LA DOTTRINA DI COLUI CHE VIENE
Insegnamento occidentale
LA DOTTRINA
DEGLI AVATARA
Insegnamento orientale
In periodi di forte tensione come quello
attualmente vissuto dall’umanità,
quando la scienza, le filosofie e le
religioni sembrano non riuscire più
a fornire risposte adeguate ai problemi
che assillano gli individui, si fa strada
negli animi un senso di attesa pieno
di speranza.
Quando gli eventi sembrano precipitare
e predomina il senso della fine di una
civiltà e della chiusura di un
ciclo, la richiesta di un aiuto diviene
spasmodica ed è allora che l’avvento
di un Avatar si verifica puntualmente,
perché grande è il potere
di tante anime che si associano nell’invocazione,
se si è consapevoli del fatto
che in noi sussistono qualità
e poteri di ordine superiore.
Anche oggi, infatti, la fede di coloro
che conoscono questa legge universale
predica l’avvento del Cristo detto
Maitreya in Oriente, dell’Iman
Mahdi nei Paesi di cultura islamica,
oppure più genericamente di un
Bodhisattva, di un Salvatore che ha
compassione di un mondo privo di un
centro.
Tale dottrina appare in tutte le Scritture
sacre, rivelando così l’esistenza
di una comune origine.
L’apparizione di questi Intermediari
divini è sempre stata gravida
di conseguenze; infatti, il mondo ha
subìto un profondo cambiamento
dopo le Loro rivelazioni.
Questi Esseri perfetti hanno superato
le supreme iniziazioni e, se si manifestano
tra noi, non è certo per sanare
qualche debito karmico con un’ulteriore
incarnazione, ma solo per la grande
compassione e per l’Amore che
nutrono nei confronti del genere umano.
La dottrina degli Avatar comprende quella
della continuità della rivelazione,
che è progressiva ed adatta ad
un’umanità in continua
evoluzione. E’ per questo che
gli insegnamenti di questi Esseri divini
si prefiggono di eliminare una tradizione
ormai cristallizzata ed isterilita nei
suoi contenuti.
Così, si cominciò ad instillare
nelle menti l’idea di un Dio trascendente,
poi il Buddha in Oriente, incarnando
il principio della Saggezza, insegnò
non solo la trascendenza ma anche l’immanenza
dell’Essere supremo, mentre il
Cristo in Occidente espresse l’Amore
divino, come traspare dal Suo messaggio
di pace e fratellanza, ben poco compreso
ed applicato da coloro che si professano
Suoi seguaci, vittime del fanatismo
e persi in vane dispute teologiche.
I tempi non sono ancora maturi, tuttavia,
per sostenere l’influsso di un
Avatar che esprima la Volontà
dinamica di Dio, ma verrà il
momento per un’ulteriore rivelazione,
a cui farà seguito un parallelo
ampliamento di coscienza dell’umanità.
Vano sarebbe prefigurare la data e le
modalità del Suo prossimo ritorno.
Ciò dipende da molti fattori,
quali l’instaurazione di migliori
rapporti tra gli esseri umani, dal lavoro
svolto dalla Gerarchia spirituale del
pianeta, che presiede ai destini dell’umanità,
nonché da ciò che viene
definita l’imperscrutabile volontà
divina.
CAPITOLO II°
L’ECCEZIONALE
OPPORTUNITA’ DEL CRISTO
Il mondo di oggi
L’insegnamento relativo al ritorno
del Cristo è antico di secoli;
gli stessi Vangeli ne fanno menzione;
eppure, è in genere circondato
da un’aura di scetticismo, poiché
non si è ancora verificato, nonostante
sia viva l’aspettativa e la fede
al riguardo.
Tuttavia, se si considera l’attuale
stato del mondo, si deve riconoscere
che il momento appare quanto mai favorevole
ad un evento così importante,
capace di rivoluzionare un sistema ormai
incapace di un reale rinnovamento.
Infatti, come mai prima d’ora
circolano idee nuove, la cultura è
universalmente diffusa, i dogmatici
trovano una sempre maggior opposizione;
sembra quindi che i tempi siano propizi
per un grande cambiamento, che viene
oscuramente presentito dagli animi più
sensibili.
