È tempo di tentare
un approccio nuovo, più esoterico,
alla scienza astrologica. Bisogna riscoprire
cioè le antiche dottrine che
non consideravano solo gli influssi
provenienti dallo zodiaco, ma anche
quelli emanati da costellazioni lontane
e dal sistema solare, insegnando all’umanità
i nessi esistenti tra la dimensione
soggettiva e quella fenomenica.
Ci si deve rendere conto che l’astrologia
odierna si fonda sull’illusione
che il sole, nel suo percorso annuale,
attraversi i dodici segni zodiacali;
questo è ciò che appare
ad un osservatore sulla Terra, che vede
l’astro diurno interporsi tra
il nostro pianeta e le costellazioni,
ma non è la realtà delle
cose.
Del resto, il nostro mondo non occupa
il centro del sistema solare, come quest’ultimo
non costituisce il fulcro attorno a
cui gira lo zodiaco nel grande ciclo
di 25.000 anni.
In realtà, esistono forze ed
energie che attraversano lo spazio,
provenienti da Fonti ai più sconosciute,
in grado di influenzare e porre in relazione
entità individuali, planetarie,
sistemiche e cosmiche.
Inoltre, l’astrologo comune non
considera adeguatamente l’ascendente,
cioè il segno che sorge al momento
della nascita, ed ignora del tutto le
decine di pianeti nascosti che pure
esistono nel nostro sistema, pur restando
invisibili agli occhi ed agli strumenti
dei moderni scienziati.
L’Eterna Saggezza aveva conoscenze
molto più dettagliate in proposito
ed invitava a superare i limiti della
personalità terrena, separativa
e centrata in sé, per focalizzarsi
sull’anima dotata di coscienza
inclusiva.
Per questo motivo, l’interesse
suscitato dall’oroscopo personale
dovrebbe essere sostituito da quello
per un insieme più vasto capace
di condizionare il destino del nostro
pianeta attraversato dalle energie che
piovono dall’intero universo.
Un altro elemento da prendere in considerazione
riguarda le stesse Fonti da cui emanano
le energie e le forze suddette; queste
Sorgenti sono vive ed in collegamento
tra loro, così che tutto il cosmo
risulta unificato da un elemento onnipervadente.
Per ampliare la nostra consapevolezza,
quindi, occorre iniziare a vivere come
anima e non come individuo separato
ed avulso da un complesso maggiore di
cui siamo parte.
Infine, l’astrologia esoterica
considera lo Spazio come un’entità
di cui è possibile studiare la
vita, le forze, le energie ed i cicli
ricorrenti. La cosiddetta volta celeste
ne rappresenta l’aspetto fenomenico,
ma speculare sulla sua identità
è vano, allo stato attuale delle
cose.
Il metodo più corretto da seguire
è quello che procede dall’universale
al particolare, l’esatto contrario
di quello prescelto dall’astrologia
moderna che si occupa del destino individuale
e non delle grandi energie e della loro
Fonte che danno origine a costellazioni,
sistemi solari, pianeti, regni di natura
e singoli individui.
Un importante elemento di cui bisogna
tener conto nella presente disamina
è l’etere dello spazio,
che costituisce il campo in cui agiscono
le energie emanate dalle diverse Sorgenti.
Per questo motivo, sarà utile
studiare il corpo eterico del pianeta,
come quello del sistema solare, dell’insieme
di sette sistemi di cui il nostro è
parte, nonché dell’intero
universo.
La scienza esoterica sa che il corpo
eterico che vitalizza il nostro fisico
e trasmette gli influssi provenienti
dagli aspetti superiori dell’essere
umano è collegato a quello dell’umanità,
del pianeta, dei sette sistemi solari
e del cosmo stesso in cui s’intersecano
una miriade di energie di varia natura.
Il Tutto costituisce un’unità
inscindibile definita Spazio cosmico
in cui operano sette energie principali,
proprio come avviene nel corpo eterico
dell’uomo che le addensa in sette
centri o chakras.
Per comprendere tutto ciò, è
utile ricorrere alla Legge di Analogia
che mostra le rispondenze esistenti
tra micro e macrocosmo.
Infatti, come nel sistema solare esistono
sette pianeti sacri corrispondenti ai
sette centri energetici del corpo umano,
così nello spazio esterno sette
sistemi solari costituiscono i sette
chakras di un Essere di cui non possiamo
comprendere la natura.
L’astrologo esoterico ingloba
nella sua indagine Insiemi maggiori
e pone attenzione alle Fonti da cui
irradiano le energie, piuttosto che
agli effetti che esse provocano sull’uomo.
La scienza futura scoprirà che,
quando la coscienza è illuminata
dall’anima, può entrare
in contatto con le Vite da cui emanano
le suddette energie, perché nell’individuo
è presente una quota energetica
qualitativamente identica.
Si è fatto riferimento ad energie
provenienti dallo spazio profondo, ma
non si dimentichi che anche la Terra
ne emana una capace d’influenzare
gli esseri umani avvolti dal suo corpo
eterico.
La Luna, invece, essendo un corpo celeste
morto che col tempo andrà distrutto,
non emette alcuna radiazione.
Procedendo dalle regioni più
remote del cosmo a quelle a noi prossime,
si può dire che le dodici costellazioni
dello zodiaco ricevono influssi da molte
fonti lontane e poi, mischiandole con
le proprie, le indirizzano al nostro
sistema solare.
Gli influssi principali sono nove e
provengono dall’ Orsa Maggiore,
dalle Pleiadi e da Sirio, dai sette
sistemi solari, dai sette pianeti sacri,
dai cinque non sacri, dai sette centri
planetari, dai sette centri del corpo
eterico umano e dalle dodici costellazioni
zodiacali. Ad essi si possono aggiungere,
però, quelli che discendono dalle
stelle Betelgeuse ed Antares.
Il corpo eterico umano risponde a tutte
queste sollecitazioni, ma l’astrologo
esoterico deve essere in grado di distinguere
gli effetti derivanti dagli influssi
planetari da quelli emanati dal sole
o dall’ascendente.
Infatti, i primi possono condizionare
l’individuo poco evoluto, mentre
gli altri denotano rispettivamente lo
stato di risveglio della coscienza consapevole
dell’anima e la meta delle prossime
incarnazioni.
Pertanto, l’oroscopo personale
tracciato dall’astrologo comune
si rivelerà impreciso per chi
ormai è ricettivo alle energie
superiori; su costui, infatti, gli influssi
planetari sono praticamente ininfluenti.
Si ricordi poi che queste energie svolgono
un’azione stimolatrice o frenante
a seconda dei corpi su cui agiscono
e della loro capacità di attrarre
o respingere, dipendente dal livello
evolutivo conseguito. E ciò vale
sia per un pianeta che per il genere
umano.
Un altro errore compiuto da chi è
digiuno di esoterismo è quello
di stilare un oroscopo dando per scontato
il moto retrogrado del sole nello zodiaco.
Ora, se ciò è vero per
l’essere poco evoluto, che nelle
varie incarnazioni segue questo processo,
non lo è affatto per chi inizia
a vivere come anima; per costui, il
moto s’inverte e la precessione
degli equinozi si rivela parte della
Grande Illusione a cui soccombono i
più.
L’astrologo avveduto, dunque,
dovrà tener conto del livello
di sviluppo di ciascuno, ma per far
ciò dovrebbe essere dotato di
vera intuizione, caratteristica propria
di un iniziato.
Si sappia, inoltre, che gli influssi
che piovono sulla Terra attivano nell’uomo
evoluto i centri posti sopra il diaframma;
da qui le energie discendono ai chakras
inferiori che s’illuminano provocando
il risveglio di kundalini; questa, risalendo
lungo la spina dorsale, permette al
centro più basso di entrare in
rapporto con quello posto alla sommità
del capo.
È ovvio che le varie energie
provocano effetti non solo sull’umanità,
ma anche su tutte le forme naturali.
Tuttavia, il discepolo è cosciente
degli influssi planetari e li usa per
i fini dell’anima, mentre l’iniziato
lo è delle energie zodiacali
ed extrasistemiche in generale.
Come si vede, l’argomento è
estremamente complesso; per cui, è
bene soffermarsi solo sui rapporti intercorrenti
tra i sette Raggi (o Vite che irradiano
il sistema solare), le grandi costellazioni
ed i dodici segni zodiacali; ne derivano
effetti sul pianeta, sui regni di natura
e sul singolo uomo.
Si viene così a creare una triangolazione
di forze con ripercussioni molteplici,
ma diverse a seconda che si tratti di
una persona incapace di dominare la
propria natura inferiore o di un individuo
in contatto con l’anima non più
succube dell’influsso planetario.
Per quanto riguarda i sette Raggi o
Gerarchie Creative, si può dire
che esse svolgano la funzione di Costruttori
e di Agenti di attrazione all’interno
del cosmo. In realtà esse sono
dodici, ma le prime quattro per noi
restano una pura astrazione.
Quindi, terremo conto solo di sette
tra di esse, ciascuna delle quali incorpora
una delle forze emanate da sette corrispondenti
costellazioni zodiacali: Leone, Vergine,
Bilancia, Scorpione, Capricorno, Sagittario,
Acquario.
Dei primi quattro Raggi o Gerarchie
Creative, che incorporano le forze dei
Pesci, dell’Ariete, del Toro e
dei Gemelli, ci è dunque ignoto
anche il nome, mentre della quinta si
sa che incorpora la forza del Cancro.
Tutte e dodici le Gerarchie svolgono
una funzione di mediazione tra Spirito
e Materia, trasmettendo forza da Sorgenti
extrasolari alle forme comprese nel
nostro sistema.
Ognuna di queste sette Gerarchie può
essere considerata “caduta”,
nel senso che è implicata nel
processo costruttivo e che presenta
un certo grado di densità.
La prima è emanata dal cuore
del Sole spirituale centrale e corrisponde
al cosiddetto Figlio di Dio o Primogenito
in senso cosmico, da non confondere
con il Cristo storico che fu il primo
nella famiglia umana a conseguire tale
stato di coscienza.
La seconda è connessa all’Orsa
Maggiore ed incarna i prototipi delle
Monadi, cioè quei princìpi
che sospingono le Monadi all’incarnazione.
Ora, se il sistema solare ed i suoi
sette piani di espressione costituiscono
il corpo fisico del Logos, si può
dire che la prima Gerarchia rappresenti
la vibrazione mentale del Logos, mentre
la seconda quello emotivo od astrale.
La terza fa parte del corpo eterico
logoico ed ha il potere di produrre
l’evoluzione mentale, psichica
e spirituale delle forme manifestate.
Queste prime tre Gerarchie possiedono
un tale grado di purezza da essere in
costante rapporto con la Fonte Primigenia
che le ha emanate.
La quarta, quinta, sesta e settima Gerarchia
operano durante il ciclo dell’incarnazione
e rappresentano il sé individuale.
