Il titolo allude al percorso iniziatico
che, da epoche immemorabili, è
compiuto da individui dotati del fermo
proposito di percorrere fino alla fine
il cammino interiore.
Ciò comporta la piena realizzazione
dell´essere umano che, così,
può dedicarsi nel modo più
valido al servizio dell´umanità,
sfruttando a tal fine i poteri che
spontaneamente si acquisiscono, man
mano che la coscienza si focalizza
sui livelli superiori dell´essere.
Non si tratta di un percorso facile
e tanto meno breve; esso implica sacrificio
e determinazione. Bisogna, infatti,
superare il livello della personalità,
per elevarsi prima a quello dell´anima
e poi a quello della monade eterna
ed immortale, fino a ristabilire la
comunione primordiale con l´Origine,
con la Vita Una. Si accantoni, quindi,
l´illusione di poter conseguire
la vera iniziazione attraverso scorciatoie
promesse da falsi guru e mercanti
dell´occulto che intendono speculare
su cose sacre.
Occorre, dunque, seguire gli insegnamenti
di veri Maestri, che non si trovano
all´angolo della strada, ma
che si manifestano, qualora si sia
mossi da purità d´intenti.
Alice Bailey nei suoi scritti è
stata direttamente ispirata da queste
Guide, che le trasmisero il loro pensiero
prevalentemente per via telepatica.
Quest´opera, oltre ad illustrare
dettagliatamente le varie fasi del
percorso iniziatico individuale, fino
all´apoteosi finale, tratta
anche in parallelo dell´iniziazione
che avviene a livello cosmico nel
sistema solare e nell´universo.
L´essere umano, infatti, è
un microcosmo inserito in un macrocosmo.
Per analogia, quindi, il processo
si ripete identico anche a livello
del Logos planetario, solare ed universale.
L´evoluzione, cioè, comprende
tutti i piani dell´Essere e
procede all´infinito verso un
qualcosa che supera le capacità
del nostro intelletto.
Dare inizio al cammino spirituale,
pertanto, vuol dire entrare nell´ultimo
stadio della nostra evoluzione, sviluppando
conoscenza, intuizione e capacità
di cogliere le ispirazioni che giungono
dall´Alto. Affinando e purificando
i livelli più bassi, si consegue
l´iniziazione che non è
frutto di una cerimonia occulta, ma
una conquista individuale che un rito
suggella e certifica come già
avvenuta.
Tutto ciò ha luogo nei piani
sottili dell´essere: mentale,
buddhico ed atmico, ma influenza il
fisico e l´astrale. Ovviamente,
i corpi inferiori vengono gradualmente
trascesi, perché l´ultima
Unificazione coscientemente percepita
non tollera il sussistere di qualsivoglia
elemento che mantenga l´illusione
della separatività.
Prima di addentrarci nei dettagli,
si può dire che la difficoltà
della materia è attenuata dalla
presenza di diagrammi e schemi che
la rendono accessibile allo studioso
di occultismo.
Il grandioso Piano divino, concepito
all´inizio del tempo, è
quindi quello di inglobare di nuovo
tutta la manifestazione emanata dall´Uno,
ma solo dopo averla resa cosciente
della comune Origine.
Ciò è reso possibile
dal sacrificio e dalla collaborazione
che la gerarchia dei Grandi Esseri
assicura per l´attuazione del
Progetto finale. Alcuni di questi
Fratelli della Luce sono incarnati
fisicamente, altri operano sul piano
eterico, ma tutti tendono allo stesso
fine di salvezza e di coscientizzazione
universale.
Nell´iniziato che ha compiuto
tutte le fasi del cammino, quella
che era una fede generica si trasforma
in visione diretta, in certezza incrollabile.
La fratellanza universale, l´immortalità
dell´anima e la realtà
dei mondi invisibili, la Sorgente
di ogni energia e potere sono dimostrate
in modo inconfutabile come verità
tangibili.
Allora, egli inizia a cooperare con
le forze della natura, per accelerare
la realizzazione del Piano divino
sulla Terra e nel cosmo intero.
Prefazione
L´iniziazione rappresenta il
coronamento dell´esperienza
interiore ed il conseguimento della
realizzazione individuale. È
vero che ognuno raggiungerà
questa meta secondo le leggi dell´evoluzione
ordinaria, ma tale processo è
lentissimo. Pertanto, poiché
chi ne è degno acquisirà
nuovi poteri utili a meglio servire
il genere umano, non è vano
impegnarsi su questa via.
Non ci si illuda, però, di
compiere il cammino in tempi brevi
e senza un notevole impegno. Tuttavia,
anche l´uomo medio oggi può
iniziare il suo percorso dapprima
come “aspirante” e poi
come “discepolo”, fino
a conseguire la piena realizzazione.
La Costituzione
dell´Uomo
L´essere umano è strutturato
in modo essenzialmente triplice; in
lui, si può distinguere una
Monade, Spirito puro o Padre nei cieli
(con cui si viene in contatto solo
nelle Iniziazioni finali), un Ego,
Sé superiore o Individualità
(la triade immortale che si reincarna)
e la Personalità.
Scopo dell´evoluzione è
quello di soggiogare la natura inferiore.
Capitolo I°
Note introduttive
Si invita il lettore a condividere
solo quanto può essere accettato
dalla ragione e dalla coscienza, evitando
di credere in modo fideistico e dogmatico;
allora, si può agire conformemente
agli insegnamenti ricevuti.
Comunque, è bene evitare di
fossilizzarsi in atteggiamenti preconcetti,
mantenendo una mente aperta.
La letteratura occulta ha già
da tempo divulgato tre fatti da cui
si può procedere nella presente
indagine:
nella manifestazione del nostro sistema
solare, il Logos si è servito
di materia preesistente;
la manifestazione è di natura
settenaria e la Luce centrale assume
prima un aspetto triplice e poi settuplice
(i sette Logoi o Spiriti planetari);
alla fine del ciclo, tutto si riassorbirà
nell´Uno;
l´uomo comune ha coscienza solo
del piano fisico, mentre un Maestro
estende la sua visione fino alla quinta
dimensione; per lui, il tempo non
esiste e tutto è percepito
a partire dall´Assoluto.