Alcuni inequivocabili segni annunciano
che l’epoca attuale è matura
per recepire una rivelazione più
profonda e dettagliata rispetto a quelle
donate in precedenza.
Se si pone attenzione all’evoluzione
subita dalla spiritualità negli
ultimi due secoli, si vede come esoteristi
ed occultisti abbiano divulgato la verità
dell’esistenza di una Gerarchia,
composta da Maestri di Saggezza discepoli
del Cristo, che veglia sui destini dell’umanità;
come sia ormai molto diffusa la convinzione
che esista una vita dopo la morte fisica;
come la spiritualità orientale
si fonda con quella occidentale; come
sia in atto nel mondo un continuo fiorire
di gruppi umanitari che operano a stretto
contatto tra loro, per migliorare le
condizioni di vita delle masse derelitte.
Ed infatti la tradizione vuole che il
Cristo farà la Sua comparsa assieme
ad uno stuolo di Grandi Iniziati in
un mondo per molti aspetti migliore,
anche se non perfetto, capace di comprendere
il Suo messaggio più di quanto
non lo fossero le plebi di duemila anni
orsono.
Non è detto che possa venire
universalmente accolto e riconosciuto;
anzi, forti saranno come allora le resistenze
e le perplessità che le Sue parole
solleveranno, soprattutto negli ambienti
più retrivi e conservatori, preoccupati
di difendere i propri privilegi, ma
il clamore e la curiosità sollevati
dal Suo ritorno saranno grandiosi, anche
perché in un mondo globalizzato
come il nostro le notizie circolano
istantaneamente.
Prima della Sua venuta, però,
è necessario un profondo sconvolgimento
dell’attuale civiltà fondata
sul materialismo e l’egoismo;
essa già scricchiola sulle sue
fondamenta e mostra i segni inequivocabili
di una crisi irreversibile.
Egli verrà per farla risorgere
su basi totalmente rinnovate, risvegliando
l’io divino latente in ogni cuore,
che riuscirà a trasfigurare la
natura inferiore. E’ così
che il mondo sarà rinnovato da
un’umanità in cui lo spirito
prevarrà sulla materia.
CAPITOLO III°
LA RIAPPARIZIONE
DEL CRISTO
L’attesa
del mondo
Inizialmente, le religioni insegnavano
l’esistenza di un Dio trascendente,
ma col graduale risveglio della coscienza
si è appresa la verità
del Dio immanente che pervade il Tutto
e che si manifestò nel Cristo.
Ora, la fede dell’Io divino in
noi (affermata dal Maestro Gesù
e da Paolo di Tarso), sebbene venga
volutamente accantonata dalla Chiesa,
che preferisce ribadire il suo ruolo
d’imprescindibile intermediario
tra terra e cielo, produrrà un
radicale cambiamento nelle vicende del
mondo.
Sapendo che tutto procede dall’unica
Vita divina e che una scintilla dell’eterno
Spirito brilla in ogni forma vivente,
s’instaurerà il regno della
pace, del rispetto della natura e della
fratellanza, basato non più su
un’etica astratta ed imposta dall’esterno,
ma sull’esperienza diretta fornita
dalle tecniche di meditazione che i
Maestri stanno diffondendo tra gli uomini.
In realtà, il Cristo non ci ha
mai lasciati, come è scritto
a chiare lettere nei Vangeli, ma la
casta clericale preferisce sorvolare
su questo. Pertanto, il Suo ritorno
sarà favorito da tale consapevolezza
che va rapidamente diffondendosi ai
nostri giorni.
Del resto, le Guide spirituali dell’umanità
affermano che il Cristo continua a vegliare
sui destini umani a capo della Gerarchia
occulta a cui sono affidate le sorti
del nostro pianeta.
Tutto ciò è ben conosciuto
in Oriente, dove da secoli in una valle
dell’Himalaya si celebra la festa
del Wesak, in coincidenza col plenilunio
di maggio; in quell’occasione,
sia il Buddha che il Cristo assieme
alle più eccelse Entità
spandono le loro benedizioni su quanti
attendono l’instaurarsi del Regno
di Dio sulla Terra, recitando la Grande
Invocazione, ormai universalmente diffusa.