Esse riguardano la manifestazione nei
tre mondi (mentale, astrale e fisico)
ed appartengono al corpo fisico denso
del Logos. La quarta, in particolare,
è quella delle Monadi umane che
derivano dal primo sistema solare e
tendono alla meta del secondo, cioè
di quello attuale, che avrà una
terza ed ultima espressione, prima che
le forme in esso manifestate raggiungano
la perfezione.
La quinta causa l’afflusso di
energia mentale nel sistema solare,
elevando in tal modo gli aspetti inferiori
e salvando con la forza dell’Amore.
Ad essa appartengono gli Angeli redentori.
Queste Gerarchie costruttrici sono interconnesse;
nella loro funzione di Costruttori,
aggregano la materia densa, mentre in
quella di Attrattori forniscono l’impulso
per compiere il ritorno cosciente nell’Origine,
incarnando un modello di riferimento.
La sesta e settima Gerarchia forniscono
la rispettiva sostanza dei tre mondi
alle forme manifestate. Non sono dei
principi del Logos, ma svolgono una
funzione essenziale per l’umanità,
perché la dotano dei principi
inferiori, utili per fare esperienze
nella dimensione materiale.
In particolare, la sesta è la
vita delle forme dei corpi eterici di
tutte le cose tangibili, mentre la settima
è la vita o energia che sta nel
cuore di ogni atomo.
Ricapitolando, diremo che i dodici pianeti
del nostro sistema (la scienza moderna
ne ha scoperti solo nove ed è
incerta se riconoscerne un decimo) agiscono
sulla personalità individuale,
mentre le dodici costellazioni zodiacali
stimolano l’anima entro la forma
e l’ascendente affretta il processo
evolutivo.
Ora, quando l’individuo giunge
a sperimentare la cosiddetta crisi di
orientamento, inverte il suo moto sulla
ruota della vita ed inizia il cammino
di ritorno alla Fonte. A quel punto,
è il principio mentale a prendere
il sopravvento, superando desideri ed
impulsi egoistici che hanno dominato
finora.
Per superare la natura inferiore, è
inutile reprimerla imponendosi una maschera
che non corrisponde alla realtà
delle cose; occorre invece che si sperimenti
la vacuità dei desideri sempre
inappagati per iniziare a vivere in
modo altruistico e poi come entità
spirituale.
Quindi, durante l’incarnazione,
l’uomo è influenzato quasi
per intero dai cinque pianeti non sacri:
quelli invisibili velati dal Sole e
dalla Luna, la Terra, Marte e Plutone.
Invece, quando s’accinge a percorrere
il sentiero interiore, avverte l’impulso
dei sette pianeti sacri.
Per concludere, l’essere umano
presenta un triplice aspetto: quello
monadico o spirituale, quello animico
che ne è un riflesso e quello
formale attraverso cui è possibile
avere coscienza degli altri due.
Egli, durante le varie incarnazioni,
è condizionato da tre Gerarchie
creative: la quarta, quinta e sesta.
Da quanto detto, si arguisce che i Maestri
di Saggezza stilano oroscopi secondo
i dettami dell’astrologia esoterica;
il loro studio comprende l’oroscopo
del pianeta, quello del genere umano
inteso come entità unica e quello
dei loro discepoli.
L’indagine comprende gli influssi
prodotti sia dalle sei costellazioni
della metà superiore dello zodiaco
che dalle sei di quella inferiore, cioè
il cammino che l’essere umano
percorre apparentemente in senso antiorario
perché ancora condizionato dalla
sua natura astrale e poi, in coincidenza
col suo risveglio, al contrario.
Ora, anche se il cammino a ritroso nella
fascia zodiacale in realtà è
illusorio, tuttavia gli influssi sulla
natura umana sono reali, perché
chi è sintonizzato sul livello
astrale subisce le conseguenze di tale
annebbiamento.
Quindi, le costellazioni ed i pianeti
producono effetti diversi a seconda
della condizione in cui vengono a trovarsi
i pianeti e gli individui.
Un altro punto da chiarire riguarda
la cosiddetta precessione degli equinozi
che, pur non corrispondendo alla realtà
ultima delle cose, tuttavia attualmente
per il genere umano non ancora libero
dall’illusione produce effetti
sensibili; infatti, il mese ed il segno
non coincidono più rispetto alla
condizione in cui si trovavano all’inizio
di questo ciclo maggiore.
Ed allora bisognerebbe partire da un
punto fisso, se si vuole che l’oroscopo
individuale, planetario o cosmico abbia
una reale attendibilità. Questo
punto fisso potrebbe coincidere con
il Grande Approccio della Gerarchia
alla manifestazione planetaria, quando
si produsse l’individuazione e
nacque l’essere umano dotato di
mente, cioè più di ventuno
milioni di anni orsono. Allora, il Sole
era in Leone; il processo si concluse
5.000 anni dopo, quando gli animali
non poterono più accedere al
regno umano, ed il Sole era in Gemelli.
Come si vede, il discorso è estremamente
complesso e del tutto trascurato dall’astrologia
comune. Per questo, chi fa un oroscopo
dovrebbe essere dotato dell’intuizione
necessaria a stabilire il livello evolutivo
dell’individuo, per non confondere
gli influssi planetari o cosmici che
lo riguardano.
È utile ricordare, ad esempio,
che i discepoli sono influenzati da
Mercurio che illumina le loro menti
e da Saturno che fornisce occasioni
per il risveglio. L’Angelo solare,
Ego o Anima che dir si voglia, invece,
trasmette all’uomo l’energia
del Sole.
Comunque, ad ogni iniziazione mutano
gli influssi planetari come quelli delle
costellazioni, finché alla quinta
ed ultima Giove ed Urano permettono
di uscire dalla ruota delle rinascite.
In sintesi, si dirà che il Cancro
governa la coscienza di massa, il Leone
permette di riconoscere la propria vera
identità, mentre lo Scorpione
consente al discepolo di trionfare sulla
personalità.
Qui ha inizio la Crisi di Riorientazione,
cioè il cammino consapevole di
ritorno, quando i Gemelli hanno il sopravvento.
A ciò segue l’influsso
di Sagittario che risveglia il cuore
del discepolo e poi quello del Capricorno
che provoca la Crisi della Rinuncia,
cioè l’inizio del distacco
dai desideri.
A questo punto, l’iniziato percorre
il Sentiero del Sole e conclude il suo
cammino in Acquario. L’individuo,
quindi, dal livello conseguito in Capricorno
gira per lo zodiaco in varie incarnazioni,
fino a raggiungere il segno dei Pesci
in cui sceglie di collaborare al Piano
divino e di aiutare altruisticamente
i fratelli rimasti indietro sul sentiero
evolutivo.
Il desiderio terreno si è tramutato
nell’aspirazione spirituale ed
il volere umano s’identifica con
la volontà divina.
I Maestri studiano anche le dualità
composte da una costellazione specifica
e dalla sua opposta e tracciano i loro
diagrammi su fogli trasparenti di materia
ignota all’uomo, cosicché
sia possibile osservare il livello evolutivo
sia della personalità che dell’anima,
cioè il dualismo che perdura
fino all’ultima iniziazione.
Tutto questo discorso può sconcertare
e non trovare d’accordo gli astrologi
exoterici, ma si devono correggere errori
inveterati, se si vuole che la scienza
moderna accetti le verità trasmesse
dalla sapienza degli antichi e compia
passi avanti nella conoscenza della
vera natura e delle possibilità
insite nell’essere umano che restano
inesplorate ed inutilizzate.
NATURA DELL’ASTROLOGIA ESOTERICA
Fermo restando che
l’astrologia odierna conserva
un valore solo per individui scarsamente
evoluti, mentre occorre riferirsi ad
altri parametri per chi inizia a percorrere
il Sentiero, va detto che esistono molte
soluzioni intermedie dipendenti dal
livello evolutivo raggiunto.
Ciò premesso, l’astrologia
esoterica si fonda sulla conoscenza
di una serie di triangoli che si vengono
a creare tra i centri esistenti nel
corpo umano: base della spina dorsale-sacrale-plesso
solare; gola-cuore-ajna; ajna-testa-midollo
allungato.
Tali triangoli, comunque, non costituiscono
una regola fissa, ma variano a seconda
del raggio proprio di ciascun individuo.
Pertanto, la vera astrologia deve basarsi
non solo sui rapporti che legano i pianeti
ai centri, ma anche sulla conoscenza
di crisi ricorrenti che provocano una
polarizzazione di volta in volta diversa.
I dodici pianeti del nostro sistema,
di cui solo sette sacri, sono in rapporto
con i sette centri del corpo umano,
mentre le tre grandi costellazioni (Orsa
maggiore, Pleiadi e Sirio) influenzano
tre segni zodiacali, formando altri
triangoli energetici.
Inoltre, vanno considerate le tre grandi
Croci cosmiche; quella mobile riguarda
l’evoluzione comune, quella fissa
concerne la fase del discepolato e quella
cardinale le varie iniziazioni.
Esistono poi i singoli Reggitori planetari
che variano, a seconda che si tratti
di individui comuni, discepoli o Gerarchie.
Quindi, il cammino che si effettua nello
zodiaco in una serie di incarnazioni
segna il travagliato progresso dell’uomo
che può apparire lento secondo
il metro comune, ma che in realtà
è una corsa, se si usa la visione
interiore.
La scelta di un determinato segno dipende
dal raggio della personalità,
mentre il passaggio da una Croce all’altra
indica che si è intrapreso il
cammino spirituale; in ogni caso, si
è investiti da una combinazione
di forze ed energie estremamente varia
che infine attua la rigenerazione, permettendo
di uscire dalla ruota della rinascita.
Dodici sono le energie fondamentali,
di cui sette maggiori e cinque minori;
sette provengono dalle stelle dell’Orsa
Maggiore passando per l’Orsa Minore,
tre dalle Pleiadi e due da Sirio; esse
sono filtrate dai Signori zodiacali
e dai Reggitori planetari prima di giungere
fino a noi.
La Scienza del Destino è basata
dunque sulla conoscenza del raggio personale
ed egoico, dell’influsso dei triangoli
(zodiacali, planetari, umani) e dei
centri individuali.
Esaminiamo ora gli effetti che ogni
costellazione zodiacale provoca sull’individuo,
sia quando il percorso avviene in senso
apparentemente retrogrado, esprimendo
le qualità del raggio personale,
sia quando ci si riorienta e si manifestano
le qualità del raggio egoico.
ARIETE
Questo segno permette al primo Raggio
di Volontà o Potere di raggiungere
il nostro pianeta. È così
che nasce negli esseri umani il desiderio
di lottare, agire, creare. Tuttavia,
in questa fase evolutiva, gli individui
di puro primo raggio non esistono, perché
la loro personalità è
influenzata da altri raggi.
L’Ariete è una costellazione
della Croce Cardinale, la croce di Dio
Padre e della Monade che s’incarna;
quindi, esprime il volere ed il potere
che si manifesta nel processo creativo.
Quando l’iniziato raggiunge l’illuminazione
suprema, non s’identifica più
con la forma o con l’anima, ma
solo con la volontà divina, di
cui condivide il proposito.