Molte altre verità debbono
restare ancora celate ai profani,
perché la conoscenza non è
priva di rischi; tuttavia, quanto
può essere divulgato si deve
impiegare nel servizio del prossimo
e non per fini egoistici.
Nel processo conoscitivo, aiuta il
principio di analogia e di corrispondenza
che permette di accostarsi ai misteri
del cosmo, evolvendo da uno stato
di consapevolezza rudimentale fino
ad identificarsi con la Coscienza
divina.
Capitolo II°
Definizione
dell´Iniziazione
Verrà un tempo in cui gli
antichi Misteri saranno restaurati;
infatti, sia nella Chiesa che nel
rituale massonico, la cerimonia della
prima iniziazione avrà un ruolo
fondamentale.
Il termine deriva dal latino in +
ire ed indica l´ingresso nell´ultimo
stadio della nostra quintuplice evoluzione
che attraversa vari livelli: minerale,
vegetale, animale, umano e sovrumano.
In questo processo, si parte dalla
conoscenza sensoriale ed intellettiva
del piano materiale, per giungere
alla saggezza che comprende in modo
intuitivo l´essenza delle cose,
fino a penetrare nella mente del Logos,
conoscere lo scopo della manifestazione
universale e collaborare al Piano
divino.
Per trascendere il livello umano,
occorre perseverare con impegno e
sacrificio; non è sufficiente
un rito eseguito da un Maestro. La
cerimonia sancisce il conseguimento
di uno stato di coscienza superiore,
non può certo conferirlo. L´iniziando
vede il percorso da compiere e deve
intraprenderlo con decisione.
Le prime iniziazioni vengono impartite
sul piano della mente astratta, mentre
le successive coinvolgono gli stati
superiori dell´essere (buddhico
ed atmico), anche se gli effetti vengono
percepiti in piena coscienza a livello
fisico, astrale e mentale inferiore.
Alla quinta iniziazione, un adepto
trascende i livelli inferiori e può
creare da sé il corpo di manifestazione.
Le successive iniziazioni vengono
conseguite altrove, in questo od altri
sistemi solari; il che permette di
conseguire uno stato di coscienza
cosmico.
Si sale pertanto di grado in grado,
unificando prima la personalità
con l´Ego e poi questo con la
Monade, annullando ogni senso di separazione.
Si diviene consapevoli dell´unità
con tutti gli esseri incarnati, con
gli altri sé, con le monadi,
con il Logos.
Tutto ciò è reso possibile
dall´intervento della Gerarchia
dei Maestri che si sacrificano per
illuminare le menti del genere umano
fin dai primordi della storia, quando
avvenne il passaggio dallo stadio
animalesco a quello raziocinante,
al momento della cosiddetta “individualizzazione”.
Capitolo III°
L´opera
della Gerarchia
La Gerarchia di Esseri spirituali
opera come una sintesi di forze o
energie esistenti nel quinto regno
della natura, cioè quello spirituale
o sovrumano, coscientemente utilizzate
per l´evoluzione planetaria.
Essa è collegata con Entità
ancor più evolute che agiscono
attraverso il Sole ed i pianeti del
nostro sistema.
L´azione di questa Gerarchia
(lett. “sacro Potere”)
è volta allo sviluppo dell´autocoscienza
in tutti gli esseri, a quello della
coscienza dei tre regni della natura,
nonché alla trasmissione della
volontà del Logos planetario
e solare verso l´uomo ed i deva
o angeli, ma soprattutto vuole essere
d´esempio all´umanità
per erigere un mondo migliore.
È il genere umano a trarre
il maggior beneficio da tale azione,
volta ad unificare i quattro aspetti
inferiori di ciascun individuo (fisico,
eterico, astrale e mente razionale)
con i tre superiori (mente astratta,
buddhico, atmico). Per questo, continue
correnti di luce scendono dall´Alto
e ci vengono forniti luminosi esempi
di servizio, di sacrificio e di rinuncia.
La lieta novella consiste nel fatto
che ognuno è destinato a far
parte di questa Fratellanza Bianca,
dopo aver sviluppato e dominato la
mente, raggiungendo così la
saggezza, intesa come sintesi di intelligenza
ed amore.
La Gerarchia spirituale ha già
compiuto il cammino che ora deve percorrere
l´umanità; essa è
composta da Adepti e Maestri che hanno
saputo dominare il sé personale,
da Fratelli maggiori animati da un
Amore universale, dotati di una conoscenza
accumulata nei millenni e di un proposito
illuminato che procede in sintonia
con quello del Logos planetario.
Giungere all´iniziazione ed
entrare nel quinto regno, altrimenti
detto Regno di Dio, non è un´utopia,
ma occorre inverare quanto affermato,
immettendoci nel sentiero tracciato
da Coloro che ci hanno preceduto in
questa esperienza.
Capitolo IV°
La fondazione
della Gerarchia
I libri di occultismo occidentali
e le sacre Scritture orientali concordano
nell´affermare che diciotto
milioni di anni fa, a metà
dell´epoca lemure, ebbe luogo
un evento straordinario: il Logos
planetario del sistema solare si incarnò
sul nostro globo, ma solo sul piano
eterico per l´estrema purezza
della Sua natura, assumendo la forma
di Sanat Kumara, conosciuto anche
come il Signore del Mondo o l´Antico
dei Giorni.
Egli è il maggiore di tutti
gli Avatar, o Esseri divini che in
tempi prestabiliti si manifestano
sulla terra, rinunciando alla gloria
di dimensioni più elevate,
per favorire l´evoluzione umana.
Infatti, può definirsi come
la diretta manifestazione autocreata
del puro spirito.
Assieme a tale grande Essere discese
un gruppo di altre sei Entità
elevate provenienti da altri pianeti,
al fine di favorire lo sviluppo autocosciente
di tutte le forme di vita presenti
nel nostro mondo; costoro costituiscono
il gruppo esoterico centrale della
Gerarchia.