Tale cerimonia -è bene saperlo-
sta prendendo piede anche in Occidente,
grazie alle conoscenze diffuse dai Maestri
di Saggezza attraverso strumenti consapevoli
che si pongono al servizio di una causa
tanto grande.
Costoro hanno rivelato che in futuro
verrà praticata un’unica
religione che celebrerà nel corso
dell’anno tre grandi ricorrenze
spirituali: la Pasqua, come festa del
Cristo risorto, al plenilunio di primavera;
la festa del Buddha, in coincidenza
col plenilunio di maggio, e quella dell’umanità
rinnovata, durante la luna piena di
giugno.
Molte cose nel mondo stanno per cambiare,
nonostante i tristi eventi contemporanei
sembrino indicare il contrario; si ricordi,
però, che tali episodi sono passeggeri
e testimoniano il travaglio che precede
la nascita di un mondo nuovo.
Il Regno di Dio sulla Terra si sarebbe
già manifestato, se gli uomini
fossero stati capaci di trascendere
le limitazioni del corpo, delle emozioni
e della mente inferiore. Ed è
per questo che gli insegnamenti spirituali
insistono a predicare la via della purificazione
e della consapevolezza che si può
sperimentare nel silenzio della meditazione,
in cui si avverte la presenza del divino.
L’evoluzione del genere umano
è già tracciata nella
mente di Dio; occorre che l’umanità
collabori attivamente all’attuazione
di quel Piano. E’ per questo che
già da ora opera il Nuovo Gruppo
di Servitori del Mondo, istruiti circa
i loro compiti dai messaggi donati dai
Maestri a strumenti che agiscono in
tutta umiltà, pur consapevoli
della loro eccelsa funzione.
CAPITOLO IV°
L’OPERA
DEL CRISTO OGGI E NEL FUTURO
Al Suo ritorno, il Cristo esprimerà
non solo l’Amore, ma anche la
Volontà divina, la Volontà
di Bene e sarà quest’ultima
energia, con la sua qualità dinamica,
a produrre i grandi cambiamenti che
i puri di cuore attendono di veder realizzati
nel mondo.
Anche il Cristo, quindi, come ogni altro
essere del cosmo, procede sul cammino
evolutivo ed ora sarà in grado
di percepire in modo più chiaro
l’intenzione della Mente divina,
gli aspetti che assumerà il Piano
stabilito per l’umanità.
Questa perfettibilità del Cristo
non deve stupire né scandalizzare,
se i Maestri ci dicono che un processo
analogo riguarda il Logos planetario,
quello che presiede al sistema solare
ed anche quello che governa il cosmo
intero.
Sono stati i teologi con le loro farneticazioni
ad asserire la perfezione divina del
Cristo. In realtà, essi non conoscono
bene nemmeno i Vangeli che hanno approvato;
infatti, più volte il Cristo
disse che solo il Padre sa tutto e che
Egli è più grande di ogni
creatura, Lui compreso.
Quando il Cristo si manifesterà
di nuovo, non solo si realizzerà
il tanto atteso Regno di Dio sulla Terra,
ma verranno ripristinati i Misteri dell’Iniziazione,
per consentire a chi ne è degno
di ampliare il proprio stato di coscienza
e d’incontrare la divinità
nel proprio intimo.
Su queste esperienze realmente vissute
si fonderà la nuova religione
mondiale, che poggerà su basi
ben più solide rispetto alla
fragile fede dogmaticamente imposta.
Verranno così gettate le fondamenta
della nuova età dell’Acquario,
prefigurata dal Maestro Gesù
adombrato dal principio cristico, quando
ingiunse ai Suoi discepoli ( Luca, 22,10)
di recarsi a casa di “un uomo
con la brocca”, per celebrare
il rito della comunione, simbolo dei
giusti rapporti da instaurare non solo
tra l’uomo e Dio, ma anche tra
gli esseri umani.
La nuova epoca durerà più
di duemila anni, come quelle dei Gemelli,
del Toro, dell’Ariete e dei Pesci
che l’hanno preceduta, scandendo
i grandi mesi di un orologio cosmico
che corrisponde all’apparente
cammino retrogrado del sole attraverso
i segni dello Zodiaco, conosciuto astronomicamente
come “precessione degli equinozi”.