L’Ariete inizia il ciclo della
manifestazione e suscita nelle anime
in procinto d’incarnarsi la volontà
di assumere una forma; esse divengono
dapprima entità mentali, poi
emotive nel Toro e vitali in Gemelli.
Come si vede, il ciclo si svolge dapprima
in senso involutivo.
L’Ariete produce energia spirituale
e l’anima s’incarna la prima
volta in Cancro; poi trova un equilibrio
nella Bilancia e consegue la meta in
Capricorno. L’uomo non evoluto
procede quindi da Ariete a Capricorno;
in seguito, il cammino è percorso
in senso inverso, perché occorre
prima sviluppare la personalità,
poi l’anima ed infine fondere
spirito, anima e natura inferiore.
L’astrologia comune considera
il percorso involutivo, cioè
da destra a sinistra nella fascia zodiacale,
ma l’anima ruota da sinistra a
destra. Quindi, è vero che all’inizio
ci s’identifica con la forma,
ma poi ci si apre alla coscienza di
gruppo e si vive illuminati dalla luce
interiore. Infine, anche l’anima
o Angelo solare viene trascesa, cedendo
il posto alla Monade o Uno, quando la
mente è sostituita dall’intuizione.
Dopo il riorientamento, occorrono dodici
vite per attraversare la fase della
rinuncia, passando di nuovo in tutti
i segni zodiacali, come è avvenuto
nel ciclo involutivo iniziale.
Il cammino del discepolo avanzato, influenzato
dal cuore del Sole e non più
dal Sole fisico, procede verso il Sole
centrale spirituale nella costellazione
delle Pleiadi. L’astro diurno
si sposta nei dodici segni del piccolo
zodiaco nell’arco di un anno,
solo se osservato da una prospettiva
umana, ma la realtà è
ben diversa. Il grande ciclo è
quello di 25.000 anni in cui l’anima
subisce l’influenza dei pianeti
e delle costellazioni esoterici. Si
passa, quindi, dalla Croce mobile a
quella fissa, per risalire su quella
cardinale, arricchiti di tutte le esperienze
intermedie.
Va detto poi che l’Orsa Maggiore,
le Pleiadi e Sirio non fanno parte dello
zodiaco preso in esame dall’astrologo
tradizionale, ma assieme ai sette sistemi
solari di cui il nostro fa parte compongono
un gruppo di dieci costellazioni connesse
ad uno zodiaco ancora maggiore
L’Ariete, quindi, avvia il processo
dell’iniziazione che comincia
con il memorabile evento dell’individualizzazione:
una tappa fondamentale nell’evoluzione
dell’essere umano.
A livello macrocosmico, invece, l’Ariete
immette nel sistema solare il Fuoco
elettrico e la natura dinamica divina
che da una parte nutre e dall’altra
distrugge ciò che deve essere
superato.
L’Ariete filtra l’energia
che proviene dall’Orsa Maggiore
ed invia la sua forza al Logos planetario
di primo raggio che, a sua volta, la
trasmette alle forme vitali sotto la
guida di tre Reggitori: Marte che produce
contrasto, sforzo, evoluzione; Mercurio
che illumina la mente e svolge una funzione
d’intermediario tra anima e personalità;
Urano che guida nelle ultime fasi del
Sentiero.
Per semplificare una materia tanto complessa,
in questa sede si considererà
solo l’influsso esercitato dallo
zodiaco sull’Anima mundi, sull’umanità
e sul Signore del pianeta.
L’umanità ormai non è
più in contatto cosciente con
lo Spirito della Terra, come avviene
nei regni biologici inferiori o nelle
razze primitive, ma non è ancora
consapevole della Vita del Logos planetario.
Si occupa, quindi, una posizione intermedia
governata quasi sempre dalla personalità
e raramente dall’anima; è
per questo che l’astrologia corrente
si limita a studiare gli influssi capaci
di condizionare la nostra natura inferiore.
Tuttavia, il genere umano compie rapidi
progressi, divenendo consapevole dell’anima;
pertanto, l’astrologia dovrà
considerare anche quegli influssi che
provengono da fonti più elevate.
PESCI
Come l’Ariete favorisce l’unione
tra spirito e materia all’inizio
del ciclo evolutivo, così i Pesci
provocano la fusione di anima e forma
nell’essere umano. È così
che ambedue gli opposti polari, micro
e macrocosmo, procedono verso la loro
meta.
Anche i Pesci, come gli altri segni,
vengono attraversati due volte nella
serie delle incarnazioni: prima, l’anima
è soggetta alla forma, ma poi
se ne libera.
Nel simbolismo astrologico, i pesci
sono legati assieme, a significare l’anima
imprigionata nella materia, finché
si resta sulla Croce mobile, prima di
passare su quella fissa.
Anche altri segni presentano questo
dualismo; come esempio si possono prendere
i Gemelli, ma in tal caso le incarnazioni
intermedie hanno fatto sì che
il legame stia per dissolversi.
ACQUARIO
Il Sole sta per entrare in questo segno,
causando i grandi mutamenti in atto
nel mondo. Essendo un segno d’aria,
il suo influsso è onnipervadente.
Chi è influenzato da esso, se
di basso livello, mira a servire la
personalità; quando il moto s’inverte,
acquista coscienza di gruppo. Pertanto,
anche l’Acquario presenta un aspetto
duale.
I reggitori del segno in questione (Urano,
Giove e Luna) immettono energie rispettivamente
di settimo, secondo e quarto raggio,
cioè sviluppo evolutivo, tendenza
alla fusione e trasformazione.
Si dice che l’Acquario presieda
alla circolazione del sangue; ciò
significa che colui il quale abbia ottenuto
la liberazione in questo segno potrà
dispensare vita spirituale nel quarto
regno di natura, quello umano.
Questo è il compito affidato
al discepolo che, libero dai lacci della
personalità, s’avvia a
compiere esperienze legate alle iniziazioni
maggiori.
In Acquario, dunque, si raggiunge un
equilibrio che consente di distribuire
energie positive, come è indicato
dal suo simbolo astrologico formato
da due linee ondulate sovrapposte.
Ogni segno zodiacale è caratterizzato
da tre divisioni, ognuna distinta in
dieci gradi, dette pertanto decanati;
quelli di Acquario sono Saturno che
infrange i vincoli che imprigionano
l’anima, Mercurio che illumina
le menti aprendole all’influsso
della natura superiore e Venere che
unisce cuore e mente, inaugurando così
la nuova èra di amore-saggezza
e fratellanza.
Tali sono i doni che Shamballa appresta
per l’umanità, sempre che
questa voglia accoglierli, nell’epoca
dell’Acquario.
CAPRICORNO
Il segno rappresenta l’uomo, libero
di orientarsi verso il mondo o lo spirito.
Essendo un segno di terra, esprime la
massima concretezza di cui l’anima
sia capace. A questo punto, però,
ha inizio un nuovo ciclo di tentativi
che daranno inizio ad una fase di ascesa.
Ciò vale per il singolo individuo
come per l’umanità nel
suo complesso e comporta la responsabilità
di aver scelto una via piuttosto che
l’altra.
In Capricorno, non vi è distinzione
tra reggitori planetari exoterici o
esoterici e Saturno, che dona l’opportunità
di scelta, vi domina incontrastato sia
nella fase del moto ordinario in cui
prevalgono gli appetiti terreni, che
di quello inverso in cui si afferma
l’influsso dell’anima.
In questo segno prevalgono il terzo
ed il quinto raggio, cioè quelli
dell’intelligenza attiva e della
mente.
L’opposto polare del Capricorno
è il Cancro; ambedue i segni
costituiscono le due grandi Porte dello
Zodiaco. Infatti, il secondo immette
nell’incarnazione ed il primo
si apre alla vita spirituale.
Il nativo in Capricorno, quindi, può
esprimere quanto di peggio o di meglio
possa esistere nella natura umana; è
un segno di estremismo. Tutti Salvatori,
gli Dei solari e gli Avatar sono nati
in Capricorno, ma anche gli esseri peggiori.
Tuttavia, quando si esprimono al meglio
gli influssi del segno, testa e cuore
si rivelano in equilibrio.
Il Capricorno governa l’India
e non è un caso che in questo
Paese coesistano gli aspetti peggiori
e migliori del genere umano: un vero
e proprio campo di battaglia tra gli
istinti inferiori e le tendenze più
elevate.
Se è vero quindi che in Capricorno
la materia trionfa, è pur vero
che debba succederle la gloria dello
spirito.
I tre decanati di questo segno zodiacale
sono Saturno che spinge all’attività
intelligente, Venere che orienta verso
l’azione amorevole ed il Sole
(o Mercurio e Vulcano che possono avvicendarsi
nei loro influssi) che ne esprime la
sintesi.
SAGITTARIO
Assieme al segno del Leone e dell’Acquario
è connesso all’apparizione
dell’uomo sulla Terra. Infatti,
il Leone è in stretto rapporto
con l’autocoscienza, l’individuazione,
la personalità, l’accentramento
e l’egoismo; il Sagittario con
la coscienza focalizzata, il discepolato,
il centro egoico, l’orientamento
e la lotta; l’Acquario con la
coscienza di gruppo, l’iniziazione,
il centro monadico, il decentramento
ed il servizio.
Il Sagittario, quindi, occupa una posizione
mediana nel processo evolutivo previsto
dal Piano divino. È un segno
di equilibrio, privo di estremismi di
sorta. L’individuo procede in
esso in modo regolare e costante tra
le coppie di opposti.
Il simbolo di questo segno zodiacale
è costituito da un arciere su
un cavallo bianco; il che sta ad indicare
una persona orientata verso una meta
precisa.
Si passa quindi dall’interesse
egoistico proprio del Leone alla concentrazione
del discepolo influenzato dal Sagittario,
per giungere all’iniziazione che
si compie nel Capricorno.
Nei vari passaggi che hanno luogo in
successive incarnazioni, il nativo del
Sagittario si orienta verso mete sempre
più alte: dal desiderio che mira
a soddisfare gli istinti si passa all’ambizione
egoistica, per arrivare alla lotta che
prelude alla liberazione.
In Sagittario, l’intelletto già
pienamente sviluppato si tramuta in
percezione intuitiva e le forze che
emanano da questo segno sono quelle
del primo raggio distruttivo della personalità,
del secondo raggio dell’amore-saggezza,
del terzo dell’intelligenza attiva
o mente, del quarto dell’armonia
tramite conflitto, del quinto della
scienza concreta ed anche del sesto
inteso come devozione che si traduce
in guerra alla natura inferiore.
La varietà delle influenze che
s’irradiano da questo segno simboleggiato
dall’arciere a cavallo predispongono
l’individuo a divenire un aspirante,
poi un discepolo ed infine un illuminato.
Quindi, sulla ruota che gira in senso
ordinario, l’uomo del Sagittario
sarà governato dal desiderio-mente
(kama-manas) ed, invertendo il moto,
dall’amore-saggezza (buddhi-manas)
che gli permetterà d’agire
in modo impersonale per il bene collettivo.