Per questo evento grandioso vennero
scelti coloro che avevano ottenuto
l´iniziazione nella catena lunare,
cioè nel ciclo evolutivo precedente,
nonché gli angeli o deva che
un tempo sperimentarono lo stato umano,
oppure i costruttori delle forme sul
piano oggettivo.
Ad essi vennero affiancati uomini
che avevano già conseguito
la meta, per ricoprire cariche minori.
La discesa del Logos planetario sul
piano fisico ebbe come effetto un´accelerazione
del processo evolutivo non solo dell´essere
umano che venne dotato di una mente,
ma anche degli altri regni della natura,
perché la funzione del Logos
a livello macrocosmico corrisponde
a quella espletata dall´Ego
umano quando si impone ai suoi veicoli.
È per questo che nell´umanità
di allora si effettuò un balzo
qualitativo di cui gli odierni scienziati
non sanno dare spiegazione.
Questa Gerarchia di Fratelli della
Luce è ancora presente tra
noi e comprende i Maestri dotati di
un corpo fisico e le Entità
più elevate che operano a livello
eterico.
La sede centrale di questa Fratellanza
è Shamballa, nel deserto del
Gobi; quando l´umanità
avrà sviluppato la chiaroveggenza,
potrà localizzare questo luogo
per ora inaccessibile ai più.
Alcuni Maestri incarnati fisicamente
dimorano nell´Himalaya, all´interno
della Shigatse, altri sono sparsi
su tutto il pianeta.
A metà dell´epoca atlantidèa,
alcuni membri della Gerarchia furono
chiamati a svolgere compiti più
elevati nel sistema solare; fu così
che i più evoluti della razza
umana subentrarono al loro posto;
inoltre, si decise di non consentire
fino al prossimo ciclo il passaggio
dal regno animale a quello umano,
mentre si permise all´umanità
di entrare nel regno spirituale attraverso
la porta dell´iniziazione. Infine,
si pensò di definire chiaramente
la linea di demarcazione tra materia
e spirito, cioè la dualità
della manifestazione, così
che il genere umano potesse liberarsi
dalle limitazioni della materia, dopo
averne fatto esperienza. Solo allora
ci si renderà conto dell´unità
dell´intera manifestazione,
perché nulla esiste fuori della
coscienza del Logos. La mente, di
cui è stata dotata l´umanità,
sarà in grado di equilibrare
gli opposti e di trovare la via del
ritorno all´Origine.
Tale risultato sta per essere raggiunto
ed è per questo che si assiste
a rapidi mutamenti sull´intero
pianeta.
Capitolo V°
I tre Dipartimenti
della Gerarchia
Si è visto come all´interno
della Gerarchia siano possibili cambiamenti
di ruoli e passaggi di grado, per
consentire ad uomini molto evoluti
di entrare nella cerchia degli Adepti
e dei Maestri.
Alcuni nomi sono storicamente noti:
Krishna, Shankaracharya, Vyasa, Gesù
di Nazareth, Maometto. Altri appartengono
al gruppo degli iniziati minori, come
Paolo di Tarso o Lutero.
Tutti costoro hanno operato in modo
duplice: come agenti benefici, oppure
come distruttori di vecchie forme
religiose e politiche cristallizzate.
Il nostro pianeta è governato
da Sanat Kumara e suoi cooperatori
sono altri sei Kumara (lett. “senza
prole”), tra cui tre Buddha
Pratyeka o di Attività, che
incarnano la Volontà attiva,
intelligente ed amorevole. Essi costituiscono
i sette agenti della manifestazione
planetaria e distribuiscono l´energia
dei sette pianeti sacri del nostro
sistema.
Dopo di loro annoveriamo i quattro
Signori del karma dell´umanità,
affiancati da gruppi di iniziati e
deva.
Scendendo nella scala gerarchica,
al secondo livello, si trova il Manu,
cioè l´archetipo dell´attuale
quinta razza umana risalente a centomila
anni fa. Egli incarna l´aspetto
Volontà del Logos ed è
attorniato da coloro che decidono
i destini delle razze, nonché
le sorti politiche del mondo ed i
mutamenti della crosta terrestre.
Essi manipolano energia creativa e
distruttiva con il potere occulto
del suono.
Al suo fianco opera l´Istruttore
del mondo, chiamato Cristo in occidente,
Maitreya in oriente e Mahdi nell´Islam.
Egli rappresenta il secondo aspetto
del Logos ed è il Signore d´Amore
e Compassione, come il Buddha lo fu
per la Saggezza. A Lui è affidato
lo sviluppo in ogni uomo della coscienza
di essere figlio di Dio.
Sullo stesso piano esiste il Mahachohan
o Signore della Civiltà, giunto
all´adeptato nella catena lunare;
Egli manifesta il terzo aspetto del
Logos, quello dell´Intelligenza
creativa.
Nel terzo livello, troviamo i reggenti
delle diverse parti del mondo; ad
esempio, il Maestro Jupiter per l´India,
il Maestro Rakoczi per l´Europa
e l´America, il Maestro Gesù
(che fu adombrato dal Cristo) ispiratore
delle chiese cristiane, Maestri appartenenti
a religioni orientali o a scuole di
pensiero occidentali, oppure altri
che curano l´evolversi dell´intelligenza
nei deva e negli uomini.
Tutte queste Entità sono espressioni
dell´unica, grande Mente divina
chiamata Manas in Oriente.
Capitolo VI°
La Loggia
dei Maestri
Si è visto come è strutturato
il vertice della Gerarchia planetaria;
ora, si accenna al livello ed alle
funzioni proprie di altri Membri distinti
in due Logge.
La prima è quella degli iniziati
che hanno superato la quinta iniziazione
e di un gruppo di deva o angeli; alla
seconda, detta Loggia azzurra, appartengono
gli iniziati di terza, quarta e quinta
iniziazione.