Ognuna di queste epoche fu caratterizzata
da una fede e da un assetto sociale
peculiari; di grado in grado, si passò
a forme di vita più evolute,
perché le menti degli uomini
venivano illuminate da rivelazioni sempre
più dettagliate e profonde.
Così, nella nuova epoca dell’Acquario,
sarà possibile a gran parte dell’umanità
di conseguire la prima iniziazione,
in cui si avverte la nascita del Cristo
nel cuore. Successivamente, a chi ne
sarà degno verrà offerta
la possibilità di vivere l’esperienza
della seconda, della terza e della quarta
iniziazione, consistenti rispettivamente
nella purificazione del Battesimo, nella
Trasfigurazione e nella Rinuncia o Crocifissione.
Grazie a tali iniziazioni, i discepoli
divengono dapprima agenti dell’Amore
e poi della Volontà di Dio. Pertanto,
l’approccio mistico al Regno di
Dio verrà gradualmente sostituito
da un accostamento più diretto
e consapevole.
Il Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo
ha già iniziato ad operare nei
campi più disparati; essi ricevono
energie illuminanti e le trasmettono
alle moltitudini con i mezzi forniti
dalla moderna tecnologia, che permette
una rapida circolazione delle idee e,
quindi, un risveglio accelerato delle
coscienze.
Tale processo evolutivo procede con
ritmo serrato ed a nulla vale la feroce
resistenza opposta dalle forze più
retrive, che tentano di ostacolare in
ogni modo la luce che va diffondendosi
nel mondo.
E’ così che la Via della
Mente si fonderà con quella del
Cuore, perché due grandi Esseri
come il Buddha ed il Cristo hanno iniziato
ad operare congiuntamente per il risveglio
collettivo del genere umano, unificando
il mondo orientale con quello occidentale.
Tutto ciò sta avvenendo in modo
inconfutabile e tutti possono esserne
testimoni.
CAPITOLO V°
GLI INSEGNAMENTI
DEL CRISTO
Instaurare giusti
rapporti umani
La legge della rinascita
Rivelazione dei misteri iniziatici
Dissipare l’illusione
Le verità fondamentali
su cui si basa il giusto rapporto con
Dio e tra gli esseri umani sono state
rivelate, a partire dalla notte dei
tempi, da una serie di Istruttori divini,
inviati dall’ invisibile ma sempre
operante Gerarchia spirituale che sapientemente
governa lo schiudersi progressivo della
coscienza individuale.
Il compito del Cristo venturo sarà
quello di instaurare rapporti di pace
e di armonia, eliminando l’odio,
sconfiggendo il materialismo ancor oggi
dominante ed insegnando la vera spiritualità.
Uno dei cardini della nuova religione
mondiale sarà costituito dall’insegnamento
universale della Legge della Rinascita,
il più delle volte fraintesa
in Oriente come in Occidente. Infatti,
essa ha prodotto sia un atteggiamento
di fatalistica passività che
grossolani errori, come quello della
credenza in una possibile regressione
verso regni biologici inferiori.
Se bene intesa, invece, essa offre la
soluzione a molti dubbi tuttora irrisolti.
Il ripetuto ritorno dell’anima
(non del corpo fisico!) che sperimenta
la scuola di vita sulla Terra, costruendo
di volta in volta veicoli fisici emozionali
e mentali adatti allo scopo che intende
perseguire, è necessario per
raggiungere quella perfezione che non
può attuarsi in un’unica
esistenza.
La graduale evoluzione è connessa
con la Legge di causa ed effetto, per
cui ognuno raccoglie quanto ha seminato
nella vita precedente. Solo questo processo
riesce a conciliare l’Amore e
la Giustizia divine; altrimenti, ci
troveremo a vivere in un mondo privo
di senso, governato dall’arbitrio
o dalla casualità. Cosa che viene
contraddetta dal riconoscimento delle
rigorose Leggi che governano il cosmo.
Quando il Cristo riapparirà,
sarà assistito dai più
autorevoli membri della Gerarchia spirituale,
che si renderà manifesta agli
umani, come quando i Re divini governavano
la Terra nell’èra di Atlantide.