SCORPIONE
Questo segno governa il Sentiero del
discepolo ed è dominato dal flusso
di energia che promana da Sirio, la
stella dell’iniziazione che opera
in sette modalità diverse corrispondenti
ai sette raggi.
Lo Scorpione è dunque quella
costellazione zodiacale che determina
il punto d’inversione, riorientando
l’individuo che passa dalla Croce
mobile a quella fissa.
Il desiderio è abbandonato attraverso
una serie di crisi che possono ripetersi
per nove incarnazioni; a questo allude
il mito dell’Idra a nove teste
su cui trionfa Ercole, l’eroe
solare.
La serie di esperienze vissute nello
Scorpione comprende una prima fase di
ricapitolazione delle tendenze negative
simboleggiate dal Guardiano della Soglia
ed una seconda di riorientamento quando,
stabilito un contatto con l’ Angelo
della Presenza od anima, bisogna decidere
quale via intraprendere.
In questo segno il figliol prodigo si
ravvede e s’appresta a tornare
alla casa del Padre attraverso una serie
di prove anche difficili.
Lo Scorpione è dominato dal sesto
raggio della Devozione e dal quarto
dell’Armonia tramite Conflitto;
questo spiega la tendenza ad orientarsi
nel senso giusto e le prove da cui si
uscirà vittoriosi.
Infatti, sia Marte che Mercurio sono
i Reggitori del segno in questione;
il primo scatena la guerra tra le dualità
contrapposte che convivono nell’individuo
ed il secondo diffonde la luce dell’anima,
per cui il discepolo eleva al cielo
la sua natura fisica, emotiva e mentale,
cioè il complesso che costituisce
la personalità.
L’influenza dello Scorpione s’avverte
anche a livello dell’umanità
nel suo complesso e ciò giustifica
il travaglio che necessariamente precede
l’avvento di una civiltà
nuova.
Chi nasce in questo segno, prima o poi,
avverte in sé l’anelito
alla liberazione e la volontà
di intraprendere il Sentiero del Ritorno,
invertendo la propria posizione sulla
ruota della vita ed assumendo l’atteggiamento
dell’Osservatore contrapposto
a quello dello Sperimentatore.
Lo Scorpione è uno dei segni
della Croce fissa dove si colloca l’uomo
che ha ritrovato un equilibrio.
Le note fondamentali del segno sono
inganno e trionfo, prevalenza all’inizio
di maya e poi dell’anima, guerra
e pace.
BILANCIA
È segno di equilibrio tra gli
opposti che corrisponde al Sentiero
sottile come la lama di un rasoio in
cui si richiede l’uso accorto
della mente analitica.
La Bilancia, quindi, rappresenta un
interludio tra due attività:
quella in cui prevale la forma e quella
in cui domina l’anima; ora, nessuna
delle due ha il sopravvento.
Chi subisce l’influsso di questo
segno si trova a vivere una strana esperienza:
quella di colui che crede di poter esprimersi
in modo puramente umano ed invece avverte
in sé l’impulso a cercare
qualcosa di superiore.
Pertanto, si può dire che la
Bilancia segni la distinzione fra i
due sensi del moto della ruota ed è
per questo che governa questo periodo
storico di transizione tra l’èra
dei Pesci che tramonta e quella dell’Acquario
che sorge.
È un segno d’aria che ha
come Reggitori Venere, Urano e Saturno;
quest’ultimo invita ad una scelta
e favorisce il passaggio dall’istinto
all’intelletto, Venere quello
dall’intelletto all’intuizione,
mentre Urano predispone all’ispirazione;
pertanto, il desiderio materiale e personale
viene equilibrato dall’amore spirituale
intelligente.
VERGINE
La sua simbologia riguarda lo scopo
stesso dell’evoluzione, cioè
quello di rivelare la realtà
spirituale nascosta. Si tratta della
madre che protegge il germe della vita
cristica; è la materia che custodisce,
ama e nutre l’anima nascosta.
I miti connessi a Vergini Madri compaiono
in tutte le grandi religioni, ma tre
sono i più conosciuti: quello
relativo ad Eva, ad Iside e a Maria;
tutte queste figure femminili simboleggiano
la personalità nel suo triplice
aspetto: fisico, emotivo od astrale
e mentale.
Eva allude alla mente umana attratta
dal fascino della conoscenza acquisibile
nell’incarnazione; infatti, nella
Bibbia è scritto che, dopo la
caduta, i progenitori “si rivestirono
di pelli ”, alludendo appunto
all’assunzione di una forma fisica.
Eva accettò la mela della conoscenza
offerta dal serpente della materia,
dando inizio così all’esperienza
che sta conducendo questa razza, la
quinta.
Iside si riferisce allo stesso concetto,
ma trasposto al livello astrale. Mentre
Eva non è raffigurata con un
bambino in grembo, perché il
processo involutivo è ancora
troppo recente, Iside sorregge tra le
braccia Osiride.
Maria raffigura lo stesso processo giunto
al piano fisico, dove il Cristo viene
alla luce attraverso i suddetti tre
aspetti della personalità umana.
Ora, la Vergine non è altro che
la sintesi di questi tre aspetti femminili;
è la Vergine Madre che dà
quanto occorre perché la divinità
nascosta possa manifestarsi a livello
mentale, emotivo e fisico. È
anche l’opposto polare dello Spirito,
pur restando in rapporto con esso.
Infatti, la Madre cosmica è il
polo negativo dello Spirito positivo;
in rapporto al Padre, è l’agente
ricettivo, fecondato, che dà
vita alla coscienza divina simboleggiata
dal Figlio nato dalla relazione tra
il Padre-Spirito e la Madre-Materia.
La Vergine si colloca su uno dei bracci
della Croce Mobile ed è un segno
di terra come il Toro ed il Capricorno.
Tutti e tre manifestano il desiderio
che evolve, però, dall’appagamento
personale all’aspirazione che
porta infine a riconoscere il Cristo
interiore.
Questo segno zodiacale allude al “grembo
del tempo” dove lentamente matura
il disegno divino che sfocerà
nell’èra nuova ormai alle
porte.
I Reggitori della Vergine sono Mercurio,
intermediario tra Padre e Madre e frutto
del loro rapporto; Luna-Vulcano che
allude alla volontà divina di
usare una forma per manifestarsi; Giove
che controlla la Gerarchia dei Costruttori
della nostra espressione planetaria.
Tramite questi pianeti a noi giungono
energie di quarto raggio che governano
la mente (Mercurio) assieme ad energie
di secondo raggio che usano la natura
emotiva (Giove) ed il corpo fisico (Luna)
a scopi di espressione divina.
Oggi viviamo un periodo di crisi e di
transizione in cui l’umanità
sta per salire sulla Croce Fissa del
discepolo e rovesciare il senso del
suo procedere attorno allo zodiaco.
Stiamo per entrare nell’Acquario
attraverso la porta socchiusa da Saturno.
È quindi giunto il momento di
riconoscere la nostra identità
con entrambi gli aspetti divini: Materia
e Spirito, la Madre ed il Cristo.
LEONE
È l’opposto polare dell’Acquario
ed inizialmente predispone ad accentrare
l’interesse su se stessi. In seguito,
i processi iniziatici orienteranno la
coscienza verso il gruppo, decentrandola,
rendendola più impersonale e
predisponendola al servizio disinteressato
ed altruista.
Da una fase prettamente umana si passa
a quella del discepolo che vive il contrasto
della dualità inerente al suo
essere, per giungere al livello dell’iniziato
che unifica il dualismo e possiede coscienza
di gruppo.
Occorre conoscere se stessi e vivere
anche in modo egoistico, prima di identificarsi
con lo spirito divino che costituisce
il vero Sé. È così
che l’influsso del Leone è
equilibrato da quello dell’Acquario.
Si passa dalla Croce mobile a quella
fissa, perché le energie del
fuoco cosmico, solare e planetario permettono
di bruciare le scorie che impediscono
la percezione della realtà.
In quest’azione il Sole svolge
un ruolo primario; esso presenta tre
aspetti: Sole fisico che attiva i centri
sotto il diaframma; cuore del Sole che
tramite Nettuno stimola i centri del
cuore, della gola ed ajna; Sole spirituale
centrale che tramite Urano risveglia
il centro della testa.
Il fuoco, quindi, nella sua triplice
manifestazione, svolge il ruolo di grande
liberatore dell’essere umano dalle
pastoie della materia.
Il nativo in questo segno zodiacale
subisce anche altre influenze determinanti,
come quelle di Sirio o di Mercurio,
che predispongono all’iniziazione.
Pertanto, il che del resto vale per
qualsiasi segno, si ricevono energie
molteplici che interagiscono in modo
complesso. L’astrologo esoterico,
quindi, deve tener conto di questi vari
fattori, collegandoli tra loro anche
figurativamente nell’oroscopo
che s’appresta a stilare.
È così che si vengono
a creare figure geometriche come i quadrati
o quaternari, che hanno a che fare con
l’aspetto formale dell’individuo;
le stelle che riguardano gli stati di
coscienza ed i triangoli che sono connessi
allo spirito ed alla realizzazione conseguita
con la fusione degli aspetti inferiori
e superiori dell’essere umano.
Il Leone, dunque, può ben paragonarsi
ad un campo di battaglia tra le forze
del Materialismo e quelle della Luce
che alla fine prevarranno.
CANCRO
Questo segno è una delle due
porte dello zodiaco attraverso cui le
anime si manifestano assumendo una forma
con cui s’identificano per lungo
tempo, finché giungono alla seconda
porta che immette nella vita spirituale,
quella del Capricorno.
Il Cancro appartiene all’acqua,
ma vive sia sulla terraferma o piano
fisico che in mare o livello emozionale.
Inizialmente, quindi, cioè fino
a quando si percorre la fascia zodiacale
nel senso comune, la personalità
domina l’anima.
Tuttavia, sul sentiero del discepolo,
affiora la coscienza finora occultata
e ci si orienta verso lo spirito.
Sia chiaro, però, che la prevalenza
della vita formale e del corpo emotivo
non costituisce un elemento negativo;
infatti, senza questi strumenti l’anima
non potrebbe avere esperienza dei cosiddetti
tre mondi, cioè del fisico, dell’astrale
e del mentale inferiore. Qualsiasi sviluppo
ed espansione di coscienza avviene sempre
in modo graduale e non si giunge all’armonia
senza un conflitto. Attraversare lo
zodiaco vuol dire sviluppare radiosità
e crescere nella luce dell’anima.
Nel Cancro prevale la luce tenue della
materia che attende di essere rafforzata
dall’energia animica e ciò
richiede necessariamente del tempo.
Si ricordi allora che, quando le energie
che si riversano dalle costellazioni
zodiacali sono finalizzate ad esprimere
la forma, producono manifestazioni che
hanno attinenza con la personalità;
viceversa, quando l’anima si rivela,
questa assume la prevalenza.