Al di sotto, si collocano gli iniziati
di primo e secondo livello; i discepoli
di ogni grado sono considerati affiliati.
Infine, troviamo coloro che percorrono
il sentiero della prova.
Tra gli adepti che si occupano dell´evoluzione
umana solo pochi si sono rivelati
al mondo. Alcune scuole di occultismo
e teosofia pretendono di essere le
uniche depositarie del loro insegnamento;
in realtà, i grandi Esseri
operano attraverso molti gruppi ed
usano vari metodi di insegnamento.
I loro discepoli lavorano in ambito
religioso, scientifico e filosofico
per un ampliamento delle coscienze
o per la distruzione di vecchie forme,
assumendosi la responsabilità
delle loro azioni.
Si possono fare alcuni nomi, partendo
dal primo gruppo governato dal Manu.
Il Maestro Jupiter ha superato la
quinta iniziazione ed è il
loro decano, reggente dell´India.
Allo stesso livello si colloca il
Maestro Morya, appartenente al raggio
della volontà o potere; ispiratore
degli statisti, diffonde ideali di
cooperazione internazionale e mantiene
rapporti con organizzazioni esoteriche.
Il Maestro Koot Humi appartiene
al secondo raggio dell´amore-saggezza;
coltiva la filantropia e la diffusione
della cultura più avanzata,
volta ad unificare il pensiero orientale
con quello occidentale, per l´avvento
di una Chiesa universale.
Il Maestro Gesù, appartenente
al sesto raggio della devozione, si
è incarnato come Giosué,
Giacobbe, Apollonio di Tiana. Duemila
anni fa, fu adombrato dal principio
cristico e da allora opera per un
ritorno alla vera spiritualità,
contro gli errori dei teologi; conta
seguaci sia nella chiesa anglicana
che in quella cattolica.
Il Maestro Djwal Khul o D.K. è
conosciuto come “il Tibetano”;
è di secondo raggio, molto
erudito e devoto al suddetto Maestro
K.H.; dettò gran parte della
“Dottrina Segreta” alla
Blavatsky ed i testi diffusi dalla
Bailey.
Il Maestro Rakoczi fu Ruggero e Francesco
Bacone, poi il Conte di Saint Germain;
appartiene al settimo raggio della
magia e dell´ordine cerimoniale
e si interessa agli effetti prodotti
dai riti massonici e dalle chiese.
Il Maestro Hilarion appartiene al
quinto raggio della scienza; fu Paolo
di Tarso ed autore del trattato “La
luce sul sentiero”; lavora allo
sviluppo dell´intuizione e stimola
la ricerca psichica.
Esistono poi due Maestri inglesi,
di cui uno assiste il movimento laburista
ed opera per la diffusione delle idee
di democrazia, cooperazione e distribuzione
delle ricchezze.
Il Maestro Serapis, di quarto raggio,
favorisce la diffusione del fatto
artistico in tutte le sue manifestazioni
e prepara quelli che saranno i futuri
sviluppi in questo settore.
Infine, i Maestri P. ed R. si occupano
del potere creativo della mente e
delle scienze ad esso relative.
Tutti i Maestri suddetti formano
discepoli da utilizzare in funzione
di due grandi eventi che avranno luogo
in futuro: il ritorno del Cristo e
l´avvento di una nuova razza
di uomini. In funzione di ciò,
si verificheranno grandi cambiamenti
all´interno delle attuali istituzioni;
sarà necessario, infatti, che
un iniziato di terzo grado presieda
i gruppi occulti della massoneria
e della Chiesa.
Capitolo VII°
Il Sentiero
della prova
Questo cammino ha inizio quando ci
si schiera a fianco delle forze evolutive
e si lavora per formare il proprio
carattere; è il periodo che
precede l´Iniziazione.
Ora si lavora per conoscersi e correggere
i propri difetti, mentre un discepolo
impartisce i primi rudimenti della
saggezza eterna. Si viene istruiti
dapprima su quel microcosmo che è
l´essere umano e poi sulla struttura
del macrocosmo: due mondi in rapporto
analogico; infine, quando si sviluppa
l´intuizione, si apprende il
segreto della sintesi che unifica
l´intero sistema.
L´insegnamento è impartito
per verificare l´idoneità
dei singoli a formare la nuova razza
ventura; si richiede una polarizzazione
nel corpo mentale ed un certo sviluppo
delle facoltà superiori.
I Maestri non contattano i discepoli
fino a che costoro non raggiungano
un discreto grado evolutivo; ognuno
di noi è scelto per affinità
col proprio Istruttore in base alla
radiosità della propria luce,
alla frequenze vibratorie, alla purezza
del tono ed alla limpidezza del colore
emanati.
Capitolo VIII°
Discepolato
Il discepolo è colui che s´impegna
a servire l´umanità,
a cooperare col Piano divino, a seguire
la guida del sé superiore.
Egli comincia a comprendere l´importanza
del lavoro di gruppo ed a vedere il
lato nascosto delle cose, rifuggendo
dall´illusione di cui sono vittima
i più.
Si diviene impersonali e ciò
produce una resistenza da parte del
sé inferiore, nonché
l´incomprensione o l´ostilità
delle persone comuni.
È necessario praticare una
purezza di vita e superare le preoccupazioni
dettate dalla mancanza del dovuto
distacco dalle cose del mondo.
Ciò non vuol dire non assolvere
gli obblighi della vita; occorre un
sovrano equilibrio per non accumulare
ulteriori debiti karmici.
Bisogna misurare le parole, controllare
i pensieri e dedicarsi al servizio
del prossimo secondo le proprie capacità
, senza fini egoistici e senza pretendere
gratitudine, non temendo di restare
soli.
Affidandosi al Dio interiore ed eliminando
i desideri, si sperimenta la gioia.
Si deve aver pazienza e procedere
con perseveranza, sapendo che non
può accaderci nulla che non
sia per il nostro bene.
In tal modo, si approda alla calma
ed alla serenità che ci permettono
di superare tutto.
