inspirazione
profonda, mettiamoci in armonia fisica
per poi poter dimenticare il corpo. Passiamo
ora alla giusta posizione emotiva, che
si potrebbe anche chiamare compostezza
e che deriva dal sentirsi a posto emotivamente,
cioè in calma, in pace, in armonia.
Mettiamo risolutamente da parte ogni preoccupazione
personale, lasciandola simbolicamente
fuori dalla porta. Possiamo aiutarci ripetendo
lentamente tre volte: calma, pace, armonia,
serenità; calma, pace, armonia,
serenità; calma, pace, armonia,
serenità. Eleviamo ora la coscienza
al livello mentale e anche qui mettiamo
a posto la mente mediante il raccoglimento,
il silenzio mentale. Cerchiamo di far
tacere o almeno rallentare le continue
voci della mente, disinteressiamoci di
ogni attività mentale estranea
allo scopo attuale.
Possiamo aiutarci affermando:
Silenzio, Raccoglimento, e favorendo questo
stato con una breve rappresentazione immaginativa,
come entrare in un tempio nella penombra
quieta ove regna il Silenzio, ove ogni
suono di voce esterna è esclusa.
Silenzio, Silenzio mentale. Possiamo anche
invocare lo spirito del silenzio affinché
ci pervada. Dopo di ciò possiamo
proiettare tutta la forza del nostro sentimento,
l´aspirazione del cuore, il nostro
amore ed insieme il nostro interesse mentale,
volgere il nostro occhio interno verso
l´alto, cercando di raggiungere
il livello luminoso ove abitiamo quali
anime. Cerchiamo di affermare e realizzare
che non siamo personalità che hanno
un´anima, ma che siamo anime che
si servono di personalità. Ognuno
di noi affermi: “Io sono un´anima
vivente che ama e vuole”. Quali
anime inneggiamo alla gloriosa comunione
tra le anime già esistenti che
si basa su un´unica origine di natura,
e partecipiamo quali anime, particelle
di un´unica vita, scintille di una
grande fiamma. Questa realtà è
lo spirito universale, comunque lo si
voglia nominare, concepire o rinunciare
a concepire mentalmente, che è
la cosa più saggia. Solo per mezzo
di simboli e di espressioni simboliche
possiamo averne un´intuizione perciò
usiamo il bel mantram orientale:
Più radioso del Sole,
Più puro
della neve,
Più sottile
dell´etere è il Sé,
lo Spirito dentro
di noi.
Noi siamo quel
Sé, quel sé siamo noi.
A. Bailey Dall´Intelletto
all´Intuizione pag. 228
Cerchiamo di realizzare questo Sé
ad un tempo individuale e universale,
grande paradosso spirituale e insieme
realizzazione liberatrice recitando la
Gayatri del Rishi Visvamitra del Rig Veda
(III, 62,10)
Aum bhur bhuvah svah
Tat savitur varenyam bhargo
devasya dhimahi
dhiyo yo nah prachodayat.
Om.
Che in tutti e tre i mondi
terrestre, animico e celeste
possiamo pervenire
allo splendore di Savitri, divino sole
che illumina tutto.
Possa la sua luce
dorata favorire la nostra comprensione
della verità,
e farci compiere
tutto il nostro dovere mentre procediamo
verso il suo sacro fuoco. OM
Ed ora rendendoci conto di quanto accennato
prima, cioè che l´umanità
necessita di un aiuto dall´alto,
uniamoci al grande coro invocativo che
sale coscientemente da una schiera di
anime consapevoli e dall´invocazione
inconscia dell´umanità sofferente
dicendo l´invocazione.
Manteniamo il raccoglimento osservando
alcuni minuti di silenzio prima di dire
la Grande Invocazione, immaginando di
entrare in quello che simbolicamente si
può chiamare il Tempio del Silenzio
su una montagna, in penombra, in perfetta
quiete e meditazione.
La
Grande Invocazione
Dal Punto di Luce entro la Mente
di Dio,
affluisca luce
nelle menti degli uomini,
scenda Luce sulla
Terra.
Dal Punto di amore entro il Cuore di Dio,
affluisca l´amore
nei cuori degli uomini,
possa Cristo tornare
sulla Terra.
Ricorderò
i tre modi dell´avvento così
come ci sono stati indicati.
Anzitutto come un´onda
potente di amore che unifica e rigenera,
ciò di cui attualmente si ha più
bisogno nel mondo per neutralizzare le
correnti di odio, di violenza.
Possa Cristo tornare
sulla terra adombrando, ispirando iniziati,
discepoli ed il NGSM che oggi è
composto da decine di milioni di persone.
Possa infine Cristo ritornare
in forma visibile ed udibile a proclamare
l´insegnamento della Nuova Era,
a stabilire la nuova religione mondiale
e a restaurare i misteri dell´iniziazione.
Dal
Centro ove il Volere di Dio è conosciuto,
un proposito guidi
i piccoli voleri degli uomini,
il Proposito che
i Maestri conoscono e servono.
Dal Centro che vien detto il genere umano,
si svolga il piano
di Amore e di Luce,
e possa sbarrare
la porta dietro cui il male risiede.
Questo è il compito specifico cui
ho accennato prima. La necessaria attiva
cooperazione dell´umanità
all´attuazione del Piano Divino
sulla terra. Infine l´affermazione
finale,
Che Luce, Amore e Potenza ristabiliscano
il Piano Divino sulla Terra.
Riprendiamo la visualizzazione della valle.
In questo preciso momento di invocazione
dell´umanità unita, Cristo
concentra in sé quest´aspirazione,
prende il suo scettro ed intonando un
grande Mantram, usato solo una volta all´anno
per la festa, dice:
“Tutto è pronto,
Signore, vieni!”