Pertanto, finché si percorre
la fascia zodiacale in senso antiorario,
saranno la Luna e Nettuno a reggere
il Cancro, cioè le energie della
natura psichica e della forma che daranno
battaglia alle loro corrispondenze superiori:
anima e spirito.
Prima di poter cooperare in modo corretto
e costruttivo al disegno divino, occorre
che si costruiscano forme adatte ad
esprimere la natura superiore. Una volta
raggiunta la perfezione dal punto di
vista formale -il che avviene in Capricorno-
si torna in Cancro per dedicare la propria
vita al servizio altruistico, in veste
di iniziato.
GEMELLI
I Gemelli assieme al Sagittario, alla
Vergine ed ai Pesci compongono i quattro
bracci della Croce Mobile. In ciascuna
delle tre Croci (Mobile, Fissa e Cardinale)
un segno domina gli altri ed attualmente
questa funzione è assolta dai
Gemelli.
Comunque, lo scopo di queste quattro
energie è quello di produrre
un fluire costante ed una tale mutazione
ciclica nel tempo e nello spazio da
fornire tutte quelle esperienze necessarie
per sviluppare la coscienza cristica.
Questa costellazione con l’inerente
virtù di secondo Raggio controlla
tutte le coppie di opposti della ruota
zodiacale ed è connesso ad essi,
formando grandi triangolazioni astrologiche;
tra di esse spiccano quelle con l’Orsa
Maggiore e le Pleiadi, nonché
con la Bilancia, l’Acquario e
Sirio.
Pertanto, poiché il secondo Raggio
esprime l’Amore divino che sorregge
il nostro sistema solare, i Gemelli
permettono che questa energia attrattiva
e salvifica giunga fino a noi.
Questo segno zodiacale controlla il
cuore del Sole, cioè la pulsazione
della vita sistemica o l’Amore
del Tutto, mentre il Cancro è
collegato al Sole fisico (Attività
intelligente del Tutto) e l’Acquario
al Sole centrale spirituale ( Volontà
del Tutto).
Si comprende così come i tre
aspetti principali divini, cioè
appunto la Volontà, l’Amore
e l’Intelligenza attiva, siano
attualmente accentrati da questi segni
che per ciò stesso rivestono
particolare importanza.
I Gemelli sono anche connessi al corpo
eterico e, quindi, svolgono la sua stessa
funzione che è quella di intermediario
tra anima e corpo; questi sono in realtà
i due fratelli del mito classico, il
gemello “bianco” e quello
“nero”.
Chi segue il sentiero del discepolo
riceve dal corpo eterico energia egoica
e non personale ed è caratterizzato
dal secondo Raggio dell’Amore-Saggezza
che vivifica i centri sopra il diaframma.
I Reggenti dei Gemelli sono Mercurio
che, come la mente nell’uomo,
svolge il ruolo di mediatore tra l’aspetto
superiore ed inferiore dell’individuo;
Venere, che rappresenta tanto le energie
del quarto Raggio o dell’Armonia
tramite conflitto quanto quelle del
quinto o della conoscenza concreta che
dona una generica comprensione del Piano
divino. Il Reggente gerarchico è
invece la Terra che, pur non essendo
un pianeta sacro, garantisce lo sviluppo
della forma avviata alle iniziazioni
future.
I tre Reggenti apportano energie di
terzo Raggio, cioè di Intelligenza
attiva tramite Mercurio, di quarto e
quinto Raggio rispettivamente per influsso
di Gemelli-Sagittario e Capricorno-Venere.
Infine va detto che Mercurio stabilisce
relazioni fra la Terra e le costellazioni
della Vergine (Croce Mobile), dello
Scorpione (Croce Fissa) e dell’Ariete
(Croce Cardinale). Tutto ciò
produce tensione, azione, reazione e
movimento tra gli opposti, elementi
essenziali per il progresso.
Ne deriva un conflitto che infine produce
equilibrio, intensificando il normale
processo evolutivo, accrescendo la luce
dell’anima ed offuscando quella
della materia.
Nei Gemelli s’incrociano le forze
di sei Raggi, escluso il settimo, ed
è per questo che uno dei suoi
simboli è costituito dal triangolo
intrecciato o sigillo di Salomone che
lo connette alla tradizione massonica
ed indica il dualismo che sottostà
all’intera manifestazione.
L’uomo nato in Gemelli assomma
in sé tutti i poteri interiori,
ad esclusione dell’energia stabilizzante
del settimo Raggio; pertanto, appare
estremamente versatile e capace di trovare
punti di contatto con individui caratterizzati
da altri Raggi.
Il nativo in questo segno è aiutato
a compiere una sintesi tra forma ed
anima e tra questa e lo spirito; prima,
però, bisogna attraversare un
aspro conflitto tra le coppie di opposti.
Per quanto riguarda il rapporto che
questa costellazione ha con il fisico,
va detto che controlla sia la circolazione
sanguigna che il sistema nervoso, cioè
i due attributi dell’anima: l’aspetto
vitale che risiede nel cuore e quello
coscienziale che risiede nel capo e
si avvale del sistema nervoso per manifestarsi.
Il compito da svolgere nell’incarnazione
per chi è nato in questo segno,
dunque, consiste nel trovare una rispondenza
tra i due poli, tra i due fratelli,
tra anima e forma.
TORO
Questo segno simboleggia
il desiderio in tutti i suoi aspetti,
da quelli infimi a quelli superiori
dettati dall’aspirazione e dalla
volontà di collaborare al Piano
divino.
Il desiderio, quindi, può essere
inteso non solo come origine della sofferenza,
ma anche come causa di creazione, evoluzione,
volontà di essere; infatti, una
volta che si sia superato il livello
istintivo, ci si rimette al volere divino
in modo passivo, ma poi bisogna cooperare
coscientemente al Piano, fondendo la
volontà personale con quella
di Dio.
Tutto dipende dal livello raggiunto:
si può alimentare la volontà
di potenza a fini egoistici o sentirsi
stimolati a promuovere il progetto evolutivo.
Duplice è quindi anche la natura
di questo segno che può essere
vissuta secondo il moto apparente della
ruota zodiacale, oppure invertendone
la direzione e tramutando il desiderio
in aspirazione positiva fino a soggiogare
le forze della materia.
Il Toro dunque è segno di movimento
alimentato sia dal desiderio materiale
che dalla volontà divina. Infatti,
si colloca ad uno degli estremi della
Croce Fissa che provoca l’inversione
di tendenza e la rinuncia.
I suoi Reggenti sono Venere in senso
exoterico e Vulcano in quello esoterico
e gerarchico, alludendo all’anima
che forgia e piega ai suoi voleri la
materia densa e concreta simboleggiata
dai metalli percossi dal maglio del
divino fabbro. Vulcano infatti incorpora
l’energia di primo Raggio che
inizia e poi distrugge, eliminando la
forma per liberare l’anima prigioniera.
Il mistero del Toro è compreso
da chi sa che il fulgore della luce
emanante dal suo occhio celeste annulla
l’incantesimo della maya, dell’illusione
prodotta dall’ignoranza. Questo
segno cela in sé una potente
volontà di liberazione.
I Raggi che influiscono in modo diretto
su questo segno sono il primo di Volontà
o Potere tramite Vulcano, il terzo di
Intelligenza attiva per mezzo della
Terra ed il quinto di Conoscenza concreta
attraverso Venere. Indirettamente, però,
avverte l’energia anche degli
altri Raggi, tutti motivati dal desiderio
che guida all’illuminazione.
Chi è nato sotto questo segno
indubbiamente è ostacolato nel
processo evolutivo da limiti evidenti,
ma nessuna difficoltà è
insuperabile. È vero che la Luna
è qui esaltata e che Urano vi
cade, per cui la forma si accampa in
modo dominante, ma finirà per
essere glorificata quando il desiderio
si traduce in volontà spirituale.
In tal senso, fa ben sperare il fatto
che Marte vi appaia in detrimento, cioè
diminuendo i suoi influssi bellicosi.
La Luna o Venere, Mercurio e Saturno
reggono i decanati; pertanto, è
vero che nel Toro dominano la vita formale
e l’aspra battaglia, ma anche
l’attività intelligente
e lo stimolo a cogliere le occasioni
propizie per orientarsi verso la luce
dell’anima.
Il Grande Architetto dell’Universo
ha previsto che tutta la manifestazione
pervenga alla meta; quindi, anche il
nativo del Toro verrà condotto
dalle tenebre alla Luce, dall’irreale
al Reale, dalla morte all’Immortalità,
come recita un antico mantram ben conosciuto
in Oriente.
LA SCIENZA DEI
TRIANGOLI
Va premesso che l’attuale
crisi mondiale è prodotta non
solo da errori umani e residui karmici,
ma anche e soprattutto da combinazioni
energetiche macrocosmiche.
Se ne possono elencare alcune: un’eruzione
di forza magnetica in atto su Sirio;
lo spostamento dell’asse polare
terrestre che causa terremoti ed eruzioni
vulcaniche; il passaggio del Sole dai
Pesci all’Acquario; il disgregarsi
progressivo della Luna.
Queste grandi energie, agendo sulla
Terra, possono esercitare a seconda
dei casi sia un’azione di stimolo
che di freno.
Le energie zodiacali, correlate al primo
Raggio della Volontà o Potere,
passano per Shamballa ed agiscono sulla
Monade; quelle sistemiche agiscono sull’anima,
passano per la Gerarchia e sono collegate
al secondo Raggio di Amore-Saggezza;
quelle planetarie passano per l’umanità,
corrispondono al terzo Raggio dell’Intelligenza
attiva ed agiscono sulla personalità.
I mutamenti di coscienza che ne conseguono
sono sempre seguiti da rivolgimenti
nelle forme esteriori, ma gli effetti
variano a seconda dell’apparato
ricevente e del livello evolutivo dello
stesso, sia esso un pianeta, una collettività
od un singolo individuo.
La Scienza dei Triangoli riguarda energie
soggettive, cioè non captabili
con i normali strumenti di registrazione;
queste sono capaci di condizionare la
coscienza e solo di riflesso gli effetti
da essa indotti sulle forme esteriori.
I Maestri affermano che il genere umano
nel suo complesso sta oggi invertendo
il suo cammino sulla ruota zodiacale
(esperienza già vissuta dai singoli
discepoli); ciò comporta l’insorgere
di una crisi in tutti i settori della
vita associata e nell’ambiente.
Per concludere, si ricordi che in tutti
i ternari che verranno presi in considerazione
esiste sempre una linea di forza privilegiata
che domina sulle altre; essa può
essere esemplificata dal fuoco nel suo
triplice aspetto: elettrico, che esprime
la Volontà ed agisce sulla Monade;
solare, che riguarda l’Amore-Saggezza
ed influenza l’anima; d’attrito
che indica Attività intelligente
e condiziona la personalità.
TRIANGOLI DI ENERGIA
- COSTELLAZIONI
I triangoli che s’intrecciano
nel nostro sistema solare sono influenzati
dalle energie trasmesse dall’Orsa
Maggiore, da Sirio e dalle Pleiadi.