Capitolo IX°
Il Sentiero
dell´Iniziazione
La prima iniziazione prevede il dominio
del corpo fisico; senza pretendere
di raggiungere subito la perfezione,
ci si sforzerà di vivere secondo
il modello più elevato. Ciò
può comportare un lavoro da
compiersi anche in molte vite.
Vivificando il centro del cuore,
si inizierà a controllare il
corpo astrale e si servirà
l´umanità in modo migliore.
La seconda iniziazione comporta il
dominio del corpo astrale e si vivifica
il centro della gola.
Alla terza iniziazione s´impara
a controllare il corpo mentale; vivificando
i centri della testa, si stimolano
le facoltà psichiche che vanno
usate a beneficio del prossimo e si
può entrare in contatto con
la Loggia Bianca.
La quarta iniziazione comprende la
rinuncia non solo dei beni mondani,
ma anche della personalità
perfezionata; non si deve desiderare,
cioè, nemmeno la realizzazione
individuale.
La quinta iniziazione permette di
lavorare più a stretto contatto
con la Loggia e di insegnare a molti
allievi. Da un punto di vista umano,
si è raggiunta la perfezione.
Esiste, però, anche una sesta
iniziazione che permette all´Adepto
di addentrarsi nello studio dell´occultismo
planetario ed una settima iniziazione
in cui si attinge il piano dell´Assoluto,
inteso come massima espressione di
coscienza.
Le iniziazioni, quindi, consistono
in sempre maggiori espansioni di coscienza
ottenute con sacrificio ed impegno
costante; sotto la guida dell´Ego,
il karma viene progressivamente esaurito
e ci si libera dai limiti umani.
Capitolo X°
Universalità
dell´Iniziazione
Il processo di stimolazione degli
Ego umani attraverso una graduale
istruzione seguita da una serie di
iniziazioni viene ripetuto ogni volta
che gli esseri si trovano a vivere
le esperienze collegate ad un particolare
ciclo di esistenza planetaria, il
quarto, cioè quando una nuova
onda di Vita divina vivifica per la
quarta volta ciò che si è
manifestato su quel globo. È
qui che ha inizio il cosciente cammino
di ritorno all´Uno. Anche prima
lo Spirito era nella Materia, ma questa
fino a tale particolare momento si
dimostrava sorda al potente richiamo,
perché avviata verso la massima
densificazione dei propri elementi
costitutivi; i principi più
sottili, infatti, non erano abbastanza
risvegliati e giacevano come dormienti.
Il pianeta Venere ha già sperimentato
l´ evoluzione che ora sta vivendo
la Terra; per questo, esiste uno scambio
energetico tra i due globi, fino a
che il nostro pianeta, nel prossimo
ciclo evolutivo, raggiungerà
il livello in cui si trovava Venere;
sarà nostro compito, allora,
stimolare la crescita degli Ego in
un altro schema planetario. È
così che si attua una grande
catena d´Amore, in un processo
senza fine.
Negli schemi planetari di Saturno,
Urano e Nettuno non si userà
il sistema dell´iniziazione,
perché essi accoglieranno coloro
che hanno superato vittoriosamente
le prove collegate a schemi inferiori.
Qui, invece, resteranno coloro che
hanno bisogno di ripetere tali esperienze.
L´Iniziazione richiede lo sviluppo
cosciente del sé e presuppone
l´uso dell´intelligenza,
nonché la pratica dell´amore
e del servizio; quindi, è una
prerogativa dell´essere umano
evoluto.
Infatti, i “deva”, cioè
gli spiriti di natura ancora incoscienti,
seguono un´altra linea evolutiva:
quella del sentimento.
Al processo iniziatico contribuiscono
influssi cosmici, soprattutto quelli
provenienti da Sirio e da Saturno,
che producono il manifestarsi dell´autocoscienza.
Durante l´iniziazione, si usa
un potente magnete, detto “verga
dell´iniziazione” capace
d´intensificare quell´energia,
trasferendola ai centri sottili dell´individuo,
che sperimenta un potenziamento dell´aspetto
mentale e creativo nel chacra della
gola.
Altri influssi discendono dalle Pleiadi
e da Venere con effetti sul corpo
causale o anima spirituale, e sul
chacra del cuore, oppure dall´Orsa
Maggiore e da altri schemi planetari,
con ripercussioni sul mentale, l´astrale
e l´eterico dell´iniziando.
Tali energie vengono “filtrate”
dagli Ierofanti che impartiscono l´iniziazione,
perché l´essere umano
non potrebbe sostenerle allo stato
puro.
È chiaro che, parallelamente
a quella dell´umanità,
si svolge l´evoluzione dei Grandi
Esseri che l´hanno favorita,
compreso il Logos solare che rappresenta
il cuore di un´Entità
ancora maggiore. Il processo, quindi,
continua anche oltre, ma su ciò
i Maestri tacciono, perché
si entra in un campo che esula dalla
comprensione umana.
Capitolo XI°
I partecipanti
ai Misteri
Le iniziazioni maggiori non avvengono
sul piano fisico, anche se l´iniziato,
sviluppando la continuità di
coscienza, è in grado di far
giungere al cervello quanto avviene
sui piani sottili.
Accade così che i centri eterici
vengono stimolati e, di riflesso,
lo sono quelli fisici come la ghiandola
pineale ed il corpo pituitario; il
che provoca il risveglio dei “siddhi”
o poteri dell´anima.
Anche il sistema nervoso, canale
del corpo emotivo o astrale, viene
sensibilizzato ed il cervello sarà
in grado di recepire gli impulsi interiori.
In tal modo, si comincia a sviluppare
la cosiddetta memoria occulta, cioè
la capacità d´intendere
quale sia la propria parte nel Piano
divino. Si procede, così, animati
dal senso della fraternità
con spirito di servizio e non di accrescimento
personale.