Mancano pochi minuti al momento della
luna piena e tutti gli occhi si volgono
in alto.
Nel cielo blu appare lentamente la figura
radiosa del Buddha, seduto nella posizione
del loto, con la veste gialla e la mano
destra alzata in segno di benedizione.
Raggiunge il punto al di sopra della roccia
sovrastando i Tre che adesso sono prossimi
ad essa. I Maestri si inchinano a mani
giunte, mentre noi ed i presenti ci inchiniamo
per un momento con la fronte a terra.
È in questo momento che Egli trasmette
al Cristo l´energia della Volontà
che viene da Lui ricevuta e trasformata
in Volontà di Bene. Il Cristo prende
dall´altare la coppa piena d´acqua
e l´alza per qualche minuto sopra
la sua testa.
Entriamo in silenzio,
in meditazione ricettiva, per cinque minuti
disponendoci a ricevere con fede, gioia
e gratitudine l´afflusso delle energie
invocate affinché si riversino
su noi e su tutta l´umanità.
Il Cristo depone poi
di nuovo sulla roccia la coppa ed allora
l´illuminato con un sorriso di Amore
ineffabile solleva ancora una volta la
mano destra in atto di benedizione e scompare
lentamente nello spazio, mentre tutti
si prosternano di nuovo. L´intera
apparizione e benedizione è durata
esattamente otto minuti. L´acqua
benedetta viene distribuita ai discepoli
presenti che poi si allontanano con il
loro prezioso dono, tornando con forza
rinnovata a svolgere un altro anno di
servizio.
* * *
Abbiamo finito, ora viene
la fase dell´utilizzazione delle
energie che sono affluite. Questa va fatta
in due modi: uno con un altro atto di
azione interna e l´altro con un´azione
esterna. Va fatto per due ragioni: anzitutto
perché l´accumulo di energie
spirituali può essere difficile
da sopportare e anche dannoso, e specialmente
per il bene dell´umanità,
col servizio spirituale. Questa azione
si può riassumere in due parole:
irradiazione e benedizione. Irradiazione
indica il procedimento quasi in senso
dinamico, scientifico, una diffusione
telepatica di energie altrettanto reale
di quella di una trasmittente. La qualità
e l´intenzione animatrice di questa
irradiazione è la benedizione.
Pregare per il bene è un´azione
promossa dalla Volontà di Bene
e per questa irradiazione di carattere
universale possiamo usare la bella benedizione
del mondo trasmessa dall´Oriente.
Visualizziamo il globo terrestre e circa
sei miliardi di anime incarnate che lo
popolano e immaginiamo anche la grande
schiera di anime non incarnate ora, ma
che fanno parte integrante del regno umano
nel suo senso più reale, quello
che è indicato come Quarta Gerarchia,
costituita da 60 miliardi di anime, di
cui solo un decimo è al momento
incarnato. Quindi teniamo presente questa
più vasta schiera, ma limitiamo
la nostra attenzione alle anime ora incarnate
che sono al centro del travaglio attuale
che durerà fino al 2025. Lo faremo
irradiando, nelle sei direzioni, alcune
qualità spirituali:
“Amore
a tutti gli esseri a Nord (visualizziamo
la parte settentrionale del globo) a Sud
ad Est, ad Ovest, in alto, in basso. Amore
a tutti gli esseri. (Cerchiamo, per un
minuto, di irradiarlo benedicendo).
Compassione
a tutti gli esseri: a Nord, A Sud, ad
Est ad Ovest, in alto, in basso, Compassione
a tutti gli esseri. (Pausa)
Gioia
a tutti gli esseri: a Nord, A Sud, ad
Est ad Ovest, in alto, in basso, Gioia
a tutti gli esseri. (Pausa)
Serenità
a tutti gli esseri: a Nord, A Sud, ad
Est ad Ovest, in alto, in basso, Serenità
a tutti gli esseri.
Ed infine propongo ad
ognuno di manifestare con l´azione
esterna nel mondo queste qualità
spirituali, di esserne testimoni, vivendo
nel mondo quali anime, con innocuità,
diventando vegetariani e non nutrendo
pensieri malevoli verso il prossimo. È
inutile che suggerisca altri modi che
possono essere diversi per ciascuno e
che ognuno può trovare facilmente.
Anzitutto l´esempio silenzioso,
il più potente, poi la parola detta
e scritta, le azioni umanitarie, la partecipazione
e le attività dei gruppi che operano,
che fanno la stessa cosa in modi e con
nomi diversi. Questa è l´opportunità
e la responsabilità di ognuno.
Così si produrrà una grande
circolazione di energie, dal punto più
alto con cui ci siamo messi in sintonia,
attraverso un canale discendente e poi
con l´irradiazione e con l´azione
esterna intorno a noi.
Affermiamo con forza, Così
sia ed aiutateci a fare la nostra parte.
Che ogni cosa ed ogni essere
con i quali vengo in contatto siano benedetti
ora e sempre.
Se lo faremo con buona
volontà saremo aiutati. Arrivederci
al prossimo Wesak.
La vera immagine del
Maitreya o Cristo conservata gelosamente
nella sede della Società Teosofica
ad Adyar e non visibile al pubblico. “Parama
istha, parama gupta” recita un bàjan
(canto sacro) indiano.
“Più qualcosa è sacra
al cuore più dovrebbe essere tenuta
segreta” ma… questo è
il secolo della Sua riapparizione che
avverrà quando deciderà
di esternarsi dalla sua residenza attuale
segreta nell’India del Nord-Ovest
e la Sua volontà è che si
diffonda la notizia di questo evento per
ridare speranza agli uomini, quindi gioitene!