Quelle dell’Orsa si riferiscono
alla Volontà o Monade del Logos
solare e passano da Shamballa; quelle
di Sirio sono connesse all’Amore-Saggezza
o anima del Logos solare e transitano
per la Gerarchia; quelle delle Pleiadi
dipendono dall’Intelligenza attiva
o mente del Logos solare e sono focalizzate
dall’Umanità.
Le suddette tre costellazioni maggiori
poi si connettono a tre segni zodiacali
(Ariete, Leone, Cancro) e a tre pianeti
sacri (Plutone, Giove, Venere), formando
altre triangolazioni in rapido movimento
che si attua in ogni senso, ma anche
roteando e manifestandosi in quattro
o cinque dimensioni. Cose per noi ancora
inconcepibili.
La rete fittissima di scambi energetici
si estende anche ad altri segni zodiacali
(Leone, Capricorno, Pesci), a pianeti
(Saturno, Mercurio, Urano), a centri
planetari terrestri (testa, ajna, cuore),
ai corrispondenti chakras dei discepoli,
fino a controllare il chakra di base,
della gola e del plesso solare.
Tutte queste correnti di energia sono
connesse tra loro e con la Terra e si
fondono con quelle di Raggio. Praticamente,
le sette stelle dell’Orsa emanano
nel nostro sistema sette raggi raccolti
dai sette Logoi planetari che si manifestano
in sette pianeti sacri; ciascun raggio
passa per tre costellazioni zodiacali
e per tre pianeti reggenti.
Così, a titolo di esempio, si
può dire che il secondo Raggio
di Amore-Saggezza che prevale in questo
sistema solare attraversa i Gemelli,
la Vergine ed i Pesci, fino Venere,
Luna e Plutone.
Da quanto detto si nota una analogia
tra macro e microcosmo; infatti, questa
rete infinita di triangoli che sarebbe
impossibile esaurire in questa sede
si ripete nel corpo eterico umano.
Gli effetti di queste energie che collegano
la Vita alla Forma si vedono nell’espansione
di coscienza in atto in tutta la manifestazione.
È chiaro che la risposta dipende
dallo stato dei centri, siano essi quelli
di un essere umano, di un Logos planetario
o solare, oppure delle Vite Maggiori
che aggregano più sistemi.
Dei dodici segni zodiacali sette controllano
lo sviluppo della coscienza planetaria,
mentre cinque si riferiscono a quella
umana (Cancro, Leone, Scorpione, Capricorno
e Pesci). Ciascuno è connesso
ad una delle cinque razze finora comparse
sulla Terra ed ai cinque continenti
che per il nostro pianeta corrispondono
alle ghiandole endocrine dell’individuo.
Per continuare nell’analogia,
si può dire che le energie irradiate
dalle Entità che presiedono al
nostro sistema solare corrispondono
alla Monade che nell’uomo sorregge
l’anima ed il fisico.
Ora, l’insieme di queste innumerevoli
energie irradia i tre centri maggiori
della Terra interconnessi: Shamballa,
la Gerarchia e l’Umanità.
Anch’essi quindi formano un triangolo
che accentra forza cosmica, zodiacale
e sistemica, trasmettendo forza ai chakras
prima planetari e poi individuali. Shamballa
dal centro della testa a quello di base;
la Gerarchia dal centro del cuore al
plesso solare; l’Umanità
dal centro ajna alla gola. Il centro
sacrale, connesso al corpo fisico, non
è contemplato perché l’esoterista
non lo considera un principio, anche
se reagisce alle influenze che piovono
dall’alto.
La forma geometrica del triangolo perviene
fino all’uomo che la porta impressa
nel viso: l’occhio sinistro della
mente e della vista comune, il destro
della saggezza e visione di buddhi,
il terzo occhio che proietta il volere
divino. Attraverso essi, si risale la
scala gerarchica della manifestazione
verso i centri irradianti più
lontani nel cosmo: Umanità-Mercurio-Capricorno;
Gerarchia-Urano-Pesci; Shamballa-Saturno-Leone;
Pleiadi-Sirio-Orsa Maggiore.
Il primo triangolo condiziona l’umanità
ordinaria e la forma, il secondo quella
più evoluta e l’anima,
il terzo è sentito in modo diretto
dalla Gerarchia perché stimola
la volontà, anche se alcuni settori
dell’umanità cominciano
a reagire ai suoi impulsi che vengono
però filtrati dalla Fratellanza
Bianca dei Maestri, per renderli sopportabili
al nostro livello.
TRIANGOLI DI FORZA
– PIANETI
Ricapitolando e sintetizzando
quanto si è detto, si ricordi
che le energie che sgorgano dal triangolo
cosmico Orsa Maggiore-Sirio-Pleiadi
pervengono alle costellazioni zodiacali
Leone-Pesci-Capricorno; da esse si dipanano
ai pianeti sacri Saturno-Urano-Mercurio
che le distribuiscono ai tre maggiori
centri planetari: Shamballa-Gerarchia-Umanità.
L’intersecarsi di queste energie
determina cambiamenti sostanziali nella
coscienza umana e ciò muterà
le condizioni attuali, permettendo l’estrinsecarsi
di una civiltà nuova che troverà
la sua massima espressione alla fine
dell’Era dell’Acquario con
l’apparizione della sesta razza.
Occorre però che i discepoli
s’impegnino fin d’ora in
un processo educativo nei confronti
del prossimo, per accelerare gli eventi
che altrimenti avrebbero uno sviluppo
molto più lento. Non ci si limiti,
quindi, a studiare le conoscenze elargite
dai Maestri, ma si pensi a servire e
soccorrere il prossimo in difficoltà,
cooperando coscientemente all’attuazione
del Piano sulla Terra.
La loro azione si sommerà a quella
esercitata dagli influssi planetari
di Saturno che spezza le condizioni
presenti ed appresta circostanze favorevoli,
di Urano che determina situazioni migliori,
di Venere che favorirà il manifestarsi
dei primi sintomi di una coscienza capace
di travalicare i limiti angusti dell’individuo.
L’umanità sta intraprendendo
la via del ritorno che non sarà
facile e breve, ma che non mancherà
di sortire un esito felice, orientandosi
verso la luce dell’anima, accettando
la guida della Gerarchia e concependo
un amore intelligente per l’umanità.
Cominceranno così ad attivarsi
i centri sottili dell’essere umano,
soprattutto quello ajna, della gola
e del cuore. La risposta dei chakras
alla parallela attività di quelli
planetari, solari e zodiacali rivela
l’esistenza di un grande Tutto
che costituisce un organismo vivente
e senziente, espressione di un Ente
di cui si può solo intuire la
natura fatta di Amore e di Volontà
di Bene espressi tramite una Mente universale
che sperimenta una continua crescita
di gloria e splendore.
TRIANGOLI E CENTRI
Connesso alla Scienza
dei Triangoli è il discorso relativo
ai Centri planetari ed ai Raggi che
li governano. Senza citarli tutti e
sette, in questa sede basti dire che
l’Umanità corrisponde nella
vita della Terra al centro ajna dell’individuo
e che l’attuale quinta razza è
influenzata dal quinto raggio della
Conoscenza concreta, avendo come meta
lo sviluppo dell’intuizione.
Sul nostro pianeta inoltre, nell’epoca
attuale, si possono localizzare cinque
luoghi in cui l’energia planetaria
trova uno sbocco, provocando effetti
notevoli; questi sono Londra, New York,
Ginevra, Tokyo, e Darjeeling in India.
L’energia di cinque raggi (distinti
tra quelli dell’anima e della
personalità) e l’influsso
di cinque segni zodiacali si riversa
su questi punti. Ginevra e Darjeeling
però ricevono energia spirituale
più degli altri.
Ora, se prevale il raggio dell’anima
e se queste energie vengono usate per
attuare il Piano divino, si otterranno
buoni frutti; altrimenti, gli effetti
saranno distruttivi.
È vero che il decorso evolutivo
comunque permane, ma questo può
essere rallentato od accelerato a seconda
di come si reagisce a questi stimoli
esterni.
Numerosissimi sono i triangoli di energia
operanti sulla Terra. Qui ricordiamo
quelli di Cancro-Capricorno-Saturno
che esprimono l’energia di Sirio
e che invitano l’aspirante ad
avviarsi sul Sentiero; quelli di Gemelli-Sagittario-Mercurio,
espressioni delle Pleiadi, che conducono
al discepolato; quelli di Ariete-Bilancia-Sole,
esprimenti l’Orsa Maggiore, che
immettono nella via iniziatica.
Esistono poi anche gli influssi di sette
sistemi solari che giungono al nostro
livello tramite Toro-Scorpione-Marte;
esse trasmutano il desiderio in volontà
spirituale, ma riguardano solo gli iniziati
di ordine superiore.
In sintesi diremo che otto costellazioni
(Cancro, Capricorno, Gemelli, Sagittario,
Ariete, Bilancia, Toro e Scorpione)
favoriscono l’evoluzione dell’anima,
mentre quattro di esse (Leone, Vergine,
Acquario e Pesci) allineano e fondono
la forma con l’anima.
Il nostro non è ancora un pianeta
sacro, ma lo diverrà quando le
energie di Leone-Vergine-Pesci produrranno
nell’umanità una serie
di trasformazioni che la condurranno
alla liberazione finale.
Un potente impulso evolutivo che ha
portato alle soglie dell’iniziazione
è stato fornito in questi ultimi
duemila anni dai Pesci, i cui effetti
sono visibili nell’esigenza di
un assetto mondiale e nello sviluppo
dello spirito di internazionalità
che preludono all’Era dell’Acquario.
Tutte e dodici le costellazioni zodiacali
provocano lo sviluppo evolutivo dell’uomo
e lo liberano dalla ruota della rinascita;
qui si è voluto comunque accennare
in modo più analitico alle influenze
di cui ognuna di esse è portatrice.
CONCLUSIONI
Il secondo aspetto
del divino, l’Amore-Saggezza,
provoca l’ampliamento di coscienza
necessario all’umanità
per continuare la sua evoluzione tramite
il complicato intreccio di triangoli
cosmici, sistemici e planetari esaminati
finora.
Anche l’espressione esteriore
o formale si conforma al volere divino,
ma è guidata da una serie di
rapporti diversa, cioè da quaternari.
Infatti, agli occhi del veggente, il
corpo eterico planetario è attualmente
formato da quadrati che però
vanno risolvendosi in triangoli tramite
una loro bisecazione.
L’astrologia del futuro diverrà
sempre più esoterica, prestando
attenzione alla Scienza dei Triangoli,
alla funzione dell’ascendente
che indica la via dell’anima,
nonché al ruolo svolto dalle
tre Croci i cui dodici rami sostituiranno
le dodici case dell’oroscopo odierno.
La vita del discepolo, del resto, assumerà
un carattere sempre più cosciente,
non più passivo rispetto alle
energie che s’accentrano in lui,
ma capace di riconoscerle e di attirarle
a volontà.