Non si perviene a tanto per semplice
curiosità; questa, infatti,
stimolando la natura inferiore, allontana
dalla meta; nemmeno la comune bontà
è in grado di abbattere le
barriere formate dalle forze ed energie
contrastanti, sebbene essa rappresenti
un aiuto per costruire veicoli migliori
in successive incarnazioni. Il sentiero
del discepolato, infatti, è
lungo e difficile.
Alle cerimonie d´iniziazione
partecipano grandi Esseri, a partire
dall´Osservatore silenzioso
che opera attraverso il suo rappresentante
fisico Sanat Kumara e che comprende
il mondo intero nella sua aura, fino
al Mahachoan ed al Bodhisattva.
Anche il Buddha, una volta all´anno,
nella festa del Wesak, trasmette all´umanità
le energie che provengono da tali
altissime Entità.
Le iniziazioni obbligatorie sono
cinque ed avvengono sui piani mentali;
le ultime due sono facoltative e si
svolgono sul piano buddhico ed atmico;
ad esse partecipano molti membri extraplanetari
della Gerarchia.
Nelle cerimonie, di grado in grado,
vengono progressivamente distrutti
tutti i veicoli intermedi che avvolgono
la luce piena della monade.
La prima iniziazione è possibile
a molti; per conseguire le successive,
invece, occorre fede nel conseguimento
finale, perseveranza e disposizione
a sacrificare tutto ciò che
ci attrae; per questo, si parla di
crocifissione della personalità.
Capitolo XII°
Le due rivelazioni
Il primo stadio della cerimonia iniziatica
comprende il riconoscimento del vero
Io tramite la vista interiore, strumento
in potenza posseduto da tutti, ma
che la maggioranza non padroneggia.
L´Ego, riflesso della monade,
presenta un aspetto triplice, come
la divinità stessa: volontà,
amore-saggezza ed intelligenza attiva.
Alla prima iniziazione, dunque, il
discepolo diviene consapevole del
terzo aspetto del proprio Io, di quella
parte eterna di se stesso che si manifesta
attraverso una serie di incarnazioni
sul piano fisico.
Alla seconda iniziazione, ci si identifica
anche con l´aspetto dell´amore-saggezza.
Alla terza iniziazione, ci si riconosce
come volontà.
Questa prima rivelazione appare all´iniziato
in tre modi: come un Essere angelico
radioso; come una sfera di fuoco collegata
ad altre simili (perché nei
livelli superiori tutto è uno)
da cui si diparte un filo magnetico
radiante che collega il cuore dell´Entità
angelica col cervello del discepolo
(la dualità che nell´attuale
manifestazione presenta la caratteristica
dell´amore-saggezza); come un
loto variopinto dai nove petali, disposti
in tre cerchi con un centro in cui
è custodito il “gioiello”,
il fuoco elettrico dello Spirito.
Alla quarta iniziazione, il candidato
si confronta con l´aspetto amore
della propria monade; l´Angelo
solare e la sua forma o corpo causale
è stato trasceso: l´Ego
non è più necessario,
il sé inferiore si è
estinto; non resta che l´aspetto
amore-saggezza e volontà dinamica.
L´iniziato è libero ed
in grado di crearsi un futuro corpo
di manifestazione animato da volontà
e proposito autoiniziati. Ci si libera
anche dal karma personale, ma resta
quello planetario.
Alla quinta iniziazione, si comprende
l´aspetto volontà della
propria monade (punto di fuoco elettrico),
identificata col Logos planetario
(stella a cinque punte) che anima
tutte le monadi.
Alla sesta iniziazione, si diviene
consapevoli della Stella che comprende
in sé la stella planetaria,
cioè del Logos solare; ci si
sente uniti a tutta la manifestazione.
Alla settima iniziazione, si rivelano
i due aspetti dell´unica Vita,
cioè la sua verità ed
esistenza. A tal punto, la fede cieca
diviene visione e non si può
nutrire dubbi. L´unità
col tutto e la fratellanza sono fatti
provati, come l´immortalità
dell´anima e la realtà
dei mondi invisibili. Si comprende
anche dove si origini l´energia
e come controllarla, cooperando con
le forze della natura.
La seconda rivelazione, invece, permette
di riconoscere la parte che il discepolo
deve avere nel Piano divino.
Così, alla prima iniziazione,
si ha una visione generale del Piano
e la consapevolezza di costituire
una tessera del mosaico. Alla seconda,
si comprendono i rapporti di gruppo
e si possono esaurire alcuni debiti
karmici. Alla terza iniziazione, si
attiva la volontà di operare
con molti altri gruppi oltre il proprio
e si comprende una parte del piano
elaborato dal Logos planetario.
Alla quarta ed alla quinta iniziazione,
la conoscenza si estende a due schemi
planetari complementari che possono
definirsi come centri di forza distinti
all´interno del Logos solare.
Alla sesta iniziazione, si intuisce
l´unità del sistema solare
e in che consista il proposito generale
del suo Logos.
Alla settima iniziazione, si varca
l´anello invalicabile del sistema
e si comprende come il Logos solare
operi in connessione con un Essere
ancora più eccelso che si può
definire Logos cosmico.
Nella cerimonia iniziatica, dunque,
si arriva ad identificarsi con l´unica
Vita che fluisce attraverso gli schemi
planetari, il sistema solare ed oltre.
Si matura, altresì, il proposito
di esaurire il karma, impegnandosi
nel proprio lavoro, in funzione della
gloria che coinvolgerà l´intera
manifestazione.
Capitolo XIII°
Le verghe
d´iniziazione
Le Verghe usate sono di varie specie:
quella Cosmica, usata da un Logos
cosmico per l´iniziazione di
un Logos solare; quella Sistemica,
usata da un Logos solare per iniziare
un Logos planetario; quella Planetaria,
carica di forza elettrica proveniente
da Sirio, usata da un Logos planetario
per le iniziazioni maggiori e quella
Gerarchica, usata da una Gerarchia
per le iniziazioni minori.