Come allora, verranno restaurati gli
antichi Misteri, con i loro rituali
e la simbologia, depurati però
dagli errori e dalle sovrastrutture
tramandate dalla Massoneria.
La vera iniziazione verrà impartita
a coloro che si sono impegnati a percorrere
il sentiero interiore. Essa produrrà
esperienze tangibili su tre livelli
di coscienza: fisico, emotivo e mentale,
permettendo di registrare impressioni
prima sconosciute, provenienti da livelli
superiori.
La scienza compirà enormi progressi,
perché le attuali interpretazioni
materialistiche cederanno il passo ad
una visione spiritualistica delle cose.
Si svelerà il segreto dell’elettricità,
si farà correntemente uso dei
poteri psichici, l’esistenza dell’anima
come sostanza inerente a tutte le forme
verrà dimostrata e ciò
avvalorerà il principio della
fratellanza e dell’immortalità.
L’avvento dei falsi maestri che
pullulano ai nostri giorni, operando
in genere dietro lauto compenso e diffondendo
uno pseudo occultismo, era stato preannunciato
dal Cristo duemila anni orsono. Egli
disse che ciò sarebbe avvenuto
poco prima del Suo ritorno; questo ci
fa presumere che il Messia non può
essere lontano.
Infine, l’annebbiamento astrale,
che la stessa sostanza emozionale dell’uomo
ha prodotto fino a renderlo prigioniero,
verrà dissolto. La capacità
discriminatrice della mente farà
giustizia dell’illusione di cui
siamo vittime. Il potere attrattivo
dell’anima sarà in grado
di fondere in sé le caratteristiche
della personalità che verrà
liberata delle sue scorie. L’attività
emotiva del plesso solare, allineandosi
con i centri del cuore e della mente
superiore, non sarà prevalente
e permetterà di prendere coscienza
del principio cristico vivente in ciascuno
di noi.
CAPITOLO VI°
LA NUOVA RELIGIONE
MONDIALE
Molti ritengono falsa
l’affermazione secondo cui il
mondo oggi sarebbe più spiritualmente
orientato di quanto sia mai stato prima
d’ora. Questa però è
una realtà; infatti, se è
vero che le presentazioni ortodosse
della verità non soddisfano più,
che le chiese sono disertate e che le
teologie appaiono cristallizzate nei
loro dogmi inadeguati, è pur
vero che si nota un’esigenza di
nuove risposte adatte allo sviluppo
intellettuale verificatosi negli ultimi
tempi.
Kant diceva che l’uomo stava uscendo
da uno stato di minorità intellettuale,
di soggezione all’autorità
esterna, di supina accettazione di una
verità opinabile presentata da
menti altrui.
Sono trascorsi più di due secoli
da quelle affermazioni che si rivelano
ogni giorno più vere; pertanto,
è necessaria come mai una profonda
revisione delle vecchie posizioni ideologiche
che pretendevano dalle masse una fede
cieca, ingenua nei suoi contenuti ed
in contrasto con l’evidenza mostrata
dalla ragione.
Del resto, le chiese si sono allontanate
dal messaggio originario, prediligendo
il fasto, le contorsioni dottrinali,
la separatività in luogo dell’unanimità
d’intenti. Esse sembrano aver
barattato il potere dell’Amore
con l’amore per il potere, tradendo
in pieno la predicazione del Cristo.
E’ per questo che è necessaria
una correzione di rotta, per restaurare
i canoni originari, integrati con una
rivelazione più ampia della verità.
Quindi, nella nuova religione mondiale,
verrà superata l’idea di
un Dio trascendente, personale e giudice
impietoso dell’umanità
con quella di un Dio Padre-Madre, trascendente
ed immanente, giusto ed amorevole.
Si soddisferà in tal modo il
senso del divino innato nell’uomo,
liberandolo però da sovrastrutture
che non hanno ragion d’essere.
Verrà altresì ribadita
la convinzione dell’immortalità,
suggerita dall’Io divino che vive
in ciascuno di noi, nonché quella
della preesistenza dell’anima
unita alla legge di causa ed effetto
che può spiegare le apparenti
ingiustizie che caratterizzano il nostro
mondo.