Queste energie accelereranno il progresso
umano, fondendo quelle dei tre centri
planetari (Shamballa, Gerarchie ed Umanità)
e trasformando la Terra in un pianeta
sacro grazie alle reazioni positive
del pensiero umano.
Abbiamo visto che quattro costellazioni,
collegate a stelle extrazodiacali come
le due dell’Orsa Maggiore che
“additano” la Polare, renderanno
divino il genere umano: Ariete-Leone-Scorpione-Acquario.
Esiste poi anche un triangolo secondario,
all’interno del nostro sistema,
formato da Vulcano-Plutone- Terra.
Si può accennare brevemente a
tutta una serie di ulteriori triangolazioni:
Leone-Polare- seconda stella dell’Orsa
Maggiore che l’addita; Scorpione-Sirio-Marte;
Leone-Sagittario-Acquario; Ariete-Leone-Vergine;
Scorpione-Toro-Pesci; Leone-Bilancia-Capricorno;
Toro-Leone-Acquario.
Di essi si è detto in precedenza
e qui si ricorda solo che ciclicamente
una delle suddette costellazioni domina
sulle altre, irradiando con forza maggiore.
Oggi prevalgono Ariete (I° raggio),
Vergine (2° raggio), Cancro (3°
raggio), Scorpione (4° raggio),
Leone (5° raggio) Sagittario (6°
raggio) e Capricorno (7° raggio).
Il quinto raggio in particolare governa
lo sviluppo della coscienza, collegato
a Leone-Sagittario-Acquario; tuttavia,
anche Gemelli-Bilancia-Acquario, Toro-Scorpione-Capricorno,
Sagittario-Cancro-Leone, Cancro-Leone-Acquario
favoriscono il predominio dell’anima
sulla personalità.
Concludendo, lo studio dell’astrologia
esoterica è davvero sterminato;
pertanto, non è importante memorizzare
tutte queste complesse connessioni tra
le varie energie che per l’uomo
comune non hanno ancora importanza,
non avendo egli sviluppato a sufficienza
la facoltà intuitiva, la necessaria
capacità ricettiva e la facoltà
di servirsene a volontà.
L’importante è impegnarsi
a percorrere il sentiero interiore;
infatti, a tal proposito, il Cristo
disse: ”Cercate dapprima il Regno
di Dio; tutte le altre cose vi saranno
date in aggiunta” (Mt. 6,33).
Dunque, per l’individuo che nelle
sue incarnazioni sta ancora percorrendo
lo zodiaco in senso orario, perché
il lui domina la personalità
e l’attaccamento alla materia,
resta valido il metodo usato dall’astrologia
tradizionale.
Tuttavia, quando la luce dell’anima
verrà percepita più chiaramente,
occorrerà rivedere il procedimento
ed uniformarsi alle indicazioni che
i Maestri hanno fornito per aggiornare
le conoscenze oggi possedute.
PIANETI SACRI E NON SACRI
L’argomento riguarda
uno dei maggiori misteri iniziatici,
perché si riferisce allo stato
spirituale dei Logoi planetari, cioè
di quelle Entità in cui vivono
tutte le forme comprese nella loro sfera
d’influenza.
Si tratta quindi di stabilire quale
sia il loro livello evolutivo, le mete
che li attendono sul Sentiero cosmico
e le iniziazioni a cui si apprestano.
In sintesi, si può dire che un
pianeta è sacro se la Vita spirituale
che lo governa abbia assunto cinque
iniziazioni cosmiche che comportano
un’enorme capacità inclusiva,
incomprensibile per un essere umano.
L’individuo, infatti, può
acquisire al massimo un’inclusività
di ordine planetario, cioè capace
di rispondere a tutti gli stati di coscienza
compresi nei limiti di questa sfera.
Il Logos di un pianeta non sacro, invece,
arriva ad includere tutto ciò
che esiste nell’ambito del sistema
solare, cominciando a percepire la qualità
della Vita che informa Sirio.
Il Logos di un pianeta sacro è
pienamente conscio della vita di Sirio
e comincia ad avvertire quella delle
Pleiadi, avendo superato cinque iniziazioni
cosmiche.
Il Logos di un sistema solare arriva
a comprendere i campi espressivi dell’Orsa
Maggiore, delle Pleiadi e di Sirio.
Inoltre, mentre un pianeta non sacro
agisce sulla vita dei tre mondi (fisico,
astrale e mentale), uno sacro riesce
a fondere anima e corpo ed accelera
il risveglio intuitivo.
Abbiamo già visto che quelli
sacri sono sette (Vulcano, Mercurio,
Venere, Giove, Saturno, Nettuno) e quelli
non sacri cinque (Marte, Terra, Plutone,
Luna e Sole, ma questi ultimi due velano
pianeti nascosti).
La Terra, Marte e Plutone formano un
triangolo dietro cui però agisce
Venere che mira ad integrare l’aspetto
personalità con quello dell’anima.
L’influsso dei pianeti non sacri
pertanto agisce sulla forma, mentre
quello emanante dai quelli sacri tende
a fondere la personalità con
l’anima.
Tutti i pianeti emanano energie di raggio
che stimolano i centri sottili dell’essere
umano; mentre l’iniziato è
influenzato solo da quelle provenienti
dai pianeti sacri, l’uomo comune
risente anche di quelle emanate dai
non sacri.
Si è già detto che ogni
centro è governato da un raggio
e che questi sono filtrati dai pianeti;
ogni variazione di personalità
comporta la sintonizzazione su un raggio
diverso; quindi, in ogni incarnazione
i chakras subiscono influssi planetari,
sistemici o cosmici diversi.
Questo processo evolutivo concerne non
solo l’individuo, ma l’intera
umanità, anche se la situazione
attuale non sembra confermare ciò.
In realtà, è in atto un
cambiamento nelle coscienze che sarà
sempre più evidente nel tempo;
il che porterà ad un progressivo
abbandono dell’egoismo e del materialismo
in funzione della cooperazione e dell’internazionalismo.
Il cammino intrapreso non sarà
privo di resistenze e tensioni, di lotte
e di dolori, ma non mancherà
di pervenire ad una meta gloriosa. Occorrerà
infatti distruggere la parte materiale
dell’esistenza umana per ricostruirne
un’altra fondata su valori superiori.
Dobbiamo ben sperare per il futuro,
perché i primi timidi segni di
un’inversione di marcia cominciano
ad essere evidenti, seppur soffocati
dalla prevalenza di elementi negativi.
Se gli aspetti negativi dovessero momentaneamente
prevalere, il cambiamento avverrà
lo stesso, anche se ritardato di molto.
Tuttavia, l’esito finale non può
essere messo in dubbio.
L’umanità finirà
per stabilire un rapporto intelligente
con il Tutto di cui è parte,
collaborando in modo cosciente alla
realizzazione del Piano divino.
TRE GRANDI COSTELLAZIONI
E LO ZODIACO
L’influsso potentemente
esercitato, nel bene e nel male, fino
alla metà del secolo scorso dal
Leone, dal Capricorno e dai Pesci è
andato progressivamente decrescendo
a partire dal 1975.
È sempre più determinante,
invece, il potere dell’Acquario
e ciò causa cambiamenti importanti
che annunciano l’avvento della
Nuova Era.
La sensibilità umana si è
accresciuta assieme alla volontà-di-bene
che si evidenzia nella tendenza a federarsi
ed affratellarsi, dopo la tragica esperienza
della seconda guerra mondiale.
Le antiche strutture di pensiero e con
esse le istituzioni che le hanno incarnate
devono gradualmente dissolversi, per
lasciar posto a nuove forme di espressione
in ogni campo.
Potenti energie di settimo raggio provenienti
da Urano, di quarto raggio emanate da
Mercurio e di terzo raggio diffuse da
Saturno annunciano un cambiamento di
rotta non drastico ed improvviso, ma
graduale ed inevitabile.
Si va preparando un nuovo assetto mondiale,
ma le prove e le difficoltà non
mancheranno; tuttavia, un modo nuovo
di concepire l’esistenza si va
affermando sempre più.
Praticamente, l’iniziazione che
il discepolo vive come esperienza individuale
si riproduce a livello collettivo, coinvolgendo
l’umanità intera che non
mancherà di trovare un nuovo
equilibrio.
LE TRE CROCI
È bene ora approfondire
alquanto l’argomento, per chiarire
fin dove è possibile al lettore
una materia così complessa ed
ancora lontana dalla sensibilità
comune.
Dunque, la Croce Mobile è anche
detta del Cristo celato, perché
su di essa l’uomo vive le esperienze
che ne faranno un aspirante, ma che
si legano ancora alla personalità,
perché la sua vita oscilla tra
le coppie di opposti. I suoi quattro
rami sono Gemelli, Vergine, Sagittario
e Pesci.
La Croce Fissa o del Cristo in croce
è propria dell’anima e
rispecchia la vita del discepolo che
diviene sensibile ad insiemi sempre
maggiori. I suoi quattro bracci sono
Toro, Leone, Scorpione ed Acquario.
La Croce Cardinale o del Cristo risorto
è quella dello Spirito che dirige
l’anima sulla via iniziatica dal
Nirvana in poi e riguarda chi fa parte
della Gerarchia.
Queste tre croci rivelano i tre aspetti
del Volere divino mosso dall’Amore
ed espresso in Azione intelligente,
teso a foggiare un destino luminoso
per la materia incosciente.
Lo scopo di tutte le Croci è
infatti quello di produrre integrazione
tra Monade, Ego e personalità,
includendo nell’ambito della coscienza
la vita che si svolge sia sul piano
orizzontale che su quello verticale,
per annullare il dualismo, l’illusione
della separatività e per rendere
consapevoli che tutto è Uno.
Il percorso evolutivo che gli individui
percorrono per tappe distinte appare
sintetizzato nella vita di Gesù,
Maestro di sesto raggio, che fuse in
sé la natura umana con quella
divina, subordinando la forma al Cristo
interiore, prendendo la via del Salvatore
per liberare l’umanità
e restando in comunicazione costante
con la Monade.
Il Maestro Gesù è stato
il primo tra gli umani di questa razza
a raggiungere un traguardo così
elevato, ma ciascuno di noi è
destinato a ripercorrerne le orme.
Avviene così che, passando dalla
Croce Mobile alla Fissa, desideri si
affievoliscono e si avverte insoddisfazione
per una vita che sembrava appagante;
si nutre un’aspirazione crescente
a qualcosa di indefinito che si va precisando,
fino a sfociare nel misticismo e nell’occultismo.
Si tratta di un’esperienza dolorosa
vissuta sia dall’individuo che
dall’umanità, mitigata
dall’invocazione di soccorso che
non tarda a manifestarsi.
Salendo sulla Croce Fissa, si diviene
consci del gruppo e si desidera il bene
collettivo, fino a riconoscersi come
intermediari tra Shamballa e l’Umanità,
divenendo un punto di luce radiante.