Si comprende, quindi, come si proceda
da altezze vertiginose, a stento concepibili
dall´intelletto umano, fino
ad ambiti che possono riguardarci
direttamente. Ad esempio, ai tempi
di Lemuria, fu grazie all´applicazione
della Verga d´iniziazione al
Logos terrestre che venne risvegliata
l´attività mentale nell´uomo
animale, cosciente solo del fisico
e dell´astrale.
Il potere magnetico delle Verghe
iniziatiche è tale che, senza
l´assistenza di Maestri che
ne filtrano l´energia, l´applicazione
delle stesse sarebbe insostenibile
per il candidato.
Chi viene toccato da esse subisce
una potente stimolazione che lo porta
ad accrescere il suo impegno a servizio
dell´umanità; egli vede
una fiamma bianco-azzurra che lo attraversa,
purificando tutto il suo essere e
dotandolo di energie insospettate.
Se alcuni luoghi del pianeta hanno
fama di possedere proprietà
guaritrici, ciò avviene perché
sono stati magnetizzati da queste
energie.
Capitolo XIV°
La cerimonia
del giuramento
Dopo aver realizzato l´essenza
del vero Io ed essere stato magnetizzato
dall´imposizione delle verghe,
l´iniziato riceve dallo Jerofante
delle formule segrete che l´aiuteranno
nell´attuazione del suo proposito.
Ora, poiché il sole è
la sorgente di tutta l´energia
che viene trasmessa prima ad un centro
planetario e poi all´uomo, si
sceglie il periodo più opportuno
in base all´astrologia esoterica
solare e cosmica, dopo aver steso
l´oroscopo del candidato.
Costui pronuncia un solenne giuramento
con cui s´impegna a non rivelare
mai quanto ha appreso e ad usare le
forze di cui dispone a beneficio dell´umanità.
Ogni trasgressione è impedita
da parte del Signore del mondo che
conosce anche le intenzioni di ciascuno
e non permetterebbe mai che i segreti
più occulti venissero rivelati.
Capitolo XV°
La trasmissione
della Parola
Si sa che il Suono e la Parola espressa
con potenza e volontà indirizzata
ad uno scopo preciso costituiscono
il presupposto di ogni fenomeno esteriorizzato.
Ciò vale per il Logos che manifestò
il sistema solare e per l´iniziato
a cui viene trasmessa la parola di
potere.
La grande Parola intonata dal Logos
del sistema solare venne trasmessa
dal Logos cosmico e fu affidata a
tre Logoi; il suono A fu pronunciato
da Shiva che incarna l´aspetto
Volontà, dando l´imput
alla creazione, il suono U da Vishnu
che costruisce le forme, il suono
M da Brama che unisce spirito e forma.
Si noti, però, che Shiva incarna
anche l´aspetto distruttivo;
per cui, facendo risuonare la sua
nota, tutto ciò che non è
spirito si dissolve. È per
questo che il suono A viene intonato
nel momento in cui l´iniziato
deve essere liberato dai condizionamenti
della sua natura inferiore.
Ora, il suono AUM è un tentativo
umano di riprodurre in scala infinitesimale
il triplice suono cosmico che originò
la manifestazione presente.
Le parole devono essere pronunciate
con piena consapevolezza degli effetti
che produrranno, dopo aver visualizzato
in meditazione l´intero proposito.
Tali parole influenzano il regno
devico, sia nei suoi livelli superiori,
ottenendone in risposta una collaborazione
cosciente nella creazione delle forme
desiderate, sia in quelli inferiori,
in cui si obbedisce in modo incosciente
o forzato.
La forma evocata mantiene la propria
coesione finché dura l´emissione
del suono e viene disintegrata al
suo cessare.
Le parole di potere possiedono varie
sfumature (tono, sottotono, quarto
di tono); a seconda di come vengano
pronunciate, producono effetti diversi,
perché agiscono su gruppi distinti
di deva.
Analogamente, ogni forma manifestata
possiede un suono che la distingue,
emanato dagli atomi che la compongono.
Il regno umano nel suo complesso influenza
con un suono unificato il regno animale,
agendo in quel settore con energia
creativa; compito dell´uomo,
infatti, è collegare il regno
animale col divino.
Sia chiaro, poi, come parole e suoni
siano cose diverse: infatti, la parola
vela il proposito, mentre il suono
lo pone in atto. Esiste, dunque, una
serie infinita di effetti differenziati
prodotti dalla parola umana e dai
suoni emessi dagli animali.
Tutte le parole derivano da quella
primordiale che originò il
cosmo; esse divengono sempre più
lunghe e complesse man mano che si
discende di livello, fino a raggiungere
la massima quantità nello stadio
umano. Nel cammino di ritorno all´Uno,
invece, si riduce l´uso di formule
verbali, fino a servirsene solo per
specifici scopi creativi. In ogni
caso, è bene controllare ciò
che si dice, consapevoli dell´energia
che sprigioniamo.
Infine, si sappia che ogni parola
espressa possiede un colore particolare,
un proprio tono distintivo, una sua
forma, un certo tipo di energia e
viene animata da una vita cosciente
o inconscia (Dio, uomo o deva). Ad
esempio, il sistema solare ha una
determinata forma, il suo colore è
l´azzurro ed emana una nota
distintiva. Si immagini quale meravigliosa
sinfonia produca la manifestazione
cosmica nel suo complesso! Chi l´ha
percepita parla dell´armonia
prodotta dal ruotare delle sfere celesti.
L´uomo spirituale diviene,
pertanto, un cosciente collaboratore
del piano evolutivo. Così,
alla prima iniziazione, gli viene
comunicata la Parola per il piano
fisico, alla seconda per quello astrale
e così via per il piano mentale
inferiore, per quello superiore, buddhico,
atmico e monadico. Pertanto l´illuminato,
giunto alla settima iniziazione, può
dirigere l´energia nei sei mondi
inferiori.
Dopo di ciò, si potrebbero
conseguire anche altre due iniziazioni,
ma prima occorre servire per lunghi
periodi in uno schema diverso dal
nostro. Si può solo dire che,
all´ottava iniziazione, si intuisce
la dualità del triplice AUM,
mentre, alla nona, si rivela il suono
unico dell´Assoluto.