Assodata la continuità della
rivelazione, che viene adattata ai tempi
e ai luoghi, tenendo conto dello sviluppo
mentale e dell’ampliamento di
coscienza dei popoli, si saprà
che il compito di istruire l’umanità
è assegnato alla Gerarchia planetaria,
altrimenti detta Grande Loggia Bianca,
Centro dei Maestri di Saggezza, Dimora
di Luce, Regno di Dio. E’ da qui
che, dalla notte dei tempi, si dipartono
i Messaggeri divini con l’incarico
di trasmettere progressivamente la verità
agli uomini.
Lo stesso Cristo preannunciò
la necessità di una nuova rivelazione,
quando disse ai Suoi discepoli:”Avrei
ancora molte cose da dirvi, ma non lo
farò, perché non le comprendereste.
Verrà però Colui che v’immetterà
alla Verità tutta intera.”
(Gv.16,12-13).
Ed ancora: l’attuale modo di pregare
verrà sostituito con la pratica
dell’invocazione e della evocazione,
capace d’ instaurare uno stretto
rapporto ed una reale comunicazione
tra gli umani e la Gerarchia. Ciò
sarà reso possibile soprattutto
in particolari periodi dell’anno,
coincidenti con le tre festività
principali: la Pasqua, il Wesak ed il
plenilunio di giugno, ma verranno celebrate
altre ricorrenze in coincidenza con
i pleniluni e con particolari influssi
astrologici.
Col tempo, tuttavia, tali contatti potranno
essere stabiliti a volontà. Infatti,
conoscendo il potere dei mantram, delle
formule e delle invocazioni (soprattutto
se collettive e sorrette dall’energia
della volontà), si attiverà
la risposta concreta da parte dei Maestri
che verranno evocati e si mostreranno
visibilmente, trasformando la fede cieca
in incrollabile certezza.
Ogni invocazione si basa sul potere
del pensiero, energia potentissima che
può essere trasmessa telepaticamente,
permettendo all’individuo di ricevere
adeguate risposte sotto forma di ispirazioni
e rivelazioni.
La religiosità emotiva, irrazionale
e puerile verrà sostituita da
un approccio più mentale e condotto
con criteri per così dire scientifici,
da una religione degna del suo significato
etimologico (dal verbo latino religare)
che indica appunto la possibilità
di un collegamento reale col divino.
Il Cristo, per primo, diede agli uomini
una dimostrazione della perfezione che
si poteva raggiungere, se ci fossimo
messi sulle Sue orme; del resto disse,
citando i Salmi (82,6):” Voi siete
dei, farete le stesse cose che compio
io ed anche di più grandi.”
Il conseguimento della perfezione indicata
dal Cristo diverrà la meta più
alta per l’umanità tutta.
Già da ora, però, nel
mondo operano vari gruppi (Dio opera
in molti modi) che stanno ponendo le
fondamenta di quella che sarà
la nuova ed unica religione universale.
CAPITOLO VII°
PREPARAZIONE
PER LA RIAPPARIZIONE DEL CRISTO
La preparazione
necessaria
L’opera
del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo
Il Cristo e la Gerarchia spirituale
non infrangono mai il principio del
libero arbitrio; per cui, l’umanità
è libera di accogliere o di rifiutare
le ispirazioni e le onde di energia
positiva che scendono dall’Alto.
Tuttavia, pur tra tentennamenti, soste,
periodi critici, sono innegabili il
progresso del pensiero, le conquiste
della scienza, il successo dei movimenti
esoterici, lo sviluppo dei gruppi umanitari.
Tutto indica che le forze dello Spirito
non sono state vinte e che, anzi, il
Piano concepito da Dio per il nostro
pianeta sta prendendo concretamente
forma.
E’ pur vero che l’uomo medio,
sebbene avverta in sé degli impulsi
che lo stimolano a dare un senso alla
propria esistenza, accampa continuamente
alibi inconsistenti: gli impegni familiari,
la salute precaria, il timore di essere
derisi.