Sperimenta la Croce del Cristo risorto
la coscienza dell’iniziato che
è salito sulla Croce Cardinale,
ma questo è un livello incomprensibile
per la maggioranza degli individui che
si trovano a vivere in uno stato di
transizione antecedente a quest’esperienza
ineffabile.
RAGGI, COSTELLAZIONI E PIANETI
Per comprendere appieno
l’argomento in questione, è
necessario affrontare il tema della
Volontà intesa come il massimo
attributo divino, la cui azione è
necessaria come forza propellente ed
agente purificante.
Innanzitutto, è opportuno distinguere
tra il desiderio che tende verso l’alto
e la volontà che invece scende
nella forma, divenendo forza immanente,
propulsiva, illuminante e distruttiva.
È ovvio che la volontà,
suscitata dall’invocazione, deve
essere concentrata nella luce dell’anima
ed usata a fini positivi, per distruggere
le scorie che offuscano la nostra natura
divina; altrimenti, prevarrebbe l’interesse
egoistico con esiti disastrosi, oppure
un atteggiamento remissivo e rinunciatario
che permetterebbe al male di trionfare.
Per vincere la negatività si
deve contrapporle un volere di segno
opposto, cioè spirituale, e questo
è compito degli uomini di buona
volontà.
La volontà può essere
raggiunta solo dal livello mentale,
poiché la mente costituisce il
ponte tra anima e spirito; quindi, bisognerebbe
praticare la meditazione occulta adatta
a stabilire il contatto tra le due componenti
dell’essere umano.
Ciò premesso, iniziamo a trattare
i rapporti tra raggi, costellazioni
e pianeti sotto l’aspetto della
Volontà, cioè del proposito
perfettamente compiuto latente nella
mente divina prima ancora della manifestazione
universale. Nella dimensione spaziale
e temporale, però, questo progetto
si svolge in modo graduale, ma nella
coscienza divina tutto è realizzato
nell’Eterno Presente.
Studiando i sette raggi, le costellazioni
connesse ed i pianeti che ne distribuiscono
gli influssi, si può arrivare
a comprendere come questa energia di
Volontà, tramite Shamballa, possa
giungere al mondo fisico.
La Volontà può essere
intesa come fattore condizionante le
manifestazioni vitali, nel senso che
ne promuove l’evoluzione; come
elemento che adempie, cioè rende
inevitabile il compiersi del piano divino,
realizzato fin dall’inizio nella
dimensione dell’Assoluto; come
un quid capace di vincere la morte,
nel senso che spirito e materia, vita
e forma saranno unificate al raggiungimento
della meta finale.
I raggi sono espressioni di questa Volontà;
finora, li abbiamo analizzati come energie
capaci di produrre espansioni di coscienza
a livello umano; ora, invece, li consideriamo
come fattori che esprimono l’attività
divina nel corso della manifestazione.
Quindi, dai suddetti tre aspetti della
Volontà (condizionante, che compie,
che vince la morte), provenienti rispettivamente
dal piano fisico, astrale e mentale
cosmico, scendono le energie di tre
costellazioni (Orsa Maggiore, Pleiadi
e Sirio) che infondono vita al nostro
sistema solare; da queste emanano i
sette raggi che si esprimono mediante
i dodici segni zodiacali. Le Entità
che governano questi ultimi filtrano
l’energia delle tre costellazioni
principali, perché risulterebbe
eccessiva perfino al Logos solare. Le
sette energie sono assorbite infine
dai sette pianeti sacri.
In estrema sintesi, questa è
la chiave per intendere tutto il processo
evolutivo, nonché il mistero
del tempo e dello spazio. Infatti, tutto
può dirsi espressione in ultima
analisi della Volontà focalizzata
ad uno scopo ben preciso.
Inoltre, si ricordi che la Volontà
distrugge, se viene concentrata da un
pianeta exoterico, e costruisce se trasmessa
da uno esoterico.
Esaminiamo dunque i sette raggi in termini
di Volontà, cioè come
vita del Padre, volontà della
Monade, proposito dello Spirito in cui
è già compreso il prossimo
sistema solare, il terzo, ed il compimento
della manifestazione personale del Logos
che lo anima.
Il primo Raggio, energia di Volontà
e Potere, ha la capacità di distruggere
la Negazione; per cui resta solo l’Affermazione.
È la Volontà che inizia.
Il secondo Raggio, energia di Amore-Saggezza,
è Volontà che unifica,
sintetizza, attrae. Ciò è
previsto fin dall’inizio nella
Mente di Dio che non pensa in termini
evolutivi
Il terzo Raggio, energia di Intelligenza
attiva, assoggetta la materia all’idea
formulata dalla Mente divina; quindi,
è volontà di evoluzione,
esistente solo nella dimensione relativa.
Il quarto Raggio, energia di Armonia
tramite conflitto, intende distruggere
i limiti che la Vita stessa si è
scelti, per conseguire unificazione.
Sulla Terra sta per manifestarsi questo
afflusso di Volontà che produrrà
grandi cambiamenti.
Il quinto Raggio, energia della Scienza
o Conoscenza concreta, provoca un equilibrio
tra spirito e materia; è Volontà
di azione, inerente la sostanza, che
attua gli atomi delle forme ed opera
con intelligenza.
Il sesto Raggio, energia della Devozione
o Idealismo, è Volontà
che incorpora l’idea di Dio, è
il movente che attua il proposito della
manifestazione, già compiuta
nell’Eterno Presente. È
Volontà di causa che emana dal
piano astrale cosmico. La coscienza
la registra come un disegno progressivo,
ma in realtà tutto è compiuto.
Il settimo Raggio è Volontà
che spinge all’esternazione, secondo
un ordine ed un ritmo ben preciso, per
produrre bellezza; è l’energia
propellente che l’Essere emana
da Sé quando appare; è
Volontà di espressione.
I vari raggi, quindi, esprimono la volontà
di iniziare il processo creativo nella
sua espressione progressiva. Pertanto,
le sette chiavi dei sette raggi e della
Volontà sono: Iniziazione, Unificazione,
Evoluzione, Armonia, Azione, Causa,
Espressione.
Queste qualità, agendo sulla
coscienza dell’individuo progredito,
producono Iniziazione, Visione, Educazione,
Intuizione, Liberazione, Idealismo,
Organicità.
In precedenza, abbiamo visto come i
raggi stabiliscano rapporti zodiacali
e planetari, come certe costellazioni
e pianeti siano connessi a determinati
raggi e come tutte queste energie si
riversino sull’umanità,
producendo effetti specifici, tramite
il Sole.
Il nostro sistema solare, quindi, è
tenuto in vita dalla Volontà
e dall’Intento divini grazie a
quest’immenso aggregato di Forze
intelligenti che si concatenano in una
rete fittissima di scambi energetici.
Le suddette energie producono sulla
Terra, pianeta non sacro, una serie
di trasformazioni che finiranno per
allinearlo al volere divino. Anche l’umanità
verrà trasumanata ed elevata
oltre il pianeta che abita attualmente,
ampliando la propria coscienza ed assumendo
veicoli d’espressione adatti alla
dimensione in cui si verrà a
trovare.
In questa sintesi che comprende il macro
ed il microcosmo è contenuto
il processo che dall’Uno si estende
ai Molti e che da questi torna nella
Causa primigenia, manifestando la Volontà
di Bene della Vita Una che si assoggetta
a tali procedimenti quando scende nella
condizione dualistica di spirito-materia.
Nella fase del sacrificio, l’Assoluto
conosce Sé stesso come Volontà
trascendente, poiché osserva
l’intero processo dal punto iniziale,
pur esprimendo quella volontà
per gradi, a causa delle limitazioni
di quegli aspetti di Sé che non
hanno coscienza del Tutto.
Il Tutto, però, conosce Sé
stesso anche come Volontà trasmittente,
operante nel punto di sintesi, e come
Volontà trasformante nel senso
che opera i mutamenti necessari senza
identificarsi nel procedimento stesso.
Infatti, l’Uno si trasforma nei
Molti nel tempo e nello spazio ed i
Molti nell’Uno, senza che il Punto
centrale conosca alcun cambiamento.
Il Trascendente, quindi, è anche
il Trasmittente ed il Trasformante o,
se si preferisce, l’Uno, la Monade
ed il Sé che agiscono attraverso
tre Raggi maggiori.
Il primo raggio di Volontà e
Potere attraversa tre costellazioni:
Ariete, Leone, Capricorno. Attraverso
la prima fa affluire nel nostro sistema
solare le condizioni iniziali, cioè
quelle che manifesteranno la volontà-di-bene,
immettendo così la Legge della
vita che governa l’evoluzione.
Per mezzo della seconda immette la volontà
di compiere; all’inizio, si tratta
di affermare la personalità,
ma poi sarà l’anima a prendere
il sopravvento.
Grazie alla terza si manifesta la volontà
vittoriosa che libera dalla forma; infatti,
si è visto che la Terra sta per
divenire un pianeta sacro.
L’umanità però vive
lo stesso processo in un ordine diverso,
cioè Leone (autocoscienza), Capricorno
(iniziazione) ed Ariete (nuovo inizio).
Il secondo raggio di Amore-Saggezza
passa per tre costellazioni: Gemelli,
Vergine e Pesci, esprimendo la volontà
di unificazione ed attrazione.
Nei Gemelli le polarità opposte
di spirito e materia finiscono per fondersi
in un’unità; nella Vergine
la materia alimenta il Cristo interiore
ancora celato; nei Pesci si compie l’opera
di salvezza e la materia è innalzata
al cielo.
Dal punto di vista umano la sequenza
invece è: Vergine, Gemelli, Pesci.
Il terzo raggio di Intelligenza attiva
innesca il processo evolutivo sia della
forma che della coscienza, al fine di
rendere consapevole del Sé ciò
che non lo è ancora; esso filtra
attraverso il Cancro, la Bilancia ed
il Capricorno.
La prima costellazione stimola la volontà
di massa da cui emergerà la volontà-di-bene
collettiva; la seconda mostra l’equilibrio
conseguito tra spirito e materia; la
terza trasmette il volere di Shamballa
alla Gerarchia ed agli iniziati, conferendo
l’impulso necessario ad attuare
il Regno di Dio in terra.
I tre Raggi maggiori ora esaminati esprimono
le caratteristiche divine che l’umanità
odierna può in qualche modo intuire;
pur presentandosi distinti, in realtà
emanano da una stessa Fonte trascendente
ed immanente; pertanto, sono il Tre
in Uno.
I Raggi minori o d’attributo completano
il processo inerente la manifestazione
divina e così il quarto raggio
insegna l’unione con quella Volontà
eterna; il quinto sviluppa i mezzi per
conoscere la natura; il sesto invita
all’identificazione con essa;
il settimo realizza in Terra la sintesi
tra la forma esteriore ed il proposito
della Volontà che l’informa.
È così che i Molti, alla
fine, si assorbono coscientemente e
volontariamente nell’Uno da cui
sono stati emanati.