Capitolo XVI°
La Rivelazione
dei segreti
Ognuna delle prime cinque iniziazioni
produce effetti su cinque corrispondenti
centri dell´uomo: testa, cuore,
gola, plesso solare e base della colonna
vertebrale.
Nel corso delle cerimonie, inoltre,
al candidato vengono rivelate cinque
formule segrete da imprimere nella
memoria che permettono di conoscere
e dominare la natura di altrettante
forze o energie che animano il sistema
solare; esse sono di natura matematica
ed appaiono sotto forma di nove simboli
e geroglifici all´occhio del
veggente: la croce, il loto, il triangolo,
il cubo, la sfera e il punto, otto
forme animali, la linea, alcuni segni
zodiacali, la coppa del Graal.
A questo punto, l´iniziato
può produrre fenomeni fisici,
ma non indulge a ciò per non
sprecare energie; i maghi neri, invece,
se ne servono per sbalordire ed assoggettare
gli ignari.
Inoltre, egli può leggere
le cronache dell´akasha e conoscere
il passato, creare forme pensiero,
trasmettere energia dall´Ego
al corpo fisico, far ascendere kundalini
per vivificare i centri, dominare
i tre regni inferiori della natura,
cooperare ai piani del Logos planetario,
comprendere quanto è celato
nel mistero del sesso che assume significati
cosmici, potenziare l´energia
mentale per fare del bene.
Capitolo XVII°
Diversi tipi
di Iniziazione
Una delle massime iniziazioni ricevute
dall´uomo fu quella dell´individualizzazione,
che segnò la sua uscita dal
regno animale; il risveglio della
mente avviene in modo istantaneo ed
è seguito da una fase di graduale
sviluppo che conduce all´esperienza
delle iniziazioni. Infatti, prima
si diviene autocoscienti e poi si
prende atto della propria natura spirituale.
Le espansioni di coscienza sono vissute
da tutti per un processo naturale,
mentre le iniziazioni alla saggezza
sono perseguite volontariamente e
con sacrifici personali.
Le iniziazioni maggiori sono conseguite
sul piano mentale e nel corpo causale;
esse trasferiscono la coscienza dalla
personalità o quaternario inferiore
alla spiritualità o triade
superiore.
Col tempo, quando l´umanità
avrà conseguito uno sviluppo
di coscienza maggiore, grandi cambiamenti
avverranno nelle istituzioni e nei
metodi di organizzazione civile, includendo
la politica, l´economia, la
religione.
Per conseguire la meta senza commettere
errori, è necessario che il
movente sia puro e che si ascolti
la voce del Dio interiore; altrimenti,
si imboccherà il sentiero della
magia nera con gli effetti nefasti
che essa comporta.
Capitolo XVIII°
I Sette sentieri
Sono quelli che si aprono dinanzi
a coloro che hanno conseguito la quinta
iniziazione; per cui, sembra prematuro
parlarne in modo dettagliato a chi
si trova ancora nella fase della prova
o delle prime espansioni di coscienza.
Si può dire che il primo è
quello del servizio alla Terra, per
aiutare l´evoluzione planetaria;
ad esso seguono quelli del lavoro
magnetico, in cui si opera con l´energia
fohatica per immettere a livello astrale
o mentale ondate di idee o correnti
di pensiero che migliorino lo stato
del mondo; quello per divenire Logoi
planetari, visto che anche i Logoi
evolvono verso forme superiori; il
sentiero verso
Sirio, che è in stretto rapporto
con quello verso le Pleiadi, per favorire
l´evoluzione cosmica; il sentiero
di Raggio, per cui si opererà
dapprima su altri pianeti, poi sul
Sole ed infine nel sistema cosmico
agli ordini del Signore del Mondo,
seguendo le caratteristiche del proprio
raggio; il sentiero del Logos, facendo
parte di un gruppo esoterico elevatissimo
proveniente dal precedente sistema
solare; il sentiero dello Stato Assoluto
di Figlio, in cui si collabora con
un Essere superiore al Logos, per
governare il karma del sistema solare.
Capitolo XIX°
Regole per
i candidati
Quelle che seguono sono quattordici
regole a cui devono attenersi coloro
che intendono conseguire la prima
iniziazione.
1) Amore altruistico, che prevede
il sacrificio della natura inferiore.
2) Il movente egoistico e la curiosità
devono essere esclusi.
3) Ottenere il dominio del piano
fisico, emozionale e mentale.
4) Senso di responsabilità
verso le vite minori presenti nei
regni minerale, vegetale ed animale.
5) Essere consapevoli della natura
dell´Ego che opera nel corpo
causale.
6) Praticare il vegetarianesimo che
consente di sopportare l´energia
immessa nei centri durante la cerimonia
iniziatica; altrimenti, il fisico
rischia di essere distrutto. Il nuovo
regime deve essere attuato, però,
in modo graduale e senza eccessi.
7) Purezza nel movente, controllo
dei pensieri e delle azioni.
8) L´attività dei sette
centri può essere accresciuta
non con pratiche di hatha yoga, ma
accettando la guida del Dio interiore.
9) Lavorare in gruppo, osservando
più i difetti propri che quelli
altrui.
10) Cercare di conoscere come operino
a livello eterico, sul modello archetipale,
i deva costruttori delle forme fisiche.
11) Dominare l´impulso sessuale,
trasferendo la sua energia nel centro
della gola, così da potenziare
la creatività mentale, sviluppando
in parallelo l´energia d´amore
che risiede nel cuore. Il fanatismo,
però, è deleterio; pertanto,
è buona norma riconoscere in
tutti gli aspetti della manifestazione
l´impronta del divino.
12) Utilizzare i chakra minori presenti
nei palmi delle mani per curare malattie,
per pregare e meditare.
13) Comprensione delle leggi che
governano ciò che irradia dal
discepolo.
14) Consacrazione dei tre sensi principali:
vista, tatto e udito, prima di applicare
quanto si è appreso nelle istruzioni
esoteriche.