Non si dovrebbe alimentare questa inerzia,
che finirebbe per soffocare sul nascere
ogni tipo d’azione. L’antidoto
più efficace nei confronti di
questi pensieri negativi consiste nell’ignorare
il corpo e nell’evitare di alimentare
le paure immotivate, gioendo del servizio
che si può offrire agli altri,
ciascuno secondo le proprie possibilità
e capacità.
L’importante è ricordare
che il movente del nostro agire non
può essere la salvezza personale,
se non si vuole perseguire un fine egoistico
anche nell’ambito della spiritualità.
Bisogna essere consapevoli, invece,
di operare a fianco della Gerarchia
ed insieme a tutti gli uomini di buona
volontà, per conseguire una meta
gloriosa che permetterà alla
società attuale di compiere un
notevole balzo evolutivo, un salto di
qualità senza precedenti.
La difficoltà maggiore, forse,
consiste nel convincere il prossimo
ad impegnare il proprio tempo e le proprie
sostanze per una causa così nobile.
L’attaccamento al denaro, concepito
come un valore assoluto, blocca gli
slanci iniziali. Eppure, andrebbero
istituite fondazioni ed organizzazioni
che amministrino il denaro per un fine
più giusto rispetto a quelli
attualmente perseguiti.
Si può concepire il denaro come
una forma di energia materializzata;
esso, come ogni aspetto dell’energia,
può svolgere un ruolo determinante,
sia in positivo che in negativo.
Un oculato uso delle ricchezze potrebbe
assicurare all’umanità
tutta, da subito, pace, giustizia, benessere,
sicurezza, se solo venisse impiegato
bene, incanalandolo in direzioni diverse
rispetto a quelle attuali. E’
per questo che occorre educare la cittadinanza
mondiale, preparandola ai grandi mutamenti
che sono alle porte.
Si comprende, tuttavia, che se non si
registra un miglioramento rispetto all’attuale
stato di cose, il ritorno del Cristo
non sarà possibile a breve termine.
Due gruppi umani, però, possono
svolgere un ruolo essenziale per accelerare
i tempi; essi sono coloro che gestiscono
le risorse finanziarie mondiali e tutti
gli uomini dotati di buona volontà.
Occorre coraggio e che ciascuno s’impegni
per quello che può, non a sostegno
di un’istituzione particolare,
come avviene oggi, ma per una causa
comune che trascenda gli interessi settoriali.
E’ importante anche bandire ogni
forma di pessimismo verso il futuro
ed evitare di rimpiangere il vecchio
ordine che scompare; si tratta in ambedue
i casi di forme-pensiero negative che
non possono che rallentare il processo
in corso.
Le azioni svolte dal Nuovo Gruppo di
Servitori del Mondo costituiscono un
eccezionale campo d’addestramento
ed un’ineguagliabile esperienza
che finirà per dare i suoi meravigliosi
frutti.
Questo gruppo di pionieri si va costituendo
in forma sempre più numerosa
ed organizzata, mentre i loro messaggi
sono recepiti e diffusi ormai anche
nella massa.
Essi sono i costruttori della nuova
èra, che altrimenti non potrebbe
nascere; sono i discepoli del Cristo
che collaborano consciamente a realizzare
il Regno di Dio sulla Terra. Accanto
a loro opera, inconsciamente ispirato
dalla Gerarchia, il fitto stuolo di
coloro che aspirano ad un mondo migliore.
Saranno costoro a realizzare i mutamenti
che permetteranno al Cristo di tornare;
il buon esito del loro lavoro è
inevitabile, se consideriamo Chi opera
dietro le quinte della storia.
Ognuno di noi può svolgere un
ruolo utile al compimento di questo
progetto grandioso.
Infine, chi continua a parlare di utopia
ricordi che tale termine deriva dal
greco (ou + tòpos) che vuol dire
sì “non luogo”, ma
nel senso che non ha avuto ancora luogo,
non che è impossibile a realizzarsi.
Pertanto, solo coltivando la fiducia,
l’ottimismo ed il servizio disinteressato
si otterrà il miracolo.
Si adempirà allora la profezia
di coloro che hanno prefigurato il materializzarsi
della Gerusalemme celeste tra gli uomini
e si realizzeranno le parole del Cristo
che, duemila anni orsono, annunciava
l’avvento del Regno di Dio sulla
terra.